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Una pagella in fondo al mare
Fra le vittime del Mediterraneo un ragazzo che portava con sé la sua pagella. È una delle storie raccontate nel libro di Cristina Cattaneo che cerca di dare un nome alle vittime dimenticate
"...Mentre tastavo la giacca sentii qualcosa di duro e quadrato. Tagliammo dall'interno per recuperare, senza danneggiarla, qualunque cosa fosse. Mi ritrovai in mano un piccolo plico di carta composto da diversi strati.
Cercai di dispiegarli senza romperli e poi lessi: Bulletin scolaire e, in colonna, le parole un po' sbiadite matematiques , sciences physiques ... Era una pagella... Pensammo tutti la stessa cosa, ne sono sicura: con quali aspettative questo ragazzo del Mali di circa 14 anni aveva con tanta cura nascosto un documento così prezioso per il suo futuro, che mostrava i suoi sforzi, le sue capacità nello studio, e che pensava gli avrebbero aperto chissà quali porte di una scuola italiana o europea, ormai ridotto a poche pagine scolorite intrise di acqua marcia?"
Il frammento è tratto da un libro, importante e necessario: Naufraghi senza volto . Dare un nome alle vittime del Mediterraneo. L'editore è Raffaello Cortina, 2018.
Scritto da Cristina Cattaneo , professore ordinario di Medicina legale presso l'università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF (laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense), il libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di dare un nome alle vittime dimenticate del Mediterraneo .
Al ragazzo che portava con sé la sua pagella, Makkox ha dedicato questa vignetta.
Un consiglio di lettura: https://lacnews24.it/italia-mondo/pagella-cucita-giacca-migrante-morto-mare_74509/
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