Libri e albi illustrati: testo e immagini

Libri divulgativi: animali e macchine

Esami universitari

Non mi vien facile farvi gli auguri per questo nuovo anno. Noi tutti, persone che ci occupiamo di scuola e di educazione, siamo in difficoltà, per motivi noti, per scelte diverse fatte, per l’incertezza che ci accompagna.Eppure, come ci ha insegnato Popper, ho sempre pensato che occorra ottimismo e che il nostro coraggio per continuare il cammino siano proprio i bambini a sostenerlo, con la loro instancabile energia, con la capacità che dimostrano nel superare tutto, con la voglia di giocare e stare insieme.Allora, qualche riflessione beneaugurante sento di poterla condividere, nonostante le fatiche e le difficoltà che ancora ci sono.Auguro ad ognuno di noi di continuare ad amare il nostro lavoro.Di scegliere la lentezza, lasciando andare il “far fare” continuo a favore dello stare, dell’accompagnare i bambini usando gli occhi e la sensibilità verso nuovi bisogni, di ascolto, comprensione, vicinanza…,&nbsp;emergenti in questo percorso difficile per tutti.Di voler lasciare ai bambini qualcosa di grande e di valore, attraverso le parole, i gesti di cura e le esperienze da vivere: con la bellezza di letture emozionanti, di narrazioni vere e vicine al cuore, di contatto con la natura e tutta l’arte; di scambio e comprensione attraverso relazioni gentili e autentiche.Non è questo il tempo per conservare vecchie abitudini volte a produrre, tutto ci richiama all’attenzione verso l’altro e alla costruzione di comunità veramente accoglienti.Spero che queste poche parole vi facciano sentire la presenza, mia e di tutti quelli che collaborano ogni giorno, in molti modi, con la rivista “Scuola dell'Infanzia”, le pagine social, il sito giuntiscuola.it,&nbsp;la formazione e i testi, a cercare di accompagnarvi in modo sensibile e competente, come fa ogni insegnante con i bambini che gli sono affidati.Vi lascio con un pensiero di Christian Bobin, augurandovi di trovare ogni giorno quel “nulla di allegria” che serva a star bene, a voi e ai bambini.

<blockquote>Cerco, sin dal risveglio, ciò che è necessario al giorno per essere un giorno: un nulla di allegria. Cerco senza cercare. Può venire da ogni parte. È dato in un secondo per la giornata intera. L’allegria, ciò che io chiamo così, è il minuscolo e l’imprevedibile. Un piccolo martello di luce che colpisce il bronzo della realtà. </blockquote>

Un nuovo anno da costruire, pezzetto per pezzetto