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Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

&Egrave; di estrema importanza riflettere sulle buone prassi per mantenere relazioni positive tra docenti e sistema scolastico, basate su una condivisione costruttiva e un clima positivo.&nbsp;

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Nascondersi &egrave; demotivante&nbsp;

Le dinamiche interne ai gruppi possono incidere sulla qualit&agrave; delle relazioni, sul funzionamento del gruppo e sulle decisioni che interessano la scuola. Uno dei rischi pi&ugrave; comuni &egrave; quello di &ldquo;nascondersi dietro gli altri&rdquo; ovvero la tendenza a impegnarsi in misura minore in un compito pensando &ldquo;se ne occuperanno altri&rdquo;. Le motivazioni sottostanti sono riconducibili alla percezione che il proprio contributo non sia indispensabile. Il risultato pu&ograve; essere profondamente negativo e pu&ograve; portare a un peggioramento della qualit&agrave; del lavoro e del clima dell&rsquo;intero gruppo con un conseguente processo di demotivazione e disimpegno collettivo. Questo tema &egrave; sentito nella scuola, dove diversi insegnanti hanno la percezione di lavorare di pi&ugrave; o di &ldquo;prendere pi&ugrave; a cuore&rdquo; i compiti collettivi per il buon funzionamento scolastico. &Egrave; importante quindi ridurre tale rischio e favorire relazioni positive e gruppi efficaci.

&Egrave; utile, per esempio:

&bull; attribuire e riconoscere parti specifiche del compito a una persona;

&bull; esplicitare l&rsquo;apprezzamento verso il contributo dei singoli;

&bull; attribuire compiti significativi e correlati alle capacit&agrave;;

&bull; evitare gruppi di lavoro di grandi dimensioni.&nbsp;

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Il sostegno tra colleghi&nbsp;

Il gruppo coeso ha un forte senso identitario, una visione condivisa degli obiettivi, prestazioni migliori e un maggiore desiderio di continuare a lavorare insieme. Quando sono inseriti all&rsquo;interno di un gruppo coeso, gli insegnanti tendono a essere maggiormente soddisfatti delle loro modalit&agrave; di lavoro. Uno dei problemi post Covid &egrave; l&rsquo;indebolimento della percezione di coesione di gruppo. La crisi e le sue ripercussioni hanno indotto a una destabilizzazione e a una perdita dei riferimenti certi.

Mai come in questo momento, quindi, con tutti i dubbi e le preoccupazioni che coinvolgono gli insegnanti, &egrave; necessario il sostegno sociale dei colleghi, inteso come l&rsquo;aiuto e lo scambio di risorse che una persona pu&ograve; ricevere all&rsquo;interno delle relazioni in cui &egrave; inserito.

Il sostegno pu&ograve; essere di vari tipi:

&bull; emotivo &ndash; fornire comprensione, ascolto e fiducia;

&bull; strumentale &ndash; mettere in atto comportamenti che aiutano direttamente la persona in difficolt&agrave; e occasioni di apprendimento osservativo;

&bull; informativo &ndash; offrire informazioni utili ad affrontare i problemi;

&bull; autovalutativo &ndash; fornire informazioni utili per valutare s&eacute; stessi.

Due soluzioni per cercare di capire e &ldquo;connettersi&rdquo; in maniera positiva con gli altri riguardano la capacit&agrave; di assumere la prospettiva altrui e l&rsquo;empatia. Queste caratteristiche, nelle relazioni lavorative a forte interazione, come quelle scolastiche, sono fondamentali per stabilire un clima positivo e produttivo.&nbsp;

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Allenare l&rsquo;assertivit&agrave;&nbsp;

Un altro strumento utile a lavorare efficacemente in gruppo, in particolare in questo momento, &egrave; l&rsquo;assertivit&agrave;, cio&egrave; la capacit&agrave; di applicare in tutte le occasioni di confronto interpersonale una serie di comportamenti e modalit&agrave; comunicative particolarmente funzionali a indurre reazioni positive nell&rsquo;interlocutore e ad arginare la possibilit&agrave; di scatenare risposte o atteggiamenti negativi.

Questa competenza individuale &egrave; rilevante soprattutto all&rsquo;interno dei processi comunicativi tra colleghi. In particolare, la comunicazione assertiva rappresenta un metodo di interazione che si attua attraverso un atteggiamento partecipe, attivo e di non contrapposizione con l&rsquo;altro; un atteggiamento responsabile caratterizzato da piena fiducia e rispetto nei confronti di s&eacute; e degli altri, l&rsquo;assunzione di un atteggiamento non giudicante, senza pregiudizi e avulso da critiche non costruttive.

Bench&eacute; esista una predisposizione individuale a mostrarsi pi&ugrave; o meno assertivi nel lavoro con gli altri, l&rsquo;assertivit&agrave; pu&ograve; essere potenziata, valorizzata e allenata in diversi modi.

Volendo calare questi principi al contesto scolastico, la capacit&agrave; dei docenti di adottare un atteggiamento assertivo si pu&ograve; tradurre in una serie di comportamenti puntuali particolarmente utili a raggiungere gli scopi comuni, tra cui per esempio:

&bull; darsi e chiedere tempo: esigere attenzione quando si esprimono le proprie idee e opinioni e, al contempo, mostrarsi interessati e partecipi di fronte agli interventi altrui;

&bull; affrontare un argomento alla volta: concedere tempo ai diversi temi affrontati durante la riunione garantisce che i diversi punti di vista vengano esplicitati, messi a confronto e discussi al fine di trovare un punto di incontro;

&bull; chiedere spiegazioni quando avvengono situazioni inaspettate invece che arrabbiarsi e tacere;

&bull; fare delle richieste quando si ritengono giuste;

&bull; comunicare dissenso/rifiuto nel rispetto degli altri;

&bull; esprimere le critiche in modo costruttivo.

Assertivi, coesi, empatici nel lavoro in team

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