Competenze relazionali e BES

Gli insegnanti possono trovarsi impreparati a gestire la risposta emotiva degli alunni con BES: come incidono le emozioni (di questi alunni e degli insegnanti) sui processi d'apprendimento?

di Santo Di Nuovo21 marzo 20181 minuto di lettura
Competenze relazionali e BES | Giunti Scuola

Si riscontra spesso un mancato incontro tra le competenze tecniche dei docenti, approfondite e aggiornate, e le competenze emotivo-relazionali, relegate a ruolo marginale nei percorsi formativi. Questo è particolarmente evidente per quanto riguarda gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES): le competenze nella rilevazione delle specifiche difficoltà e nell’uso di appropriate strategie didattiche possono essere accurate, ma se un alunno “si blocca” per l’ansia o mette in atto comportamenti aggressivi, l’insegnante si trova talvolta impreparato a gestire questa risposta emotiva.

Allo stesso modo, l’efficacia degli strumenti compensativi e dispensativi può essere potenziata o invalidata a seconda dei vissuti emozionali dell’alunno (e dell’insegnante). Così, un ottimo strumento compensativo si può rivelare fallimentare perché l’alunno si sente a disagio rispetto ai compagni; per esempio, perché è l’unico a usare un computer in classe.

Se gli alunni con BES hanno difficoltà, oltre che negli apprendimenti anche nella modulazione delle loro emozioni, per una loro presa in carico efficace appare necessario tenere conto degli specifici aspetti emotivi. Questo passaggio è particolarmente complesso anche perché, proprio nel rapporto con gli alunni con BES (e con i loro genitori), anche gli insegnanti possono sperimentare emozioni difficili da gestire.

Il brano è tratto dall'articolo «Bisogni Educativi Speciali e insegnanti: quali emozioni?» di Giovanni Belluardo e gruppo EGLE e Santo Di Nuovo (Psicologia e Scuola n. 56). 

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