Contenuto riservato agli abbonati io+

Uno sportello di mutuo aiuto fra genitori stranieri

Le mamme “senior”, immigrate da tempo sul nostro territorio, possono fornire una prima rete di supporto ai nuovi arrivati, favorendo la relazione fra scuola e la famiglia. Di Laura Sidoti

di Laura Sidoti25 settembre 20183 minuti di lettura
Uno sportello di mutuo aiuto fra genitori stranieri | Giunti Scuola

Riflettendo sulle mie esperienze più recenti di inserimento di bambini stranieri mi sono venuti in mente gli sguardi e il silenzio dei loro genitori. A metà della prima era arrivato Faisal, dal Bangladesh. Già avevamo Raissa, sempre bengalese, la cui mamma non aveva mai parlato una parola di italiano. Il padre si esprimeva in modo talmente stentato da dover ricorrere al mediatore linguistico per le comunicazioni particolarmente importanti. In terza avevamo accolto dall’Egitto Malak, i cui genitori non parlavano né italiano né inglese. Stessa cosa per la mamma di Anna, albanese, affidataci a metà della quarta, e per quella Jorge, arrivato dal Perù a inizio quinta.
Che fare? Come raccontare loro la scuola italiana , gli obiettivi e le regole, l’organizzazione e la partecipazione?

Dagli Stati Uniti a Milano

L’idea di uno sportello di mutuo aiuto fra genitori stranieri della scuola primaria “Muratori Menotti Pio” di Milano ha preso forma casualmente, a margine di un incontro in università Cattolica sull’integrazione dei minori stranieri nelle scuole degli Stati Uniti. Mentre l’ospite americana parlava del ramificato sistema di fondi pubblici e privati destinati all’integrazione scolastica degli alunni immigrati in America e delle loro famiglie, non riuscivo a smettere di fare paragoni con l’esiguità delle risorse a disposizione di noi insegnanti italiani. Poiché moderavo, nelle note di chiusura condivisi con il pubblico le mie riflessioni, e auspicai per le scuole italiane di poter contare su risorse simili a quelle illustrate dall’ospite di Washington. Dopo i saluti, dei funzionari del Consolato americano a Milano presenti all’incontro mi si avvicinarono. Spiegarono che il Dipartimento di Stato sostiene diversi progetti per l’integrazione dei migranti nel nostro sistema scolastico e nel tessuto sociale italiano, e menzionarono la possibilità di far richiesta di un piccolo grant per la mia scuola.

Mamme "senior" per lo sportello

Grazie a questo contributo abbiamo organizzato uno sportello di aiuto per i nuovi genitori animato da mamme “senior” . Le famiglie immigrate da tempo sul nostro territorio, con figli nati e cresciuti qui, si trovano in una situazione privilegiata. Possono infatti fornire una prima rete di supporto ai nuovi arrivati, aiutandoli nella fase di orientamento alla nuova cultura e stile di vita, favorendo la relazione fra noi scuola e la famiglia. Con l’aiuto decisivo di ABCittà, una cooperativa specializzata in progettazione partecipata, i consigli dei colleghi del Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica ed il sostegno della dirigenza, del corpo docente e dell’associazione genitori, a settembre 2017 è così partito “Genitori Peer Muzio” , che pochi giorni fa ha compiuto il suo primo anno di vita.

A partire da questo mese, vi racconterò la scuola, le storie di quelli che la abitano, le aspettative reciproche e le relazioni con le famiglie, da questo spazio, prezioso ed efficace per noi e per loro.

Dove trovi questo contenuto