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Mindfulness a misura di bambini

Intervista a Monia Monti, Pedagogista, formatrice ed esperta in tecniche di meditazione.

di Chiara Tacconi20 gennaio 20227 minuti di lettura
Mindfulness a misura di bambini | Giunti Scuola

Monia Monti è pedagogista, trainer di meditazione e mindfulness, formatrice in nidi e scuole dell’infanzia, autrice.

Ha pubblicato alcuni libri sulla mindfulness e la meditazione, in particolare sulle tecniche di meditazione per bambini e adulti per gestire l’ansia e lo stress.

Collabora con l’Università di Bologna a progetti sulla mindfulness, è socia della LUnGi (Libera università del gioco).


1. Come insegnanti, come educatori, in che modo possiamo prenderci cura del benessere dei bambini e delle bambine?

Ritengo sia fondamentale parlare di benessere nei contesti educativi e scolastici, soprattutto in questo periodo storico contrassegnato da una pandemia che sta mettendo a dura prova adulti e bambini e che ha stravolto routine e abitudini. E ciò si è spesso tradotto in maggiore tensione, irritabilità, iperattività, difficoltà di concentrazione e attenzione.

In tutto questo ci possono venire in aiuto le pratiche di mindfulness e meditazione, i cui benefici sono oramai riconosciuti da un’ampia ricerca in campo medico e scientifico. Possono aiutare i bambini e le bambine ad avere più consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni e a gestirle in modo più efficace, a migliorare l’attenzione, l’autostima, la fiducia in sé e a ritrovare uno stato di maggiore calma.


2. A che cosa bisogna porre maggiormente attenzione nel lavoro quotidiano (sempre nell’ottica del benessere dei bambini), sia come singoli che come gruppo?

Uno degli aspetti salienti è l’organizzazione del contesto.

L’ambiente non è un mero contenitore di arredi, materiali o giochi, ma esercita una grande influenza su di noi: favorisce o inibisce le relazioni, la comunicazione, l’autonomia, il benessere.

Per esempio, si potrebbe allestire uno spazio della calma in sezione disponendo tappeti e cuscini su cui i bambini possono sdraiarsi, realizzando un piacevole gioco di luci e ombre con tulle e lampade, utilizzando alcuni oli essenziali per rendere l’ambiente gradevole dal punto di vista olfattivo e qualche piacevole musica. Uno spazio dunque che coccola i nostri sensi, favorisce il rilassamento e le relazioni più armoniose tra i bambini.


3. Ci sono tecniche o buone pratiche che l’insegnante può adoperare in sezione?

Si possono utilizzare tecniche di rilassamento o della mindfulness che dovranno essere declinate in base all’età dei bimbi.

Una piacevole attività adatta per il nido e la scuola dell’infanzia è la realizzazione di mandala con materiali naturali (foglie, rami, piume, sassolini ecc.), granaglie o pasta, che favorisce la concentrazione, la calma, oltre all’esplorazione del materiale.

Altrettanto interessanti, per i grandi del nido e dell’infanzia, sono i giochi sul respiro. Barchette da posizionare sulla pancia che salgono e scendono a ogni respirazione, il soffiare su chiazze di colore o su bolle di sapone per modulare la forza del proprio respiro o far volare via le farfalle nella pancia per ritrovare calma.


4. Vuoi farci un esempio di un caso/episodio specifico?

Massimo, 5 anni, è seduto con i compagni nel cerchio della conversazione per mostrare uno dei suoi libri preferiti sui dinosauri. Alcuni bambini iniziano a parlare tra di loro, Massimo li richiama: “Mi ascoltate”, ma la situazione non cambia.

Il bambino allora appoggia il libro, si siede sul tappeto, chiude gli occhi e inizia a praticare alcuni esercizi di respirazione. Altri bambini fanno la stessa cosa, in breve tutti lo imitano seduti a terra. Massimo commenta: “Dentro l’aria della calma dal naso”. In pochi istanti torna il silenzio.

Lui aspetta ancora qualche momento, si rialza e dice: “Continuo”. Un esempio di quanto i piccoli assimilino queste tecniche.


5. Quali ostacoli o difficoltà possiamo incontrare e come superarli?

Nella mia esperienza, le difficoltà che ho incontrato sono spesso legate a una scarsa conoscenza delle tecniche, che può far nascere stereotipi e una certa diffidenza nei genitori o in qualche collega, o difficoltà nel coinvolgere e mantenere alto l’interesse dei bambini e delle bambine.

Nel primo caso, consiglio di condividere il progetto per dissipare eventuali pregiudizi ed esplicitare obiettivi e benefici, meglio ancora far provare qualche attività ai genitori.

Nel secondo, è utile suddividere il gruppo dei bambini per riservare a ognuno la giusta attenzione, stabilire una routine dell’attività, fissando un giorno della settimana per creare attesa, utilizzare personaggi mediatori che di tanto in tanto portano messaggi.


Leggi anche: La mindfulness a scuola di Monia Monti su La Vita Scolastica

per saperne di più
  • Monti, M. (2021). Il quaderno dei bimbi calmi e felici. Tante attività per vivere appieno i benefici della meditazione e della mindfulness. Cervia: Eifis Editore.
  • Monti, M. (2018). Bambini calmi e felici. Tecniche di meditazione per bambini e adulti per gestire l’ansia e lo stress. Cervia: Eifis Editore.
  • D’Agostino, A. (2021). Intervista alla felicità. Casalecchio di Reno (BO): Fatatrac.
  • Mazzucchelli, L., Telli, G. (2020). Tutto è difficile prima di diventare facile. Firenze: Giunti.
Scuola dell'infanzia

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