Multicultura

Osservatorio Scuola Primaria • Anteprima novembre 2011

Scuola: sarà trascurata dal nuovo ministro?

Prende avvio la stagione dei concorsi; &egrave; stato gi&agrave; pubblicato il Regolamento per l&rsquo;accesso al ruolo (DM 206/2023) e il Bando di concorso (DM 2576/2023).

Diciamo subito che le modalit&agrave; previste per effettuare la selezione dei futuri docenti non ci convincono. Oltre alla prova preselettiva (laddove prevista), basata su un test e finalizzata a &ldquo;scremare&rdquo; la platea dei candidati attraverso l&rsquo;accertamento delle capacit&agrave; logiche e di comprensione di un testo, anche la prova scritta prevede un test (della durata di 100 minuti) di 50 quesiti i cui contenuti sono tratti dall&rsquo;Allegato A del DM 206 e ripartiti tra le varie aree: 
- ambito pedagogico (10 quesiti); 
- ambito psicopedagogico, compresa la tematica dell&rsquo;inclusione (15); 
- ambito metodologico-didattico, compresa la valutazione (15); 
- conoscenza lingua inglese livello B2 (5); - competenze digitali (5).

&Egrave; tutto da dimostrare che il ricorso ai test per individuare i migliori docenti (almeno per quanto concerne la prova scritta, non essendo prevista dal Bando una prova preselettiva per questo concorso) sia la modalit&agrave; pi&ugrave; efficace e funzionale allo scopo, ma siccome sono queste le regole del gioco &egrave; bene conoscerle in modo adeguato e applicarle appropriatamente.

Innanzi tutto ognuno dei 50 quesiti prevede quattro risposte, delle quali solo una esatta, ma le altre tre (tecnicamente i &ldquo;distrattori&rdquo;), per quanto errate, appaiono plausibili o verosimili, anche se, rispetto alla risposta corretta, presentano un livello di precisione inferiore (ad esempio perch&eacute; parziali), oppure propongono risposte astrattamente corrette, ma non in riferimento alla specifica domanda.

Considerato che non &egrave; prevista la pubblicazione della batteria dei test, come fare per impostare una preparazione soddisfacente? Il punto di partenza, ovviamente, &egrave; costituito dal programma d&rsquo;esame per la scuola dell&rsquo;infanzia contenuto <a href="https://www.miur.gov.it/-/decreto-ministeriale-n-206-del-26-ottobre-2023" target="_blank">nell&rsquo;allegato A del DM 206</a>, che si compone di una parte generale (comune con la scuola primaria) e una parte specifica per la scuola dell&rsquo;infanzia. Il programma &egrave; alquanto vasto e, per evitare di perdersi, conviene utilizzare qualche manuale di preparazione al concorso che offra quadri riassuntivi e approfondimenti sulle materie d&rsquo;esame (sul mercato ve ne sono diversi; quasi tutti propongono test di simulazione della prova scritta). Va da s&eacute; che pi&ugrave; test si riesce a completare e meglio &egrave;, cercando di tener conto anche del tempo di compilazione, con l&rsquo;obiettivo di arrivare, a ridosso della prova scritta, a completare 50 quesiti in 100 minuti.

Rispetto alla preparazione in s&eacute;, vi possono essere due diversi approcci: 
a) partire dai quesiti e, in caso di risposta errata, andare ad approfondire quell&rsquo;aspetto in modo da correggere la risposta in modo consapevole; 
b) partire dall&rsquo;approfondimento dei contenuti del programma d&rsquo;esame (magari utilizzando i quadri riassuntivi proposti dai manuali) e poi rispondere ai relativi quesiti.

Questa seconda modalit&agrave; appare pi&ugrave; sistematica e meno dispersiva rispetto alla prima, ma ognuno deve trovare un proprio modo di procedere. In ogni caso &egrave; opportuno prevedere uno spazio temporale quotidiano da dedicare alla preparazione e all&rsquo;esercitazione in quanto l&rsquo;improvvisazione non sempre paga.

Un&rsquo;ultima annotazione: una conoscenza molto accurata delle Indicazioni Nazionali del 2012 appare quanto mai indispensabile.

Come prepararsi al concorso docente infanzia