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Lo spaced learning (o apprendimento intervallato) è una tecnica didattica abbastanza tradizionale di trasmettere conoscenze, ma è contraddistinta da una peculiarità: la ripetizione strutturata, separata da brevi intervalli, che aiutano a inglobare le informazioni nella memoria a lungo termine. È un modo di creare percorsi neurali all’inizio di un’unità di lavoro (acquisizione di memoria), che possono poi essere rivisitati a vari intervalli nel corso del tempo (recupero della memoria) così da sottolineare l’importanza del percorso e rendere più facile, all’occorrenza, “far mente locale”. L’apprendimento intervallato si basa su una scopert

Lo spaced learning (o apprendimento intervallato) è una tecnica didattica abbastanza tradizionale di trasmettere conoscenze, ma è contraddistinta da una peculiarità: la ripetizione strutturata, separata da brevi intervalli, che aiutano a inglobare le informazioni nella memoria a lungo termine. È un modo di creare percorsi neurali all’inizio di un’unità di lavoro (acquisizione di memoria), che possono poi essere rivisitati a vari intervalli nel corso del tempo (recupero della memoria) così da sottolineare l’importanza del percorso e rendere più facile, all’occorrenza, “far mente locale”. L’apprendimento intervallato si basa su una scoperta sul cervello che è stata pubblicata nel 2005 da R. Douglas Fields su Scientific American. INPUT E INTERVALLI Una lezione di spaced learning è costituita da tre input di 15-20 minuti separati da due intervalli di 10 minuti, durante i quali si fanno attività di distrazione, fisiche o manuali, che staccano totalmente dai contenuti della lezione. 1° input: il docente presenta le informazioni essenziali. È consigliato l’uso di PowerPoint, ma non è indispensabile. La presentazione deve contenere le parole del linguaggio tecnico che caratterizzano l’argomento. Intervallo: attività di distrazione. 2° input: l’insegnante richiama gli argomenti chiave, con un’intensa interazione con gli studenti. Usiamo esempi diversi o facciamo completare agli studenti il testo della presentazione a cui sono state tolte alcune informazioni chiave. Intervallo: ripresa dell’attività di distrazione. 3° input: gli studenti sono protagonisti, devono dimostrare la comprensione dell’argomento, applicando i dati chiave. L’insegnante si limita a stare tra loro per verificare come se la cavano. In questo schema le cose importanti sono: • la successione degli input: presentare, ricordare, capire; • la durata della pausa di circa 10 minuti fra gli input; • lo svolgimento di attività di distrazione durante le pause: non deve avere nulla a che fare con ciò che gli studenti stanno imparando. Negli intervalli è consigliabile un’attività fisica di coordinazione, scelta fra quelle che normalmente si svolgono nella scuola primaria come gli origami, l’impasto e la modellazione, il ballo, oppure i palleggi. Chiedete agli studenti cosa vogliono fare: le loro risposte potrebbero sorprendervi. Lo spaced learnig è particolarmente efficace in questi casi: • prima dei compiti sommativi; • durante i corsi di recupero; • per fornire informazioni importanti durante l’uso di tecniche quali l’apprendimento basato sull’indagine o apprendimento basato su progetti. TEMPI, SPAZI, MODI Pensare alla didattica come un’azione che coinvolga mente e corpo, non vuol dire semplicemente di una scuola in cui i bambini praticano più sport: è molto importante che l’attività fisica svolga un ruolo non solo nell’apprendimento delle lezioni teoriche ma anche durante le pause. Se il rapporto mente-corpo trova nella corporeità una dimensione unificatrice e se l’azione didattica si compie attraverso l’agire corporeo, allora è necessario tenere in debito conto della corporeità dei soggetti per progettare ambienti didattici educativamente efficaci. La didattica, in quanto scienza della comunicazione e della relazione educativa, è chiamata a questo punto a riflette in maniera critica sui luoghi formali dell’apprendere, interessandosi ai tempi, ai modi e agli spazi “didattici”, chiamando in causa l’agire corporeo.         

Lo spaced learning (o apprendimento intervallato) è una tecnica didattica abbastanza tradizionale di trasmettere conoscenze, ma è contraddistinta da una peculiarità: la ripetizione strutturata, separata da brevi intervalli, che aiutano a inglobare le informazioni nella memoria a lungo termine. È un modo di creare percorsi neurali all’inizio di un’unità di lavoro (acquisizione di memoria), che possono poi essere rivisitati a vari intervalli nel corso del tempo (recupero della memoria) così da sottolineare l’importanza del percorso e rendere più facile, all’occorrenza, “far mente locale”. L’apprendimento intervallato si basa su una scoperta sul cervello che è stata pubblicata nel 2005 da R. Douglas Fields su Scientific American.&nbsp;INPUT E INTERVALLI&nbsp;Una lezione di spaced learning è costituita da tre input di 15-20 minuti separati da due intervalli di 10 minuti, durante i quali si fanno attività di distrazione, fisiche o manuali, che staccano totalmente dai contenuti della lezione. 1° input: il docente presenta le informazioni essenziali. È consigliato l’uso di PowerPoint, ma non è indispensabile. La presentazione deve contenere le parole del linguaggio tecnico che caratterizzano l’argomento. Intervallo: attività di distrazione. 2° input: l’insegnante richiama gli argomenti chiave, con un’intensa interazione con gli studenti. Usiamo esempi diversi o facciamo completare agli studenti il testo della presentazione a cui sono state tolte alcune informazioni chiave. Intervallo: ripresa dell’attività di distrazione. 3° input: gli studenti sono protagonisti, devono dimostrare la comprensione dell’argomento, applicando i dati chiave. L’insegnante si limita a stare tra loro per verificare come se la cavano. In questo schema le cose importanti sono: • la successione degli input: presentare, ricordare, capire; • la durata della pausa di circa 10 minuti fra gli input; • lo svolgimento di attività di distrazione durante le pause: non deve avere nulla a che fare con ciò che gli studenti stanno imparando. Negli intervalli è consigliabile un’attività fisica di coordinazione, scelta fra quelle che normalmente si svolgono nella scuola primaria come gli origami, l’impasto e la modellazione, il ballo, oppure i palleggi. Chiedete agli studenti cosa vogliono fare: le loro risposte potrebbero sorprendervi. Lo spaced learnig è particolarmente efficace in questi casi: • prima dei compiti sommativi; • durante i corsi di recupero; • per fornire informazioni importanti durante l’uso di tecniche quali l’apprendimento basato sull’indagine o apprendimento basato su progetti.&nbsp;TEMPI, SPAZI, MODI&nbsp;Pensare alla didattica come un’azione che coinvolga mente e corpo, non vuol dire semplicemente di una scuola in cui i bambini praticano più sport: è molto importante che l’attività fisica svolga un ruolo non solo nell’apprendimento delle lezioni teoriche ma anche durante le pause. Se il rapporto mente-corpo trova nella corporeità una dimensione unificatrice e se l’azione didattica si compie attraverso l’agire corporeo, allora è necessario tenere in debito conto della corporeità dei soggetti per progettare ambienti didattici educativamente efficaci. La didattica, in quanto scienza della comunicazione e della relazione educativa, è chiamata a questo punto a riflette in maniera critica sui luoghi formali dell’apprendere, interessandosi ai tempi, ai modi e agli spazi “didattici”, chiamando in causa l’agire corporeo.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;

L’apprendimento intervallato

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