Per una didattica interdisciplinare

I disegni di copertina e degli interni della rivista &ldquo;La Vita Scoalstica&rdquo; n. 21 sono stati realizzati dai bambini e dalle bambine dell&rsquo;Istituto Comprensivo Sanguinetto, Verona.

Mostrare i nessi invisibili

Creare un quadro di realt&agrave; completo e significativo

Partire dalla meraviglia

L&rsquo;esempio dell&rsquo;acqua, come argomento e come problema interdisciplinare ed educativo, ci riporta al senso e al valore del curricolo e dell&rsquo;organizzazione didattica. Quando ruotano intorno a questioni rilevanti del mondo reale, le conoscenze e le competenze non si concludono nelle singole materie, ma necessitano del contributo di tutte le diverse visioni disciplinari per costruire un quadro di realt&agrave; completo e significativo. Inoltre, attraverso fatti e problemi si pone sempre la connessione con gli aspetti educativi e valoriali. Per questo, il faro della sostenibilit&agrave; non pu&ograve; essere mai assente.

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Partendo da un paesaggio, come Leopardi, si pu&ograve; arrivare all&rsquo;infinito.
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Ogni insegnante sa che ci&ograve; di cui parla, nell&rsquo;ambito di una materia, pu&ograve; trovare un collegamento in un&rsquo;altra: mostrare questi nessi invisibili &egrave; uno dei doni pi&ugrave; meravigliosi che pu&ograve; fare con il suo insegnamento. La simmetria che insegna in matematica si ritrova nelle foglie delle piante e nelle forme della natura di cui si parla in scienze, nelle citt&agrave; di cui si osserva la pianta su una carta geografica, nella struttura di alcune poesie. Indagare un territorio in geografia necessita di aspetti storici che servono a capirne l&rsquo;evoluzione, di toponomastica e comprensione della funzione dei nomi, di dati statistici da organizzare e valutare, di conoscenze scientifiche sull&rsquo;inquinamento o sulla disponibilit&agrave; di risorse.

Ci porta a domande sulla sua evoluzione futura, a immaginare progetti per abitare i suoi luoghi, in modo pi&ugrave; ecologico e sostenibile.

Facciamo un esempio. L&rsquo;acqua che in scienze viene esaminata nelle sue meravigliose propriet&agrave; e cambi di stato, &egrave; la stessa che in geografia scorre nei fiumi, copre di neve le alte montagne e si muove per l&rsquo;atmosfera attraverso la nebbia e i corpi nuvolosi. La possiamo denominare, contare, inserire in problemi matematici, disegnare con le matite o ancora osservare nelle opere degli artisti, ascoltare e riprodurre come suono costruendo un bastone della pioggia. La risorsa che osserviamo nello schema del ciclo dell&rsquo;acqua &egrave; anche la stessa che beviamo a tavola, con cui irrighiamo gli orti, con cui produciamo energia idroelettrica, con cui ci emozioniamo davanti a una cascata o giocando in spiaggia o lungo un torrente. &Egrave; la stessa acqua che ha accompagnato lo sviluppo della civilt&agrave; e della cultura umana: madre acqua, simbolo di vita e di rigenerazione.

Ed &egrave; la stessa che pu&ograve; diventare inquinata, mancare durante una siccit&agrave;, fare danni durante un&rsquo;inondazione un&rsquo;inondazione. Come per ogni cosa, anche l&rsquo;acqua ci pone il problema della sua sostenibilit&agrave;: quanta ne possiamo usare, come la possiamo usare, come possiamo gestirla in modo giusto e responsabile per chi abita il pianeta oggi e per le generazioni future.

Per lavorare in modo interdisciplinare e nelle sue modalit&agrave; affini (predisciplinare, transdisciplinare) &egrave; infatti necessario pensare il curricolo come un percorso che aggrega i saperi e li mette in relazione mostrandone l&rsquo;unit&agrave;: non come apprendimenti esclusivi di una materia, ma come aspetti di conoscenza di realt&agrave; pi&ugrave; complesse e generali. Bisogna pensare a ci&ograve; che si insegna come a un sapere unitario, che collega le esperienze personali e la variet&agrave; dei modi di guardare la realt&agrave; con le conquiste della cultura umanistica e con i cambiamenti del sapere scientifico.

L&rsquo;interdisciplinarit&agrave; &egrave; una pratica didattica orientata al pensiero sistemico e alle esperienze concrete, all&rsquo;ecologia e all&rsquo;etica.

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Costruire un sapere per l&#39;apprendimento e la cittadinanza

Ci pu&ograve; salvare una volta di pi&ugrave; la scuola primaria che, tra i gradi di scuola, &egrave; quella dall&rsquo;organizzazione pi&ugrave; flessibile e dalla preparazione dei docenti pi&ugrave; completa nelle diverse declinazioni del sapere. Perch&eacute; interdisciplinarit&agrave; e sostenibilit&agrave;, per stare insieme, hanno bisogno della competenza pi&ugrave; preziosa di chi insegna in questo grado di scuola: quella di saper educare, partendo dalla meraviglia di fronte ai fenomeni della natura e della vita umana, per poi sviluppare percorsi didattici che formino conoscenze e valori.

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Un altro aspetto fondamentale del processo educativo, indispensabile per reggere un curricolo che interconnetta saperi e valori, &egrave; il piacere di insegnare e di apprendere.

Nella scuola primaria la didattica dovrebbe sempre partire dallo stupore e dalla meraviglia verso una situazione reale che osserviamo e sulla quale, dall&rsquo;ammirazione, passiamo a porci delle domande e dei problemi che ci conducono alla ricerca di concetti, idee e interpretazioni. A ben vedere, si tratta di tracciare una mappa mentale che collega ogni cosa dando gli strumenti per una comprensione globale della realt&agrave;. Si costruisce cos&igrave; un sapere fondamentale non solo all&rsquo;apprendimento, ma anche alla cittadinanza.

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Scoprire l&#39;intreccio tra le cose

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L&rsquo;interdisciplinarit&agrave; &egrave; una pratica didattica orientata alle esperienze, all&rsquo;ecologia e all&rsquo;etica
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Chi insegna sa bene quanto interdisciplinarit&agrave; e sostenibilit&agrave; siano difficili da praticare nella quotidianit&agrave; dell&rsquo;organizzazione scolastica italiana.

Eppure, sono al centro della vita scolastica da molti anni: li ritroviamo nei corsi di formazione in servizio, nelle indicazioni ministeriali, nei sussidiari e perfino nel dibattito internazionale sulla scuola e sui sistemi formativi.

Come fare a rendere interdisciplinariet&agrave; e sostenibilit&agrave; protagoniste effettive dell&rsquo;attivit&agrave; scolastica?

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Pensare a un sapere unitario

Intrecci tra i saperi

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