Imparare a comunicare in situazioni contestualizzate e relative alla propria esperienza personale richiede un tempo inferiore rispetto a quello necessario per poter utilizzare la lingua dello studio, formale e con un lessico specifico. &Egrave; stato dimostrato che per raggiungere le abilit&agrave; di comunicazione di base sono necessari uno o due anni, mentre per sviluppare le abilit&agrave; di studio in L2 il tempo varia dai cinque ai sette anni.

Durante questo periodo, gli studenti hanno difficolt&agrave; a comprendere. Per questo &egrave; importante organizzare interventi di supporto e porsi come mediatori tra i testi e gli allievi, guidandoli gradualmente nel percorso verso l&rsquo;indipendenza nello studio.

Raggiungere gli obiettivi significa spesso rivedere le metodologie didattiche classicamente usate e applicare quelle strategie di insegnamento, capaci di dar spazio ai bisogni di ciascun bambino e ciascuna bambina.

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Quattro attivit&agrave; per aiutare nella comprensione del testo

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	<li>Bosc F. (2006). &ldquo;Andare a spasso per il testo: tra teoria e pratica&rdquo; in Bosc F., Marello C., Mosca S. (a cura di). Saperi per insegnare. Torino: Loescher.</li>
	<li>Colombo A. (2002). Leggere. Capire e non capire. Bologna: Zanichelli.</li>
	<li>Ellero P. (1999). &ldquo;L&rsquo;italiano per studiare&rdquo; in Favaro G. (a cura di). Imparare l&rsquo;italiano, imparare in italiano. Milano: Guerini.</li>
	<li>Ferrari S., Pallotti G. (2005). &ldquo;Favorire lo studio delle discipline scolastiche da parte di alunni con limitate competenze in Italiano&rdquo; in Iori B. (a cura di).&nbsp;L&rsquo;Italiano e le altre lingue. Apprendimento della seconda lingua e bilinguismo dei bambini e dei ragazzi immigrati. Milano: Franco Angeli.</li>
</ul>

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Le competenze di studio

La lettura e la comprensione dei testi sono attivit&agrave; cognitive complesse, in cui diversi fattori concorrono contemporaneamente.

Attraverso la lettura i segni sulla carta sono decodificati e sono individuate le parole che costituiscono il testo; grazie all&rsquo;uso delle conoscenze ortografiche, lessicali, sintattiche e semantiche, le parole sono elaborate in frasi; la memoria a lungo termine attiva le conoscenze disponibili, mentre quella a breve termine elabora le informazioni del testo e infine in maniera non lineare informazioni vecchie e nuove sono riviste per costruire il significato del testo.

Quando affidiamo a uno studente o a una studentessa un testo di studio, non richiediamo solo la comprensione del contenuto, ma anche del lessico e delle strutture specifiche, la loro memorizzazione, l&rsquo;appropriazione di concetti, l&rsquo;identificazione di nessi logici e la rielaborazione personale delle informazioni.

Per poter svolgere queste attivit&agrave;, il bambino deve possedere diverse competenze come:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">conoscere la lingua in cui il testo &egrave; scritto, il lessico disciplinare preciso e la sintassi complessa;</li>
	<li style="text-align: justify;">comprendere e usare la punteggiatura e avere una lettura fluente;</li>
	<li style="text-align: justify;">impiegare diverse strategie di lettura per i diversi testi e scopi;</li>
	<li style="text-align: justify;">essere in grado di discernere le unit&agrave; di testo e i loro rapporti, di individuare il tipo di testo e formulare previsioni adeguate;</li>
	<li style="text-align: justify;">essere capace di ricostruire il messaggio dell&rsquo;emittente e riconoscere la sua intenzione comunicativa;</li>
	<li style="text-align: justify;">possedere una enciclopedia propria, ossia nozioni generali e scolastiche specifiche della disciplina in questione.</li>
</ul>

