Io sono Nada e vivo in Marocco

La lingua polacca

Giochi e competenza interculturale

Ripensiamo l'accoglienza

Osserviamo se e in che modo il bambino:<ul><li>descrive oggetti utilizzando diversi aggettivi;</li><li>controlla il corpo in posizioni statiche e dinamiche.</li></ul>Chiediamo: conosci qual è il nome del tuo oggetto in un’altra lingua?Riflettiamo: abbiamo valorizzato i contributi di tutti i bambini e favorito la conoscenza tra genitori?

Un oggetto… una storia (Con tutti i bambini)

Ci sono oggetti dai quali difficilmente ci si separa e sono associati a momenti importanti del vissuto di ognuno. A volte appartengono a una terra lontana, hanno viaggiato tra continenti e permettono di non dimenticare esperienze e tradizioni. Utilizziamo questi materiali per stimolare i bambini a esprimersi con vari linguaggi e, al termine, allestiamo una mostra con l’aiuto dei genitori.

Ci sono oggetti dai quali difficilmente ci si separa e sono associati a momenti importanti del vissuto di ognuno. A volte appartengono a una terra lontana, hanno viaggiato tra continenti e permettono di non dimenticare esperienze e tradizioni.Utilizziamo questi materiali per stimolare i bambini a esprimersi con vari linguaggi e, al termine, allestiamo una mostra con l’aiuto dei genitori.

Organizziamo il contesto

In un angolo della scuola allestiamo uno spazio espositivo con armadi, tavoli, mensole in cui riporre gli oggetti che adulti e bambini porteranno a scuola. È possibile creare scaffalature assemblando scatole di cartone, aperte su un lato e foderate con carta colorata.Per le attività con i bambini è preferibile uno spazio privo di arredi che permetta il movimento in totale sicurezza.

<ul><li>Guidiamo un’attenta osservazione della forma degli oggetti e invitiamo i bambini a turno ad assumerne con il corpo le sembianze. Chiediamo: “Come possiamo fare per somigliare a una scarpa con il fiocco?”.</li><li>Familiarizziamo con i termini che descrivono le posizioni dei vari segmenti: braccia piegate, busto disteso, gambe incrociate.</li><li>E se l’oggetto si muovesse? Immaginiamo il movimento che può compiere e riproduciamolo con il corpo: rotolare, strisciare, rimbalzare ecc.</li><li>Costruiamo brevi racconti che comprendano le descrizioni, le azioni scelte e i ricordi: “Le scarpe rosa me le ha regalate la nonna, hanno il fiocco trasparente e il tacco; quando cammino vanno su e giù e fanno rumore. Mi fanno sentire una principessa”.</li></ul>

In un angolo della scuola allestiamo uno spazio espositivo con armadi, tavoli, mensole in cui riporre gli oggetti che adulti e bambini porteranno a scuola. È possibile creare scaffalature assemblando scatole di cartone, aperte su u

In un angolo della scuola allestiamo uno spazio espositivo con armadi, tavoli, mensole in cui riporre gli oggetti che adulti e bambini porteranno a scuola. È possibile creare scaffalature assemblando scatole di cartone, aperte su un lato e foderate con carta colorata.Per le attività con i bambini è preferibile uno spazio privo di arredi che permetta il movimento in totale sicurezza.

Oggetti animati&nbsp;(Con tutti i bambini)

Il museo degli oggetti (Con le famiglie)

<ul><li>Invitiamo i genitori a portare a scuola un oggetto legato a un ricordo personale e di scriverne la storia, anche nella lingua madre.</li><li>Affianchiamo a ogni oggetto di un adulto la rispettiva narrazione e a quello dei bambini il quadro che lo rappresenta.</li><li>Esponiamo tutti i materiali in un luogo ben visibile della scuola per qualche settimana. Predisponiamo un registro da porre all’inizio della mostra per raccogliere commenti e impressioni dei visitatori.</li><li>Allestire una mostra è un modo per dare visibilità a oggetti che appartengono alla storia delle famiglie della scuola. È un’occasione di conoscenza, confronto, scambio di esperienze tra membri di culture diverse che aiuta a costruire il senso di appartenenza alla comunità scolastica.</li></ul>

<ul><li>Invitiamo ciascun bambino a presentare l’oggetto portato da casa, descrivendone la forma, il colore, analizzando le parti che lo compongono anche utilizzando i termini topologici: sopra-sotto-dentro-fuori.</li><li>Stimoliamo il racconto della storia dell’oggetto: “Ti è stato regalato o l’hai comprato? Ti ricordi dove o da chi? Quanto tempo fa è successo? In casa dove lo tieni?”. Collochiamo gli eventi nel tempo e impariamo a coniugare correttamente i verbi.</li><li>Incoraggiamo a soffermarsi su vissuti e stati d’animo: “Quando lo guardi o lo tocchi come ti senti? Che cosa ti fa ricordare?”. Rinforziamo l’uso di termini che evocano emozioni e sentimenti: “gli sono affezionato, mi calma, mi fa coraggio ecc.”.</li><li>Proponiamo una copia dal vero dell’oggetto, prima su fogli, poi su tela con colori a olio.</li></ul>

<ul><li>Sgarbi, C. (2008). Storie di oggetti. Bazzano (BO): Edizioni Artebambini.</li></ul>

Gli oggetti narrano

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