Virtù dell’errore

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Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

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 Si parla molto di benessere, e se ne parla come condizione verso la quale tendere in famiglia, nel lavoro, nel tempo libero e naturalmente nei contesti educativi. Da anni si parla della necessità di creare condizioni di maggiore benessere anche nella scuola. La pandemia che stiamo ancora vivendo nel momento di scrivere queste pagine sembra aver accelerato la necessità di giungere a una sua effettiva realizzazione. Su questa strada possono offrire un importante supporto la psicologia positiva e le neuroscienze, unite a un’attenta analisi delle condizioni di vita dell’infanzia e dell’adolescenza oggi nella progredita società occidentale, c
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Si parla molto di benessere, e se ne parla come condizione verso la quale tendere in famiglia, nel lavoro, nel tempo libero e naturalmente nei contesti educativi. Da anni si parla della necessità di creare condizioni di maggiore benessere anche nella scuola. La pandemia che stiamo ancora vivendo nel momento di scrivere queste pagine sembra aver accelerato la necessità di giungere a una sua effettiva realizzazione. Su questa strada possono offrire un importante supporto la psicologia positiva e le neuroscienze, unite a un’attenta analisi delle condizioni di vita dell’infanzia e dell’adolescenza oggi nella progredita società occidentale, che devono portare a un profondo ripensamento dell’essere e del fare scuola.
È anzitutto opportuno definire il campo entro il quale ci collochiamo parlando di benessere e (tentare di) darne una definizione. Siamo nell’ambito della psicologia positiva, che ha posto il concetto di benessere al centro della propria azione, focalizzandosi sulle potenzialità dell’individuo, sulle sue risorse.
Seligman, considerato il fondatore della psicologia positiva, in Fai fiorire la tua vita dice (p. 29):
«Il benessere è un costrutto che a sua volta contiene elementi misurabili, ognuno dei quali è una cosa reale e contribuisce al benessere, ma nessuno dei quali lo definisce».
 


Gli artefici del benessere

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