A queste, si aggiungono anche competenze cognitive di vario tipo che l&rsquo;allievo deve possedere, come:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">essere in grado di ricostruire relazioni logiche, saper generalizzare, contestualizzare ed esemplificare;</li>
	<li style="text-align: justify;">essere capace di impiegare il testo per un proprio scopo, rielaborando in maniera opportuna le informazioni presenti;</li>
	<li style="text-align: justify;">essere motivato allo studio; non solo sulla base della necessit&agrave;, studiare &egrave; ci&ograve; che dovrebbe fare ogni studente, ma anche del piacere e della soddisfazione che esso &egrave; in grado di generare.</li>
</ul>

Accompagnare i bambini verso l&rsquo;autonomia nella comprensione e nello studio dei testi significa sviluppare ed esercitare tutte queste competenze contemporaneamente. Dobbiamo, in altre parole, costruire gradatamente un ponte per l&rsquo;approccio ai testi, lavorando sullo sviluppo di tre componenti:

<ol>
	<li style="text-align: justify;">le competenze linguistiche in L2;</li>
	<li style="text-align: justify;">le strategie di apprendimento;</li>
	<li style="text-align: justify;">i contenuti del curriculum e delle aree disciplinari della classe di appartenenza.</li>
</ol>

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Per accompagnare efficacemente lo sviluppo delle competenze scolastiche, dobbiamo quindi adattare di volta in volta le pratiche didattiche alle esigenze e ai bisogni della classe, ponendoci come mediatori tra bambini e materie di studio, selezionando i materiali da impiegare, adottando forme di controllo delle difficolt&agrave; e modalit&agrave; di facilitazione dei testi, nonch&eacute; uno stile comunicativo ce tenga conto anche di quanti hanno difficolt&agrave; di comprensione.

Facilitare la comprensione implica non tanto la costruzione di percorsi separati da quelli della classe, quanto una riorganizzazione delle attivit&agrave; di lettura che permetta: da un lato di arrivare alla comprensione dei contenuti e dall&rsquo;altro di stimolare ed esercitare le competenze di lettura nel loro complesso. Proviamo di seguito a considerare alcuni macro-momenti di un percorso didattico, nei quali favorire la comprensione degli alunni.

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1. Attivit&agrave; pre-didattiche

Prima di entrare in classe, analizziamo i testi da proporre, valutiamone la leggibilit&agrave; e la comprensibilit&agrave;, nonch&eacute; le strategie cognitive e di studio necessarie per comprenderli. Individuiamo anche le parole-chiave del brano e le eventuali parole non appartenenti al vocabolario di base, che potrebbero richiedere spiegazioni.

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2. Attivit&agrave; di pre-lettura

Prima di iniziare a leggere, facciamo emergere tutte le conoscenze che alunni e alunne gi&agrave; possiedono, in modo da attivare gli schemi cognitivi indispensabili per la comprensione del testo. Proponiamo dunque un brainstorming sull&rsquo;argomento, domande per stimolare gli alunni a recuperare le conoscenze pregresse.

Forniamo le conoscenze necessarie per la comprensione anche attraverso la visione di immagini e video.

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3. Attivit&agrave; di lettura

Anche la lettura del brano deve essere sostenuta. Invitiamo a risolvere i problemi di comprensione; per esempio, consultando il dizionario o formulando ipotesi interpretative e confrontandole con il testo. Chiediamo di sottolineare le parti pi&ugrave; importanti e quelle che presentano difficolt&agrave;. Completiamo griglie per la raccolta delle informazioni, costruiamo mappe concettuali proprie; e ancora creiamo scalette e riassunti, fornendo titoli a diverse sezioni e sotto sezioni dei brani.

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4. Attivit&agrave; di post-lettura

Verifichiamo che cosa &egrave; stato compreso e che cosa ha presentato una difficolt&agrave;, per potere eventualmente condurre attivit&agrave; di recupero e rinforzo. Oltre a molte delle attivit&agrave; gi&agrave; utilizzate (griglie, mappe, scalette), possiamo usare varie proposte: i cloze test, la caccia agli errori, l&rsquo;organizzazione delle informazioni per l&rsquo;esposizione orale.

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Facilitare la comprensione dei testi disciplinari

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