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Gianni Rodari e le favole addormentate: il nonsense
Giocare con l'aria, col fumo, col vuoto. Plasmare con la parola le materie più sfuggenti e volatili. Come farlo? E perché? Gianni Rodari insegna che il punto di partenza per un'operazione di questo tipo è la fiducia nella parola
12 settembre 20113 minuti di lettura
Cioccolato, burro, vetro... la
gastronomia
e le
materie "fantastiche"
di Gianni Rodari prendono il loro carattere fondamentale grazie alle parole, le stesse parole grazie alle quali l'autore riesce a trattare una materia leggera o addirittura invisibile: la
leggerezza
intesa come assenza di peso, proprietà fisica dei personaggi, viene accostata alla leggerezza intesa in senso figurato: nel
Paese delle Teste Leggere
le teste sono vuote.
“Quei poveretti avevano la testa fatta così,
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