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Classifichiamo i verbi
In questo percorso analizziamo diversi tipi di verbi e li classifichiamo in base al numero di elementi che ne completano il significato, con approccio semantico.
Obiettivi, attività, materiali | DAD e DDI
obiettivi di apprendimento
- Classificare i verbi predicativi in base al numero di argomenti.
- Riconoscere la struttura della frase minima e rappresentarla sotto forma di schemi.
- Individuare le relazioni dei circostanti e delle espansioni con il nucleo della frase.
schede ed esercizi interattivi | DAD – DDI
Attività 1
Classifichiamo i verbi
Avviamo il percorso fornendo agli alunni la SCHEDA Classifichiamo i verbi, che contiene frasi con verbi a diversa valenza.
In base alla valenza, i verbi vengono classificati in zerovalenti (0 argomenti), monovalenti (1 argomento), bivalenti (2 argomenti), trivalenti (3 argomenti), tetravalenti (4 argomenti).
Per un approfondimento possiamo fare riferimento alla SCHEDA La grammatica valenziale.
Spieghiamo ai bambini che gli argomenti sono quei sintagmi necessari che il verbo chiama a sé per completare il suo significato (Il papà ha lavato la macchina). Essi hanno una relazione forte con il verbo, che viene rappresentata nei grafici radiali dalle linee rosse che partono dal verbo (Fig. 1).
Ci sono poi sintagmi non necessari, che arricchiscono o specificano il significato della frase: questi non fanno parte della frase minima. Per esempio nella frase che segue le parti sottolineate sono sintagmi non necessari: Oggi la figlia di Margherita ha letto con piacere un libro di storie. La frase minima è La figlia ha letto un libro.
Chiediamo ai bambini di leggere e analizzare le frasi: prima individuano il verbo, poi contano i suoi argomenti; quindi classificano i verbi in base al numero degli argomenti nella tabella.
Chiediamo a questo punto di rappresentare le frasi della SCHEDA Classifichiamo i verbi sotto forma di grafici utilizzando la SCHEDA Grafici radiali.
I grafici permettono di analizzare meglio le frasi evidenziandone la struttura:
- il verbo al centro;
- l’argomento soggetto a sinistra;
- gli argomenti oggetto a destra, distinti tra argomenti oggetto diretti e argomenti oggetto indiretti, preceduti da preposizioni, come nell’esempio in Fig. 2.
Le frasi saranno inserite negli schemi in questo ordine: 3 – 4 – 6 – 1 – 2 – 5. (Per un approfondimento vedi la SCHEDA La grammatica con i grafici).
Consolidiamo l’obiettivo con gli ESERCIZI INTERATTIVI Classificare i verbi e Verbi e valenze.
attività 2
I circostanti
Distribuiamo agli alunni la SCHEDA Frasi semplici con circostanti.
Nelle frasi sono presenti circostanti, quei sintagmi non necessari che hanno una relazione sintattica con uno dei sintagmi del nucleo. Per esempio, nella frase che segue sono circostanti le parti sottolineate: La sorella di Emma legge spesso libri di poesia. Il circostante spesso è legato sintatticamente al verbo, i circostanti di Emma e di poesia sono legati rispettivamente all’argomento soggetto e all’argomento oggetto.
I bambini svolgono l’attività di analisi delle frasi: prima individuano la frase minima, poi rappresentano graficamente le frasi con i grafici radiali disegnati da loro stessi sul quaderno.
Riflettiamo sulla funzione dei circostanti che non sono dentro al nucleo ma collegati a uno dei sintagmi del nucleo per arricchirlo o specificarlo. Per ogni circostante chiediamo con quale elemento della frase minima ha una relazione sintattica e aggiungiamolo al grafico, collocandolo fuori dal nucleo ma collegato al sintagma cui si riferisce con una linea tratteggiata (Fig. 3).
Completiamo il percorso con il LABORATORIO in cui gli alunni incontrano altri sintagmi non necessari: le espansioni. Queste hanno un legame debole con il nucleo, gravitano attorno ad esso e sono mobili. Per esempio nella frase che segue l’espansione è la parte sottolineata: La scorsa settimana, Giulia ha comprato un libro.
La mobilità delle espansioni è dimostrata dal fatto che possiamo spostarle in qualunque punto della frase, anche con un inciso, senza modificare il significato della frase stessa. Per esempio possiamo dire o scrivere: Giulia, la scorsa settimana, ha comprato un libro, oppure: Giulia ha comprato un libro, la scorsa settimana.
laboratorio
Le espansioni
Che cosa serve
Cartellone, SCHEDA Frasi semplici con espansioni, pennarelli colorati, strisce di carta, nastro biadesivo.
Come si fa
1. Dividiamo la classe in piccoli gruppi di 4/5 alunni e distribuiamo il materiale.
2. I bambini leggono e analizzano le frasi per individuare la frase minima.
3. A questo punto i bambini riflettono sui sintagmi rimasti: alcuni di questi hanno una relazione sintattica con i sintagmi del nucleo (i circostanti), altri non hanno una relazione forte col nucleo (le espansioni). Procedono inserendo nel grafico radiale prima i circostanti e poi le espansioni, seguendo le istruzioni.
4. Ogni gruppo sceglie una frase e ricopia sulle strisce di carta i sintagmi della frase scelta, poi mette del nastro biadesivo sul retro delle strisce.
5. Ogni bambino incolla sul petto un sintagma della frase.
6. I bambini si mettono in riga, posizionandosi in modo tale da mettere nell’ordine i sintagmi e comporre la frase.
7. Facciamo notare la mobilità delle espansioni, facendo spostare il bambino con l’espansione sul petto in diversi punti della frase.
8. Infine i bambini riscrivono le frasi con le diverse posizioni delle espansioni sul cartellone, sotto gli schemi radiali.
9. I gruppi presentano i lavori svolti al resto della classe.
10. In plenaria si fa una correzione dei lavori e una riflessione collettiva sulla diversa funzione dei circostanti e delle espansioni.
L’alunna/o:
- classifica i verbi predicativi in base al numero di argomenti;
- individua le relazioni dei circostanti con il nucleo della frase.
In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione).
Per il quaderno della documentazione: conserviamo le schede e il cartellone.