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Lezione | Italiano | Classe 4ª

Idee fantastiche

In questa lezione approfondiamo la conoscenza delle caratteristiche dei testi fantastici. Analizziamo leggende e testi fantastici, confrontiamo i due generi, facciamo un brainstorming per pianificare la traccia di un racconto fantastico.

di Federica Bergamini08 ottobre 2020

Obiettivi, attività, materiali

Obiettivi di apprendimento

  • Leggere e comprendere informazioni dirette e informazioni inferenziali semplici.
  • Distinguere elementi reali (verosimili) e di fantasia.
  • Organizzare le idee per pianificare la traccia di un racconto.

Tempo

8 ore (2 ore a settimana)

Attività

  1. È una leggenda!
    con SCHEDE “Le caratteristiche della leggenda” e “Fantasia e realtà nella leggenda”
  2. Un tocco di fantastico
    con SCHEDA “Un pizzico di fantasia”
  3. LABORATORIO: Brainstorming per la generazione delle idee

Attività 1

È una leggenda!

Prima di cominciare. Chiediamo ai bambini di raccontare una leggenda, se ne conoscono qualcuna. Altrimenti, leggiamone o raccontiamone una noi.
Sollecitiamo una iniziale riflessione sulle leggende attraverso alcune domande:

  • Chi sono i protagonisti?
  • In quali luoghi si svolge la vicenda?
  • Ci sono elementi legati alla realtà?
  • Ci sono elementi di fantasia?

Prima parte. Leggiamo insieme la leggenda della SCHEDA Le caratteristiche della leggenda. Invitiamo i bambini a dirci che cos’è la Bora. Il testo non lo esplicita.
Cerchiamo indizi che portino a confermare (o ipotizzare) che la leggenda riguarda un vento freddo.
Distinguiamo nel testo i dati fantastici da quelli reali, avvalendoci eventualmente anche di testi geografici o di internet per raccogliere informazioni (Dov’è il Carso? La Bora è davvero un vento del Nord?).

Seconda parte. Proponiamo la lettura della leggenda della SCHEDA Fantasia e realtà nella leggenda.
Anche in questo testo incontriamo nomi geografici che possiamo ricercare su mappe o atlanti.

Coinvolgiamo i bambini in una piccola ricerca: c’è davvero un colosso a Barletta? I Saraceni sono realmente giunti nella località pugliese? In che senso Eraclio ancor oggi sorveglia le coste per avvistare eventuali invasori? Completiamo l’attività distinguendo gli elementi reali da quelli fantastici.
Per concludere, riprendiamo le domande poste all’inizio sulle caratteristiche della leggenda. Creiamo una sintesi per punti che evidenzi gli elementi emersi durante l’analisi dei testi proposti (Fig. 1).

Image | Giunti Scuola

Attività 2

Un tocco di fantastico

Prima di cominciare. Induciamo i bambini a elencare quali elementi occorrano per inventarsi una storia fantastica.
Prendendo in esame alcune storie, per esempio racconti di Gianni Rodari o di Bernard Friot, vediamo che non è necessario fare una scorpacciata di fate, bacchette magiche, tappeti volanti o pesciolini d’oro. A volte basta un solo un elemento immaginario ben selezionato a creare una storia fantastica efficace. Oppure si possono far agire i personaggi in modo imprevedibile e inaspettato: anche le combinazioni improbabili possono stimolare la fantasia.

Prima parte. Distribuiamo la SCHEDA Un pizzico di fantasia e leggiamo insieme il testo. Con i colori indicati distinguiamo ciò che è verosimile (simile al vero, realistico) da ciò che non lo è (inventato, impossibile nella realtà).

Seconda parte. Chiediamo ai bambini di confrontare le leggende con i testi fantastici. Quali elementi hanno in comune? Che cosa li distingue?
Concludiamo la lezione con il LABORATORIO: coinvolgiamo i bambini nella “generazione” di idee fantasiose.

laboratorio
Brainstorming
per la generazione delle idee

Che cosa serve

Pennarelli e carta da pacco o un’applicazione per condividere mappe digitali (es. MindMup).

Come si fa

1. Ogni alunno presenta la propria idea fantastica agli altri (per es., un coccodrillo ha il singhiozzo e chiede aiuto a un elfo per farselo passare).

2. Durante la condivisione, aggiungiamo alla mappa (cartacea o digitale) le idee proposte.

3. Scegliamo una delle idee della mappa.

4. Rispettando la struttura del racconto fantastico, abbozziamo insieme una scaletta della storia fantastica che prende forma da quell’idea.

Image | Giunti Scuola
Leggende geografiche: una bibliografia

Pina Ballario, Fiabe e leggende delle Dolomiti, Giunti
• Giovanna Borzaga, Leggende del Trentino, Reverdito
• Luigi Croce, Storie e leggende piemontesi, La Spiga
• Elio Giacone, Leggende dalle regioni d’Italia, Gaia Edizioni
• Francesca Lazzarato, Per paesi e per città: leggende italiane, Mondadori
• Giacomo Scotti, Favole e leggende dell’est Adriatico, Besa

Osserviamo e documentiamo

L’alunna/o:

  • distingue elementi verosimili ed elementi fantastici?
  • comprende informazioni dirette e informazioni inferenziali semplici?
  • contribuisce a raccogliere e organizzare idee per pianificare un testo fantastico?

Elaborati da raccogliere: le schede, la mappa e la scaletta realizzate nel laboratorio.

Scuola primariaItaliano

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