Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

&Egrave; stata recentemente presentata da parte del Ministero dell&rsquo;Istruzione la bozza degli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l&rsquo;infanzia, elaborata dall&rsquo;apposita Commissione nazionale. Come gi&agrave; avvenuto per le Linee guida per il sistema integrato zerosei, anche in questo caso &egrave; stata avviata una consultazione nazionale che si &egrave; conclusa il 24 gennaio 2022.

Sono molti i motivi di interesse che i docenti di scuola dell&rsquo;infanzia troveranno in questo documento dedicato al settore 0-3 e tutti in sintonia con la migliore tradizione pedagogica della scuola dell&rsquo;infanzia. Prima di tutto c&rsquo;&egrave; una visione olistica e non spezzettata del bambino, un approccio che considera lo sviluppo all&rsquo;interno di &ldquo;un equilibrato intreccio tra gli aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici e spirituali&rdquo;.

Questa visione intrecciata, articolata e complessa del bambino talvolta appare sfocata nella scuola dell&rsquo;infanzia, soprattutto quando ci si lascia prendere la mano da preoccupazioni produttivistiche.

Due aspetti, in particolare, meritano di essere segnalati a questo proposito.

1) Da una parte la percezione del tempo. &Egrave; noto che i bambini hanno &ldquo;un senso del tempo personalizzato, ritmato su esigenze e desideri da realizzare all&rsquo;istante&rdquo;. Non tener conto di questo aspetto vuol dire creare una serie di &ldquo;incomprensioni&rdquo; nel rapporto tra bambino e scuola, nel senso che si rischia di piegare il bambino alle esigenze dell&rsquo;istituzione, mentre &egrave; &ldquo;nell&rsquo;incontro con i bisogni degli altri e con il tempo istituzionale che di impara pian piano a tollerare la frustrazione e apprezzare il piacere dello stare insieme&rdquo;. Quante volte invece anche nella scuola dell&rsquo;infanzia si viene presi dalla frenesia del fare, del riempire il tempo ad ogni costo, dimenticando che la tranquillit&agrave; e i tempi distesi aiutano i bambini a fare progressivamente i conti con i limiti, &ldquo;di acquisire un senso del tempo che tenga conto delle esigenze e dei tempi degli altri e di trovare gradualmente dei riferimenti comuni per orientarsi (&egrave; il momento del pasto, del sonno, del ritorno a casa) quali precursori del tempo cronologico e sociale&rdquo;.

2) Dall&rsquo;altra parte, il testo degli Orientamenti per i nidi sollecita a considerare il curricolo e la progettazione in maniera pi&ugrave; flessibile e dinamica di quanto non succeda nel successivo grado. Innanzi tutto, il curricolo e la progettazione costituiscono la cornice e l&rsquo;azione entro cui vengono promossi i processi di crescita e di apprendimento dei bambini.

Una visione quindi molto lontana da certe deviazioni burocratiche a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Il curricolo pu&ograve; e deve essere inteso come un orizzonte di riferimento per accompagnare i bambini nell&rsquo;esplorazione del mondo e nei loro percorsi di incontro con i sistemi simbolico-culturali. E tutto ci&ograve; deve avvenire con &ldquo;piacere, curiosit&agrave;, padronanza dei linguaggi e consapevolezza degli oggetti culturali e naturali, siano essi strumenti musicali, foglie, lenti di ingrandimento, pozzanghere, tablet, insetti, albi illustrati, pallottolieri, fotografie&hellip;&rdquo;.

Il documento &egrave; rivolto ai servizi educativi per i pi&ugrave; piccoli, ma le riflessioni e le proposte pedagogiche ivi contenute costituiscono un significativo stimolo anche per la scuola dell&rsquo;infanzia.

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A distanza di 50 anni dalla L. 1044 che istituiva gli asili nido comunali con il concorso dello Stato, sono stati presentati i primi Orientamenti nazionali per i servizi educativi per la prima infanzia. Un passaggio che dimostra grande attenzione e consapevolezza verso il percorso di crescita del bambino in questa prima e essenziale fase. Il documento ci invita ad un confronto e a una riflessione profonda, dal punto di vista pedagogico e culturale, sia attraverso la consultazione in atto, sia come educatori che hanno vissuto la storia, almeno in parte, dei Nidi d&rsquo;infanzia e che ora si trovano ad affrontare un presente sempre pi&ugrave; complesso. Evidenziare anche aspetti critici significa voler contribuire al dibattito che questo documento importantissimo pu&ograve; creare, per comprendere sempre meglio come possiamo accompagnare i bambini a costruire, ognuno, il &ldquo;miglior s&eacute; stesso possibile&rdquo;.

Aspettiamo le vostre riflessioni, con la particolare sensibilit&agrave; verso i bambini e il privilegio di vivere in un osservatorio vero tutti i giorni!

<ul>
	<li>Scrivete a scuolainfanzia@giunti.it</li>
	<li>Commentate sulla&nbsp;<a href="https://www.facebook.com/scuoladellinfanzia" target="_blank">pagina Facebook di Scuola dell&#39;infanzia</a></li>
	<li>Scrivete a Maurizia Butturini allo&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/autori/maurizia-butturini-88/" target="_blank">Sportello Docenti infanzia</a></li>
</ul>

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