La Natura, maestra di resilienza

Didattica all'aperto: come creare ambienti in miniatura

Nati per la libertà, idee e spunti per il 25 aprile

Ripensiamo l'accoglienza

&copy; illustrazione di Gloria Francella tratta da Le parole per stare insieme, Fatatrac edizioni, 2018 
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Ecco un classico argomento interculturale dai risvolti appetitosi: il cibo e la cucina del mondo.


 Dai prodotti tipici di una certa area geografica, al percorso che hanno fatto certi alimenti prima di approdare sulle nostre tavole, sino ai
 
 riti legati alle religioni e alle tradizioni culinarie
 
 , sono molti gli aspetti che possiamo affrontare parlando di cibo e cucina.


 Con le ricette tradizionali riusciamo a mostrare la connessione tra i gusti e preferenze personali e le risorse offerte da uno specifico territorio. Tracciando il cammino stor

Ecco un classico argomento interculturale dai risvolti appetitosi: il cibo e la cucina del mondo.
Dai prodotti tipici di una certa area geografica, al percorso che hanno fatto certi alimenti prima di approdare sulle nostre tavole, sino ai riti legati alle religioni e alle tradizioni culinarie, sono molti gli aspetti che possiamo affrontare parlando di cibo e cucina.
Con le ricette tradizionali riusciamo a mostrare la connessione tra i gusti e preferenze personali e le risorse offerte da uno specifico territorio. Tracciando il cammino storico della diffusione di certi alimenti possiamo ricostruire gli incontri e gli scambi tra le varie aree del pianeta. I cibi e i riti alimentari legati alle feste si intrecciano con le memorie autobiografiche e il racconto famigliare. Insomma, la cucina si presta a dimostrare bene le due strade maestre dell’intercultura: da una parte andare alla ricerca delle somiglianze, dei punti di contatto e degli aspetti comuni tra persone cresciute in mondi culturali diversi, dall’altra mettere in evidenza e dare valore alle differenze, ai diversi modi con i quali le persone in varie parti del pianeta hanno nel tempo creativamente organizzato la loro presenza nel mondo.
La tavola e la convivialità sono universalmente simbolo di incontro, dialogo e conoscenza. Come recita un proverbio arabo non conosci veramente qualcuno finché non mangi con lui.


ATTIVITÀ
Le ricette del dialogo
Il progetto “Le ricette del dialogo” è stato promosso da LVIA con la collaborazione di varie associazioni e della regione Piemonte. Il ricettario, a cura di Slow Food, scaricabile gratuitamente dal sito, presenta le storie personali di dieci “cuochi migranti”, dal loro arrivo in Italia alle attività attuali nel campo della ristorazione. Ogni ricetta è spiegata sia nella realizzazione, che per il significato personale e culturale.
Scopriamo così, ad esempio, che la peruviana Causa limena è un simbolo di solidarietà e resistenza al femminile. Il progetto è stato anche l’occasione per aprire alcuni “ristoranti in casa” come raccontato nel video.

Il mondo del piatto
Ecco alcuni suggerimenti per il lavoro in classe.

Il cibo di casa mia
	Chiediamo ai bambini di indicare alcuni piatti solitamente cucinati a casa e da loro particolarmente apprezzati. Confrontiamo gusti e preferenze. Con l’aiuto dei genitori raccogliamo le ricette, identifichiamo gli ingredienti necessari e la loro provenienza geografica. Rendiamo visibili le origini degli ingredienti contrassegnandole su un planisfero. Scopriamo così che anche nei piatti di tutti i giorni si intrecciano ingredienti locali con altri che arrivano da lontano.
Il cibo in viaggio
	Raccontiamo la storia di alcuni alimenti comuni oggi sulle nostre tavole, ma con un’origine lontana. Per esempio, il pomodoro, ingrediente base per molte ricette, è entrato nella cucina italiana solo dalla seconda metà del ’700. Arrivano in Europa dalle Americhe anche patate, mais, alcuni tipi di fagioli e zucche, cacao. In tempi più lontani dall’Asia erano già arrivati riso, melanzane, carciofi, pesche… Sushi, kebab, pokè, ramen: ecco alcuni cibi immigrati di recente, ma oramai inseriti nelle abitudini alimentari degli italiani.



Intercultura in tavola

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