Risultati Invalsi 2021, le (buone) notizie dalla scuola primaria

La Vita Scolastica di ottobre: dentro le discipline

La Vita Scolastica di novembre: dentro le discipline

La parola CONTARE

La parola TABELLINA

La parola PROBLEMA

Non esistono dati affidabili su quanto tempo utilizzino gli insegnanti per preparare i propri alunni allo svolgimento delle Prove INVALSI.


 È vero però che nei mesi di marzo e aprile nelle scuole se ne sente parlare, spesso evidenziando la fatica necessaria per preparare bambine/i a svolgerle.


 La mia esperienza mi dice che avvertono maggiormente il problema quegli insegnanti che percepiscono la pressione dei genitori o del dirigente scolastico. Al contrario, gli insegnanti poco condizionati dalle aspettative degli altri si dividono in due categorie:

<ul>
 <li style="text-align:justify">
 quelli che sostengono che le Prove INVALSI siano uno strumento non adeguato per misurare
 </li>
</ul>

Non esistono dati affidabili su quanto tempo utilizzino gli insegnanti per preparare i propri alunni allo svolgimento delle Prove INVALSI.
È vero però che nei mesi di marzo e aprile nelle scuole se ne sente parlare, spesso evidenziando la fatica necessaria per preparare bambine/i a svolgerle.
La mia esperienza mi dice che avvertono maggiormente il problema quegli insegnanti che percepiscono la pressione dei genitori o del dirigente scolastico. Al contrario, gli insegnanti poco condizionati dalle aspettative degli altri si dividono in due categorie:

quelli che sostengono che le Prove INVALSI siano uno strumento non adeguato per misurare la qualità dell’apprendimento degli alunni;
quelli che ne riconoscono l’attendibilità e non hanno particolari problemi derivanti da eventuali “cadute” dei loro alunni.

Spesso i docenti sottopongono gli alunni a esercizi di preparazione utilizzando materiali di ogni tipo che “scimmiottano” le Prove INVALSI. Purtroppo limitarsi a svolgere attività di questo tipo è inutile e controproducente, perché induce gli alunni a svolgere le Prove INVALSI “per similitudine” con le domande già incontrate, ragionando più o meno così: se la domanda è simile a una che ho già visto sono salvo/a, se invece mi sembra diversa rinuncio e passo alla domanda successiva.
 
Un modo per prepararsi
Come prepararsi allora in modo sensato? Intanto comincerei a prendere spunto da un paio di fascicoli INVALSI, da cui emergerà chiaramente che:
1. la Prova di Italiano è centrata sulla comprensione di un testo a vari livelli di profondità;
2. la Prova di Matematica è centrata sull’uso della disciplina in situazioni molto concrete e sull’argomentazione;
3. la Prova di Inglese di 5ª primaria riguarda esclusivamente le capacità comunicative in ascolto e in lettura in situazioni di vita quotidiana.
Ciò vuol dire che l’allenamento migliore per la Prova di Italiano è un continuo lavoro sul testo: non stancarsi mai di sollecitare i bambini a scavare nel testo e a verificare le loro ipotesi di interpretazione.
Per la Matematica mi concentrerei su alcune situazioni-problema tipiche (come, per esempio, la soluzione di quesiti del tipo 16 : … = 8 o come quello riportato nella Fig. 1 in cui occorre stimare l’area della figura), insieme alle attività suggerite nell’ARTICOLO Cinque attività per l’insegnamento della matematica.


Prove INVALSI 2024

Dove trovi questo contenuto