La grande onda (Katsushika Hokusai)
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“La grande onda” è l’opera più famosa di Hokusai ed è un simbolo dell’arte giapponese. Un disegno semplice e un segno grafico maestoso: la gigantesca onda si erge monumentale e i suoi flutti sembrano voler artigliare lo spazio; la colorazione dell’opera è elegante, fatta di pochi colori piatti e intensi, un esiguo numero di tonalità tra cui predominano il blu e il bianco. Lezione con attività per tutte le classi.
Obiettivi, attività, materiali
Obiettivi di apprendimento
VIDEO E IMMAGINI | DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA - DDI
Prima di iniziare le attività, mostriamo il VIDEO di presentazione dell’opera di Katsushika Hokusai e l’IMMAGINE La grande onda (Katsushika Hokusai).
Attività 1
Arte
Materiale occorrente: base di compensato o cartone pressato 60 x 60 cm; carbone nero, mortaio, pestello; gessi di colore azzurro, celeste, bianco, giallo e marrone; sale grosso cristallizzato, colla vinilica, tempera nera, pennello.
Strategie di lavoro: lettura di immagini attraverso la “formulazione di domande”; rielaborazione creativa in piccoli gruppi.
La tecnica: Carbone e gessi (o pigmenti colorati). Il legno carbonizzato ha fornito all’uomo, fin dalla Preistoria, uno strumento per disegnare nelle caverne e realizzare le pitture rupestri.
“Dice Hokusai: guarda con cura. Dice: fai attenzione, nota. Dice: continua a guardare, mantieniti curioso. Dice: non c’è fine al vedere” (R. Keyes). Fare silenzio per ascoltare e ricordare…
Realizziamo un quadro tattile con materiali in rilievo: lavoriamo alternandoci in piccoli gruppi o utilizzando più supporti.
Schiacciamo in un mortaio, usando il pestello per mescolare:
Sulla base di compensato realizziamo a matita una grande onda, spalmiamo la colla vinilica e cospargiamo di polvere azzurra, usando le dita o un porta-sale.Per la schiuma: distribuiamo la colla, cospargiamo il sale sull’artiglio della grande onda e facciamo aderire battendo con un pennello. Poi, completiamo l’onda con altro gesso azzurro.
Stendiamo la colla per fare il cielo, poi usiamo il gesso bianco per le nuvole e il giallo-marrone per il resto.
Aggiungiamo, noi insegnanti, la polvere nei punti scoperti grattando con il taglierino il gesso marrone (per ottenere un effetto beige) e il giallo.
Dipingiamo la cornice di nero per far risaltare il tutto.
Attività 2
Musica
“Mi piace il mare, l’ho ascoltato con il rispetto appassionato che gli si deve” (C. Debussy). Le idee musicali evocano per sinestesia la sensazione visiva dell’acqua, attraverso l’espediente tecnico dell’arpeggio.
Lavoriamo sul brano di Claude Debussy Reflets dans l’eau, nell’esecuzione di Arturo Michelangeli (il VIDEO è disponibile su YouTube): le idee musicali evocano per sinestesia la sensazione visiva dell’acqua, attraverso l’espediente tecnico dell’arpeggio.
Realizziamo dei tamburi ad acqua: versiamo dell’acqua in mezza zucca essiccata e svuotata del suo contenuto; sulla sua superficie facciamo galleggiare capovolto un altro guscio di zucca più piccolo; percuotiamo il corpo galleggiante con le mani, una bacchetta o un battente.
Di Debussy ascoltiamo anche La Mer (VIDEO disponibile su YouTube): su richiesta del compositore la copertina della I edizione della partitura d’orchestra riprodusse un particolare de La Grande Onda.
Per motivare i bambini all’ascolto raccontiamo la vita del musicista (Babin, P. (2008). Claude Debussy Alla scoperta dei compositori. Milano: Edizioni Curci.), a Cannes, Debussy bambino vede il mare per la prima volta e ne resta impressionato. Un giorno sale sul battello di un pescatore c’è molto vento e le onde sono grosse, ma lui non ha paura e rientrando dice: “È bello sentirsi vivi”. Decide così che da grande vuole fare il marinaio, come suo padre da giovane.
Durante l’ascolto della musica ascoltiamo gli elementi naturali che si affrontano: da un lato il vento violento, dall’altro il mare che canta. Ascoltiamo il rumore del mare portando una conchiglia all’orecchio. Proviamo con altri oggetti: una tazza, un vasetto di yogurt vuoto, un foglio di carta arrotolato… basta avere un contenitore e far passare un po’ d’aria.
Attività 3
Movimento
Drammatizziamo la scena del quadro. Giochiamo con il movimento delle onde: mimiamo canti a tema e realizziamo semplici coreografie usando dei nastri azzurri.
Ascoltiamo L’acquario di Camille Saint-Saens (da Il Carnevale degli animali; il VIDEO è disponibile su YouTube) e nuotiamo come pesci che scivolano eleganti e silenziosi nell’acqua seguendo precise traiettorie contrassegnate sul pavimento
Rispettiamo le distanze tra i pesciolini, evitando di scontrarci cambiando direzione, eseguiamo azioni motorie in successione: fare le bolle, nuotare sul dorso, nuotare verso destra, verso sinistra ecc.
Il musicista impiega per questo brano due pianoforti nella regione acuta, i violini, il flauto e l’armonium. Gli arpeggi suggeriscono un effetto visivo: come un’iridescenza di luci che brillano attraverso l’acqua.
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