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L’espressione delle emozioni

Riflettiamo sull'importanza delle emozioni e proponiamo strumenti laboratoriali per favorire l'alfabetizzazione emozionale

di Luisa Lauretta21 ottobre 20241 minuto di lettura
L’espressione delle emozioni | Giunti Scuola

Le emozioni sono un importante meccanismo biologico utile alla sopravvivenza e sono una componente spontanea, naturale e al tempo stesso complessa del comportamento umano.

Le emozioni sono una bussola di riferimento nell’esistenza di ognuno: ci danno informazioni sul nostro stato interno, sul livello del nostro benessere, ci aiutano a comprendere ciò di cui abbiamo bisogno e ad attivarci per dare risposta a quei bisogni.

Le emozioni sono strettamente connesse con la dimensione relazionale: è dalla qualità delle nostre relazioni che possiamo leggere il grado della nostra intelligenza emotiva (Goleman, 2011). Ascoltare e riconoscere i propri stati emotivi è allora il primo passo per poterli esprimere in modo funzionale alla relazione con sé stessi e con gli altri.

Le proposte che seguono intendono orientare bambine e bambini verso un’alfabetizzazione emozionale, e al tempo stesso creare in classe un clima collaborativo, che consenta l’interscambio costruttivo tra i membri del gruppo. Anche per questo è particolarmente utile prevedere dopo ogni esperienza un momento di condivisione che porti ognuno a riflettere su quanto emerso. Durante questi scambi di gruppo è fondamentale vigilare perché bambine e bambini si sentano liberi di esprimersi, senza correre il rischio di essere giudicati dagli adulti o dai pari. A questo scopo è bene precisare che sarà accolto e valorizzato qualunque punto di vista, purché rispettoso degli altri. Inoltre ognuno è tenuto a parlare di sé, di ciò che sente, e non degli altri (per esempio, “mentre lei diceva questo io mi sono arrabbiato”, non “lei mi ha aggredito”).

 

Proposte laboratoriali

 

COMPOSIZIONI DI EMOZIONI

La proposta che segue invita i bambini ad acquisire dimestichezza con il mondo emozionale, rendendo “visibili” e rappresentabili gli stati interni.

 

MATERIALI E SPAZI
Fogli da disegno e colori; aula/cortile/palestra.

1. Invitiamo bambine e bambini a riflettere sul fatto che tutti proviamo emozioni, che sono utili e importanti e invitiamoli a riconoscere ed elencare quelle che provano più spesso: tristezza, paura, rabbia, felicità… chiediamo loro in quali occasioni le provano e come si manifesta ogni singola emozione.

2. Invitiamo ognuno a rappresentare, con uno o più disegni, la loro emozione/le loro emozioni prevalente/i.

3. Sulla base dei disegni, dividiamo gli allievi in tanti gruppi quante sono le emozioni su cui si sceglie di lavorare. Ciascun gruppo avrà in carico una singola emozione e dovrà stabilire come rappresentarla, creando insieme una sorta di composizione fatta di gesti ed espressioni del volto (senza l’uso della voce) in modo da renderla evidente.

4. Invitiamo ogni gruppo a mostrare agli altri la propria composizione.

5. Il lavoro può assumere un ulteriore sviluppo invitando ogni gruppo a modulare l’intensità delle emozioni: nella stessa composizione, con alcune variazioni (gesti ed espressioni del volto), si possono rappresentare di volta in volta diversi livelli di intensità.

6. Proponiamo una condivisione alla fine dell’esperienza.
 

Domande guida per la condivisione

Come è stato lavorare in gruppo per rappresentare una data emozione? È stato facile o difficile cooperare con gli altri? Che cosa ha agevolato il lavoro di gruppo? È stato facile o difficile rappresentare l’emozione richiesta? A che cosa servono le emozioni? Secondo voi come sarebbe un mondo senza emozioni?

 

 

EMOZIONI IN POESIA

È importante esprimere ciò che si prova e il modo più agevole e funzionale allo scambio relazionale è per via metaforica. Raccontare i propri stati interni con una metafora aiuta a rintracciarli più facilmente e a comunicarli agli altri.

 

MATERIALI E SPAZI
Fogli A4 e colori; aula scolastica.

1. Invitiamo bambine e bambini a contattare il proprio stato interno e a cercare una frase che lo racconti: chiediamo loro di utilizzare una forma metaforica per esprimerlo (sono un prato fiorito, un mare tempestoso, un coccodrillo con il mal di denti, un pinguino nel deserto…).

2. Invitiamo ognuno a realizzare (su un foglio A4) un disegno che rappresenti la propria frase. Sotto ogni disegno chiediamo di lasciare uno spazio bianco dove andrà trascritta la frase. Gli allievi più piccoli possono limitarsi al solo disegno e provvederemo noi a scrivere la frase.

3. Proponiamo a ognuno di leggere la frase che ha scritto e di mostrare il disegno (o mostrare il disegno e indicare che cosa rappresenta, per i più piccoli).

4. Aiutiamo gli allievi a comporre una poesia unica con tutte le frasi (per i bambini più piccoli possiamo trascriverle noi): si può creare un libro cucendo insieme i disegni o esporli in sequenza alle pareti in modo da formare una lunga poesia illustrata.

5. Riflettiamo insieme sull'esperienza.
 

Domande guida per la condivisione

Quando provate un’emozione è bello condividerla con le persone a cui volete bene? È importante manifestare le proprie emozioni? Come mai? Che cosa accade se non si manifestano? Può essere utile? Quando? Vi è piaciuta la poesia che avete composto insieme? Come mai? Che cosa vi piace in particolare di questa poesia? C’è qualcosa che non vi piace?


Per saperne di più

Ekman, P., Wallace, V.F. (1975). Giù la maschera. Firenze: Giunti.

Goleman, D. (2011). Intelligenza Emotiva. Che cos’è e perché può renderci felici. Milano: Rizzoli.

Scuola primaria

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