Apprendere insieme tra pari

Nessun giorno senza scrivere

Nessun giorno senza scrivere/2

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	<li>Ruzzier, S. (2015). Una lettera per Leo. Milano: Topipittori.</li>
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&copy; illustrazione di Arianna Papini tratta da Amica Terra, Fatatrac edizioni, 2011 
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Scrivere per imparare a comunicare in una lingua comune: quella della scuola, del luogo in cui i genitori hanno scelto di portare i loro figli per offrire loro una vita con pi&ugrave; opportunit&agrave;. &Egrave; con queste intenzioni che abbiamo avviato nelle nostre classi multiculturali la corrispondenza tra compagni di classe e tra insegnanti e alunni.

 
ATTIVIT&Agrave;

Le nostre lettere

Iniziamo parlando in classe della &ldquo;posta&rdquo;: che cos&rsquo;&egrave;, a che serve, come funziona, cosa pu&ograve; o non pu&ograve; contenere, chi &egrave; il postino e fin dove pu&ograve; arrivare con le consegne. Facciamo arrivare in aula una scatola con una fessura per infilarci lettere e disegni da regalare ai compagni e agli insegnanti. Piccoli messaggi e disegni affettuosi, liberi, spontanei che recano la gioia di essere stati pensati e rafforzano la sensazione di appartenere a un gruppo di amici. Questa positiva abitudine a comunicare per iscritto, infine, permette di dare conforto ai compagni che, a causa di assenze, potrebbero sentirsi soli o tristi.

I bambini imparano a costruire delle buste da lettera, a capire chi &egrave; un mittente e chi &egrave; un destinatario, a che cosa serve il francobollo e come riprodurlo.

 
1. Una ricca corrispondenza

Quando si apre la cassetta della posta e si distribuiscono le lettere, &egrave; sempre un momento emozionante! Un ottimo compito di realt&agrave; che stimola i bambini a imparare a leggere e a scrivere.

Ampliamo via via l&rsquo;esperienza postale coinvolgendo anche soggetti adulti esterni alla classe: genitori, commessi, il dirigente amministrativo e i bibliotecari della scuola. Stabiliti i tandem, diamo avvio alla corrispondenza.

Le nuove lettere che i bambini scrivono contengono di volta in volta una difficolt&agrave; in pi&ugrave;: inserire il proprio cognome, l&rsquo;indirizzo completo della scuola, l&rsquo;intestazione classica di una lettera, la data, la scrittura in corsivo. I bambini imparano &ldquo;a cosa serve&rdquo; avere un amico di penna a cui raccontare le proprie emozioni, conquiste o delusioni, nonch&eacute; le proprie paure. Cos&igrave; facendo possono emergere, per esempio, anche molte domande o riflessioni su temi importanti.

 
2. Cari nonni &ldquo;di adozione&rdquo;

Prendiamo accordi con una casa di riposo del nostro quartiere e sollecitiamo i nostri alunni a scrivere lettere ai nonni e alle nonne ricoverati. Si tratta di un compito pi&ugrave; impegnativo che mette gli alunni nelle condizioni di interagire con persone sconosciute, bisognose di ricevere attenzione. Aiutati dai racconti dell&rsquo;insegnante, i bambini imparano a scrivere messaggi affettuosi, liberi e sinceri che li aiutano a raccontarsi e a interagire con gli anziani, i quali a loro volta possono raccontare aspetti della loro vita che i bambini e le bambine non conoscono, pezzi di storia al passato prossimo che ci permettono di fare raffronti con il presente.

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3. Lettere a pi&ugrave; mani

Una lettera per Leo di S. Ruzzier &egrave; la storia del postino Leo che consegna la posta ma non riceve mai alcuna lettera per s&eacute;, finch&eacute; un giorno arriva il trovatello Cip, che gli cambia la vita e soprattutto gli regala una grande amicizia. La lettura agisce da stimolo e spinge gli alunni a scrivere una lettera a un comune destinatario, per esempio il dirigente della propria scuola. Con un brainstorming, pensiamo insieme alle cose da dire, chiedere e raccontare. Pu&ograve; diventare l&rsquo;occasione per fare anche alcune richieste!

 
4. Per concludere

E cos&igrave;, con naturalezza e leggerezza, i bambini imparano a scrivere e a comunicare i loro vissuti, scoprono che le lettere ci aiutano a stare bene, ci fanno sentire felici quando le riceviamo e sinceri quando le scriviamo. Possono portare conforto: sono un regalo speciale che rafforza i legami di amicizia.

Coltivando con costanza questa prassi, vedremo che i bambini scriveranno senza mai mostrare atteggiamenti oppositivi nei confronti della scrittura; ognuno scriver&agrave; e racconter&agrave; il suo personale modo di vedere e di comprendere il mondo. Lo far&agrave; utilizzando quel vocabolario che costruiamo insieme giorno dopo giorno: leggendo, drammatizzando le storie, sperimentando, giocando e ascoltando gli scritti degli altri. I bambini scopriranno che la scrittura non &egrave; solo un compito; diventa uno spazio di narrazione che stimola a dire ci&ograve; che si sente e che a voce non si riesce a dire perch&eacute; la formulazione del pensiero ha bisogno di tempo, di silenzio, di riflessione: elementi essenziali che solo questo tipo di esercizio pu&ograve; regalare. &Egrave; il bello di raccontare un&rsquo;esperienza e condividerla con gli altri!

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Scrivere per creare legami

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