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Il dialogo con i bambini

Il dialogo è una relazione orizzontale che si nutre di ascolto, attenzione, fiducia, confidenza, rispetto per i pensieri e le parole che ci scambiamo.

di Elena Fascinelli, Maurizia Butturini20 dicembre 20231 minuto di lettura
Il dialogo con i bambini | Giunti Scuola

Nella progettazione in itinere, sono essenziali spazi e tempi di ascolto, di scambio e confronto, di messa in comune di esperienze, sentimenti, pensieri. Si tratta di una scelta strategica che consente di conoscere e riconoscere reciprocamente idee, scoperte, ipotesi, desideri e stati d’animo, di arrivare a patti e accordi per continuare le nostre ricerche, di riflettere strada facendo su quanto stiamo costruendo, di condividere visioni e valori.

 

FARE DOMANDE, CERCARE RISPOSTE

Molte domande nascono da bambine e bambini ogni giorno e spesso chiedono solo ascolto da parte nostra, altre scaturiscono da scoperte e da esperienze, altre ancora le poniamo noi per sostenere e incrementare il dialogo costruttivo.

Impariamo a porre nei diversi contesti:

  • domande maieutiche, creative ed efficaci per cercare di conoscere qualcosa che ancora non sappiamo;
  • domande generative, che ci aiutino a costruire in modo aperto e partecipato il nostro percorso di ricerca e conoscenza;
  • domande in grado di coinvolgere, incuriosire, motivare e, al tempo stesso, avvicinarci a quello che stiamo indagando.

Attraverso il dialogo, nelle sue diverse forme e funzioni, introduciamo esperienze e concetti su cui ragionare, ricerchiamo insieme criteri, analogie, associazioni, formuliamo ipotesi e connessioni…; arriviamo a comprendere, fare chiarezza, ci alleniamo a verificare, interpretare, dare valore e decidere, a confrontare punti di vista, a considerare soluzioni differenti.

Le risposte le possiamo cercare, trovare, far evolvere, cambiare, portando avanti la ricerca mediante passi successivi, con il tempo che serve, tornando a ripensare una scelta fatta o un errore di cui ci accorgiamo.

 

MODI DIVERSI DI DIALOGARE

Vediamo alcune strategie, tra le tante, che possiamo utilizzare nel dialogo costruttivo con i bambini.

  • Le domande nelle loro differenti funzioni:
    – chiuse (Sei d’accordo su quello che abbiamo detto? Vuoi provare ancora…?);
    – aperte (Che cosa pensi di…? Vuoi raccontare la tua esperienza…? Come ti sei sentito…?);
    – procedurali (Come hai fatto a risolvere…? Racconta come sei arrivato a capire che…);
    – filosofiche, per esplorare concetti e valori (Che cos’è l’amicizia? Che cosa significa essere liberi? ...).
  • Il rispecchiamento e la sintesi dei discorsi. Attraverso queste tecniche dell’ascolto attivo, ascoltiamo senza giudicare e restituiamo ai bambini i loro pensieri e sentimenti, riformulando con cura le loro parole, chiedendo se abbiamo capito bene. In questo modo si sentiranno compresi e potranno prestare attenzione a sé e alle proprie comunicazioni e, inoltre, aprirsi maggiormente, correggere quanto detto o affermato, chiarire meglio.
  • Lo scaffolding: è una strategia che prevede il supporto da parte di una persona più esperta verso una meno esperta per aiutarla nel suo processo di apprendimento; con domande opportune e stimoli a verificare, accompagniamo a osservare, a provare, a cimentarsi nelle azioni necessarie e forniamo dei riscontri chiarificatori e incoraggianti, fino a quando i bambini non saranno in grado di fare da soli.
  • La discussione: è una forma di ragionamento fatto a più voci, una situazione in cui elaboriamo e costruiamo la soluzione di un problema attraverso il ragionare insieme, con un “pensiero discorso” che ciascuno degli interventi manifesta e insieme raccoglie da altri (Pontecorvo et al.). Nella discussione non consideriamo solo le conoscenze che il bambino possiede, ma costruiamo insieme nuove conoscenze, contrapponendo punti di vista diversi, attivando la negoziazione e la condivisione dei saperi. Chi sa di più aiuta gli altri, attraverso il conflitto cognitivo scopriamo prospettive differenti, interiorizziamo regole e procedure presenti nella situazione sociale.

 

DUE ESEMPI CONCRETI

 

1. UNA TENDA PER GIOCARE

Dalla ricerca spontanea di tane e nascondigli in giardino, scaturisce l’idea di raccogliere i desideri dei bambini e avviare una discussione allo scopo di progettare insieme.

Osserviamoli nel gioco e poi chiediamo: “Che gioco state facendo? Perché vi piace avere una casetta o una tana? Come l’avete costruita o trovata fino ad ora? ...”.

Ascoltiamo i loro discorsi, facciamo una restituzione evidenziando per esempio, che molti vorrebbero ­costruire una tenda. Proponiamo una discussione sul tema: “Come è fatta una tenda? Come potremmo costruirla? Cosa ci serve? Come procurarci i materiali? Come si comincia e si procede nel lavoro? Proviamo a disegnare le nostre idee e a raccontarcele bene? ...”.

Una volta raggiunti degli accordi, rinforziamo le conoscenze guardando un tutorial, cercando informazioni in rete e sui libri. Ipotizziamo i passaggi da seguire per la costruzione e visualizziamoli. Possiamo provare anche a realizzare modelli diversi di tende, con canne, bastoni, corde, teli che decoriamo a piacere.

Infine, sperimentiamo nel gioco, documentiamo e andiamo avanti, se nascono altre idee, altre costruzioni, da documentare, commentare, ricostruendo fasi e utilizzo.

 

Image | Giunti Scuola

2. CHE COS’È LA PACE

La consuetudine a ritrovarci nel cerchio delle parole ci permette di condividere pensieri su temi forti e sostanziali, spesso presenti nella vita di ogni giorno, nella nostra realtà, nei mezzi di informazione, nelle letture che facciamo.

In questo caso la domanda “Che cos’è la pace?” dà la possibilità ai bambini di raccontare quello che hanno sentito dire, una loro esperienza, un’informazione condivisa in famiglia; possono fare degli esempi, spiegare come si fa a fare pace e perché è importante; possono esprimere come si sentono nelle situazioni in cui c’è o non c’è pace ed elaborare pensieri di pace da rappresentare con il disegno, con gesti e con parole.

Continuiamo la ricerca utilizzando libri, poesie, storie e video dedicati, pratichiamo la pace tra di noi decidendo insieme come fare.

Per saperne di più
  • Ajello A.M., Pontecorvo C., Zucchermaglio C. (2015). Discutendo si impara. Roma: Carocci Editore.
Scuola dell'infanzia

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