Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

Un altro tassello delle &ldquo;nuove&rdquo; Indicazioni Nazionali targate Valditara si va delineando attraverso le informazioni che ci vengono fornite dai giornali. Parlando dal palco dell&rsquo;evento Next Gen AI, il primo summit della scuola sull&rsquo;intelligenza artificiale tenutosi a Milano, il ministro ha affermato che entreranno a far parte dei programmi scolastici gi&agrave; alla primaria elementi base di informatica.

&quot;Vogliamo che il bambino sin dall&rsquo;inizio sappia che cos&rsquo;&egrave; un algoritmo e che inizi ad avvicinarsi anche a quel linguaggio che potrebbe sembrare per iniziati&quot;. Nei suoi interventi il ministro parla spesso di &ldquo;programmi&rdquo; invece che di &ldquo;indicazioni nazionali&rdquo; e non si comprende se ci&ograve; sia un preciso disegno politico, o se sono i giornalisti che interpretano male le parole di Valditara, o se il ministro non conosce la differenza tra i due termini.

In ogni caso, da quanto riportato dalla stampa, sembra che l&rsquo;IA &ndash; almeno per l&rsquo;enfatica sottolineatura che ne fa il ministro &ndash; dovrebbe risolvere molti dei problemi che opprimono la scuola italiana, quasi una sorta di dispositivo taumaturgico. Infatti l&rsquo;IA dovrebbe ridurre le disuguaglianze attraverso &ldquo;l&rsquo;uso degli assistenti virtuali nel correggere gli esercizi e nell&rsquo;indicare le lacune in modo che il docente possa personalizzare la didattica&rdquo;. Un ulteriore livello d&rsquo;uso &egrave; quello dell&rsquo;IA generativa, in grado di creare contenuti didattici partendo dalle necessit&agrave; di ogni allievo. Il ministro ha inoltre richiamato l&rsquo;importanza del contrasto al cyberbullismo, sollecitando le scuole a presentare le loro idee e proposte atte a promuovere la diffusione di buone pratiche per individuare strategie efficaci contro il cyberbullismo, anche se appare oscuro il ruolo che in questa partita pu&ograve; giocare l&rsquo;IA.

Su questi aspetti &egrave; gi&agrave; stata avviata una prima sperimentazione nazionale che vede coinvolte 15&nbsp;scuole italiane dei vari gradi, scelte direttamente dal MIM. L&rsquo;obiettivo di questo progetto sperimentale &egrave; quello di colmare i divari di apprendimento&nbsp;tra gli allievi, in particolare per quanto concerne gli alunni con difficolt&agrave; e quelli stranieri.

Uno dei problemi principali nella realizzazione di tutte queste diverse e ambiziose proposte &egrave; quello della formazione dei docenti. A questo proposito il MIM destina 450 milioni&nbsp;di euro proprio per la formazione degli insegnanti e&nbsp;2,1 miliardi&nbsp;per l&rsquo;allestimento di aule digitalizzate.

Come spesso avviene in questi casi, &egrave; difficile esprimere una valutazione complessiva sulle varie proposte se non si conoscono nel dettaglio i documenti programmatici. Ad oggi su questi aspetti (e su tanti altri) si dispone solo delle esternazioni del ministro per come vengono riportate dalla stampa, peraltro. Un&rsquo;analisi pi&ugrave; approfondita sar&agrave; possibile appena verranno rese note le nuove Indicazioni Nazionali (o nuovi Programmi?), in modo particolare per quanto concerne le declinazioni operative di tali proposte e il ruolo che le scuole potranno giocare nell&rsquo;ambito della loro autonomia.

Intanto si possono annotare due aspetti di importanza non secondaria:

1) &egrave; ovvio che l&rsquo;IA avr&agrave; un peso sempre pi&ugrave; grande nella vita quotidiana di tutti noi e potr&agrave; influenzare in modo significativo anche la gestione della didattica. Appare per&ograve; semplicistico, e forse anche ingenuo, pensare che essa possa costituire un rimedio universale per risolvere i vari problemi della scuola, come talvolta sembra di cogliere nelle parole del ministro, almeno per la narrazione che ne fanno i giornali;

2) quanto pi&ugrave; vengono utilizzati dispositivi digitali o forme virtuali di conoscenza, tanto pi&ugrave; (soprattutto nella scuola primaria) va salvaguardato un approccio operativo e prassico al mondo dei saperi, come d&rsquo;altro canto sottolineano pi&ugrave; volte le Indicazioni Nazionali del 2012 quando affermano che &ldquo;l&rsquo;esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovr&agrave; essere fatto oggetto di pi&ugrave; elaborate conoscenze teoriche e sperimentali&rdquo;, o come quando ricordano le varie forme di conoscenza della realt&agrave; che chiamano in causa &ldquo;l&rsquo;organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operativit&agrave;, controllo, tra fruizione e produzione.&rdquo;. Vedremo se le &ldquo;nuove&rdquo; Indicazioni (o Programmi?) terranno conto di questo equilibrio.

Informatica e Intelligenza artificiale nella scuola primaria