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“Esprimere” o “agire” la propria irritazione in classe?
Come affrontare le provocazioni degli allievi trovando risposte funzionali allo scambio relazionale con loro? Proviamo a rispondere attraverso il racconto dell’esperienza di un’insegnante.
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Tempo fa un allievo di quarta primaria, che sin dalla classe prima metteva in atto comportamenti provocatori in aula, ha preso di mira la maestra di turno: poco prima del suono della campanella le ha fatto notare, urlando, una grossa macchia di unto nei pantaloni. L’insegnante, che di solito riesce a contenere la propria irritazione nei confronti del bambino, questa volta, forse perché punta sul vivo o spazientita da altro, ha perso il controllo, lo ha guardato scuotendo la testa con disa