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Le fiabe: una guida per crescere
Le fiabe, con il linguaggio della fantasia, parlano direttamente al mondo interno di bambine e bambini e offrono loro una guida per far fronte alle sfide dell’esistenza

Le fiabe non sono fantasticherie ingenue e di secondaria importanza. Sono racconti preziosi che narrano dell’uomo e dei suoi percorsi. Esse parlano dei tormenti, degli ostacoli, delle difficoltà che ogni individuo incontra nel corso dell’esistenza e riflettono gli sforzi, le fatiche e le angosce legate alla crescita.
Per questo ogni fiaba che si rispetti, come nei sogni, ci restituisce emozioni profonde che parlano di noi. In fondo, diceva Shakespeare, “Siamo fatti della stessa natura dei sogni”, cioè di quel tessuto vitale che ci serve per esprimere il nostro mondo interno.
Storie indispensabili per conoscersi
Le storie di magia, quelle degli incantesimi che si compiono e poi si sciolgono, le fiabe per l’appunto, hanno la stessa funzione. Simili alle immagini notturne, queste costruzioni fantastiche, da sempre e pressoché allo stesso modo, parlano all’uomo dell’avventura della vita e del mistero dell’esistenza. Ai bambini e alle bambine le fiabe raccontano, con il linguaggio della fantasia, che cosa accade nel corso della crescita e che cosa serve per diventare grandi.
In un tempo in cui tutto corre veloce, le fiabe suggeriscono di avere pazienza, in quanto per arrivare alla meta il percorso è lungo e faticoso, non privo di ostacoli e di prove da superare.
È solo dopo una serie di passaggi, a volte difficili, che si può incontrare il “principe azzurro” o sposare la “principessa”, per vivere felici e contenti. Allora perché sia fiaba, ci vuole il lieto fine che salva e dà speranza.
Agli adulti spetta il compito di usare queste narrazioni la cui struttura particolare utilizza la metafora, cioè il dire una cosa per significarne un’altra e trasmettere il senso dell’esistenza. Ma come i sogni, le storie fiabesche non spiegano e non insegnano nulla. Al contrario delle favole che contengono sempre una morale, le fiabe non ti dicono quello che devi fare o come ti devi comportare. Eppure sono storie indispensabili per conoscere sé stessi. Leggerle, o meglio ancora raccontarle a ruota libera, vuol dire permettere alla fantasia dei bambini di volare alto e dare spazio alle emozioni più sottili e difficili o ai sentimenti più ingombranti.
Le fiabe e la paura
Non esiste quasi fiaba che non tratti della paura e, considerato che le fiabe offrono sempre una soluzione evolutiva a problemi che sono tipicamente umani, occorre ricordare che ogni evoluzione è legata alla paura e al suo superamento.
Il comune denominatore della crescita è la preoccupazione per quello che accade, l’incertezza per il futuro, il timore di non farcela. Impossibile non spaventarsi e sentirsi insicuri anche nelle situazioni più comuni. Compito dell’insegnante e del genitore è proprio quello di accompagnare bambine e bambini ad attraversare queste paure imparando a leggere la vita e i suoi misteri, a riconoscere ed esprimere il timore e la gioia ma anche ad accettare il dolore e la sconfitta.
Le spiegazioni che i grandi utilizzano, non possono bastare al bambino. Spesso non gli servono perché il suo mondo interiore è regolato da strumenti diversi. Il suo pensiero è magico perché crea e disfa a piacimento la realtà. Egli stesso si sente un Mago, nel senso che trasforma le cose, le fa comparire e scomparire come per incanto. Allora gli serve il codice profetico dell’immaginazione per trascrivere le sue emozioni e i suoi timori.
Le fiabe forniscono un esempio potente di come affrontare la paura, attraverso la figura dell’eroe che riesce a vincere malgrado le avversità. Il drago che viene sconfitto, la strega che viene bruciata, o il bosco oscuro che viene attraversato, sono tutte metafore delle difficoltà che i bambini incontrano nella vita reale. I bambini si identificano con l’eroe e imparano che, nonostante le sfide, è possibile emergere vittoriosi e trovare un lieto fine.
La ripetizione delle fiabe, richiesta spesso dai bambini agli adulti, rafforza la loro capacità di far fronte alle difficoltà. Ogni nuova narrazione è un’opportunità per rielaborare le emozioni, trovare nuove soluzioni e costruire una maggiore fiducia in sé stessi.
Le fiabe forniscono un esempio di come affrontare la paura, attraverso la figura dell’eroe che riesce a vincere malgrado le avversità
Il gioco del “facciamo finta che”
Considerando che le fiabe possono aiutare bambine e bambini a esprimere i loro sentimenti più profondi, raccontare una fiaba o, meglio ancora, drammatizzarla attraverso il gioco del “facciamo finta che” permette di mettere in scena le proprie paure e insicurezze in modo sicuro. L’adulto, l’insegnante, partecipando a questo gioco, diventa un compagno di viaggio, che guida il/la bambino/a nel suo percorso di esplorazione interiore. Attraverso questo processo, ognuno può identificarsi con l’eroe e trovare una soluzione simbolica ai propri conflitti. Si possono poi invitare i bambini a raccontare con un disegno o con qualche frase la loro esperienza ludica in modo da poterla esprimere fino in fondo e condividere con gli altri.
La funzione educativa della fiaba
Le fiabe, in definitiva, non solo aiutano i bambini a confrontarsi con le proprie emozioni, ma svolgono anche una funzione educativa cruciale: esse insegnano a bambine e bambini che le difficoltà della vita possono essere affrontate e superate. Le fiabe offrono loro una struttura narrativa che li sostiene nel processo di crescita, insegnando l’importanza del coraggio, della pazienza e della fiducia in sé stessi e offrono quindi una guida per scoprire le risorse che ognuno possiede per affrontare il complesso percorso dell’esistenza.
Bettelheim, B. (1976). Il mondo incantato: uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe. Milano: Feltrinelli.
Kast, V. (2007). Le Fiabe di Paura. Il trauma della separazione e il rischio di simbiosi. Milano: Red Edizioni.
von Franz, M. L. (1980). Le fiabe interpretate. Torino: Bollati Boringhieri.
von Franz, M. L. (1987). Le fiabe del lieto fine: psicologia delle storie di redenzione. Milano: Red Edizioni.