Il punto di partenza non è “che cosa dobbiamo comprare”, non vi sono modelli o pacchetti da acquistare pre-confezionati da altri, ma è “come progettare gli spazi”.
 


 Questo non vuol dire limitarsi a “preparare” una bella sezione, vuota di significati, ma promuovere una didattica davvero attiva e del “fare insieme”. Uno scenario che si concretizza attraverso la visione dello spazio in forma di atelier creativi: sezioni, corridoi, pareti, arredi, materiali ripensati per stimolare la consapevolezza che gli oggetti si possono usare, progettare, creare, ma anche distruggere, riparare e riusare.


 Un esempio sono i tavoli disposti in isole di lavor

Il punto di partenza non è “che cosa dobbiamo comprare”, non vi sono modelli o pacchetti da acquistare pre-confezionati da altri, ma è “come progettare gli spazi”. Questo non vuol dire limitarsi a “preparare” una bella sezione, vuota di significati, ma promuovere una didattica davvero attiva e del “fare insieme”. Uno scenario che si concretizza attraverso la visione dello spazio in forma di atelier creativi: sezioni, corridoi, pareti, arredi, materiali ripensati per stimolare la consapevolezza che gli oggetti si possono usare, progettare, creare, ma anche distruggere, riparare e riusare.Un esempio sono i tavoli disposti in isole di lavoro a tema: l’isola zoo per il gioco con gli animali, quella tinkering per lavori manuali e con materiali di riciclo, quella dei colori per dipingere, quella maker per creare con le costruzioni e fare coding…Entrando in sezione i bambini si sentono liberi di scegliere l’attività da svolgere, svincolati dalla necessità di raggiungere un risultato. Noi insegnanti dobbiamo avere cura di condividere poche, ma essenziali regole di accesso, di osservare, aggiornare e integrare gli spazi se opportuno.Lasciamo alla nostra immaginazione la creazione di questi spazi, con il solo vincolo che vengano progettati per incoraggiare la creatività, la manualità e anche l’uso critico dei media. “Luoghi” dove tutti riescono a esprimere le proprie idee e approdare a nuove conoscenze, perché “se lo puoi immaginare lo puoi fare” (Walt Disney).

Gli spazi dell’agire creativo

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