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Scuole e famiglie immigrate: una guida per l’integrazione

Prima volta | Accoglienza, come e cosa fare

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La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

Il primo approccio di bambine e bambini e dei genitori con la scuola, l’importanza degli interventi precoci che individuano disagi, il valore del gruppo educativo che progetta bene in anticipo per lavorare meglio tutto l’anno: con Paola Milani, ordinaria di Pedagogia Sociale e di Pedagogia delle Famiglie all’Università di Padova, proviamo a fare il punto sulle buone pratiche di accoglienza e di relazioni scuola-famiglia.
 


 
 All’inizio dell’esperienza di bambine e bambini a scuola, quali scelte qualificano come accogliente il comportamento degli insegnanti?
 


 La prima scelta è sul modo in cui accogliere le famiglie.
 
 Viviamo in un mondo framm

Il primo approccio di bambine e bambini e dei genitori con la scuola, l’importanza degli interventi precoci che individuano disagi, il valore del gruppo educativo che progetta bene in anticipo per lavorare meglio tutto l’anno: con Paola Milani, ordinaria di Pedagogia Sociale e di Pedagogia delle Famiglie all’Università di Padova, proviamo a fare il punto sulle buone pratiche di accoglienza e di relazioni scuola-famiglia. 
All’inizio dell’esperienza di bambine e bambini a scuola, quali scelte qualificano come accogliente il comportamento degli insegnanti? 
La prima scelta è sul modo in cui accogliere le famiglie.
Viviamo in un mondo frammentato, i bambini hanno bisogno di costruire ponti fra le esperienze e di adulti che lo sappiano fare.
Il momento dell’iscrizione non può essere solo burocratico, deve essere l’occasione per il primo colloquio perché prima di accogliere i bambini dobbiamo conoscere lo sguardo e la narrazione dei loro genitori.
Il primo incontro dovrebbe tenersi quando le attività educative non sono ancora avviate, per confrontarsi in una condivisione in circolo in cui facciamo vivere alle famiglie l’esperienza di accoglienza dei loro figli.
L’ambientamento non potrà essere uguale per tutti, per il bambino appena arrivato in Italia come per quello che già conosciamo o che arriva alla scuola dell’infanzia con un progetto continuità dal nido: nelle nostre scelte di accoglienza, in che modo teniamo conto delle diversità?
Un secondo pensiero riguarda le scelte operative su spazi e tempi. Quando i genitori passano da casa a scuola attraversano delle soglie. Dobbiamo chiarire le funzioni degli spazi in comune, non per creare barriere ma per evitarle, perché dove i confini sono espliciti e sensati diventano luoghi di passaggio: fermarsi nel corridoio, oltrepassarlo… Questo vale per gli ambienti fisici ma anche per i territori relazionali: deve essere chiaro fino a quando un genitore può accompagnare il bambino, quali e quante informazioni può chiedere e così via.


Il messaggio nella bottiglia

Il sommergibile della classe

Primi giorni

Nessuno può educare da solo

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