Virtù dell’errore

Le tecnologie peggiorano l’apprendimento? Che cosa dice veramente il rapporto OCSE

Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Nel laboratorio “Difficoltà e disturbi dell’età evolutiva” all’interno del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova (
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 ) si svolgono ricerche nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo, con un’attenzione particolare a risultati applicativi (strumenti di valutazione e materiali per l’intervento) e alla divulgazione dei risultati delle ricerche. Insieme al Centro per l’età evolutiva e gli apprendimenti (Lab.D.A.,
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 ),e in particolare alla sede di Padova Nord, vengono infatti

Nel laboratorio “Difficoltà e disturbi dell’età evolutiva” all’interno del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova (https://www.dpss.unipd.it/DD-Lab/home) si svolgono ricerche nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo, con un’attenzione particolare a risultati applicativi (strumenti di valutazione e materiali per l’intervento) e alla divulgazione dei risultati delle ricerche. Insieme al Centro per l’età evolutiva e gli apprendimenti (Lab.D.A., https://www.labda-spinoff.it/),e in particolare alla sede di Padova Nord, vengono infatti organizzati seminari di formazione rivolti a insegnanti e genitori, ma anche attività psico-educative mirate alla gestione dei problemi di comportamento degli alunni, o dell’ansia specifica per la matematica, che vengono svolti presso gli istituti scolastici di Padova e provincia che collaborano con noi (soprattutto scuole primarie e secondarie di primo grado). I filoni di ricerca di cui ci occupiamo sono diversi (disturbi dello spettro dell’autismo, disturbo non verbale, ADHD, disturbo specifico del calcolo e difficoltà di apprendimento o emotive che possono avere un impatto nel contesto scolastico), ma tutti prevalentemente rivolti a comprendere meglio le difficoltà e le risorse di bambini con sviluppo atipico. In questo breve articolo verranno presentati succintamente due recenti filoni di ricerca.

I progetti di ricerca più recenti

Ricerche nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo

Ricerche nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo

Ansia per la matematica Gli aspetti emotivi svolgono spesso un ruolo fondamentale nell’apprendimento del bambino e possono inficiarne il rendimento scolastico. Per esempio, una preoccupazione eccessiva può portare lo studente a mettere in atto condotte di controllo e revisione del lavoro svolto o, al contrario, modalità evitanti. Tra le varie discipline scolastiche, la matematica è quella che evoca maggiori vissuti negativi, tanto che in questo caso si parla di un’ansia specifica per tale disciplina. In collaborazione con l’Università di Cambridge (Regno Unito) abbiamo svolto diverse ricerche su tale argomento e documentato come l’ansia per la matematica sia presente sin dalla scuola primaria e si sviluppi nella scuola secondaria di primo grado, quando le richieste scolastiche aumentano. È interessante notare che, già a partire dalla scuola primaria, le bambine provano maggiore ansia rispetto ai bambini. Probabilmente questo aspetto è legato sia a una maggiore propensione da parte delle bambine a esternare i vissuti emotivi, sia alla presenza di false credenze e stereotipi da parte degli adulti (genitori e insegnanti), secondo i quali i maschi sarebbero più portati verso materie scientifiche rispetto alle bambine. Insieme a un collega di Cambridge (D. Szücs) abbiamo curato un libretto per l’Unesco (2020), tradotto in diverse lingue e rivolto agli insegnanti (disponibile gratuitamente sul web), nel quale abbiamo riassunto i risultati delle ricerche e fornito suggerimenti e buone pratiche da attuare in classe per migliorare l’autostima, soprattutto delle bambine, nell’ambito della matematica e ridurre gli effetti negativi a lungo termine che portano a una minore presenza del genere femminile in alcuni campi di studio e lavorativi.

Nel laboratorio “Difficoltà e disturbi dell’età evolutiva” all’interno del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova (<a data-cke-saved-href="https://www.dpss.unipd.it/DD-Lab/home" target="_blank" href="https://www.dpss.unipd.it/DD-Lab/home">https://www.dpss.unipd.it/DD-Lab/home</a>) si svolgono ricerche nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo, con un’attenzione particolare a risultati applicativi (strumenti di valutazione e materiali per l’intervento) e alla divulgazione dei risultati delle ricerche. Insieme al Centro per l’età evolutiva e gli apprendimenti (Lab.D.A., <a data-cke-saved-href="https://www.labda-spinoff.it/" target="_blank" href="https://www.labda-spinoff.it/">https://www.labda-spinoff.it/</a>),e in particolare alla sede di Padova Nord, vengono infatti organizzati seminari di formazione rivolti a insegnanti e genitori, ma anche attività psico-educative mirate alla gestione dei problemi di comportamento degli alunni, o dell’ansia specifica per la matematica, che vengono svolti presso gli istituti scolastici di Padova e provincia che collaborano con noi (soprattutto scuole primarie e secondarie di primo grado). I filoni di ricerca di cui ci occupiamo sono diversi (disturbi dello spettro dell’autismo, disturbo non verbale, ADHD, disturbo specifico del calcolo e difficoltà di apprendimento o emotive che possono avere un impatto nel contesto scolastico), ma tutti prevalentemente rivolti a comprendere meglio le difficoltà e le risorse di bambini con sviluppo atipico. In questo breve articolo verranno presentati succintamente due recenti filoni di ricerca.

<ul><li style="text-align: justify;">Hill F., Mammarella I.C., Devine A., Caviola S., Passolunghi M.C., Szücs D. (2016), «Maths anxiety in primary and secondary school students: Gender differences, developmental changes and anxiety specificity», Learning and Individual Differences, 48, 45-53. doi: 10.1016/j.lindif.2016.02.006 </li><li style="text-align: justify;">Mammarella I.C., Caviola S., Dowker A. (Eds.) (2019), Mathematics Anxiety: What is Known and What is still to be Understood, Routledge, Taylor &amp; Francis Group, London. ISBN: 9780367190392 </li><li style="text-align: justify;">Szücs D., Mammarella I.C. (2020), Math Anxiety. Educational practices series (trad. it. Ansia per la Matematica), UNESCO, The International Academy of Education, Switzerland. <a data-cke-saved-href="http://www.ibe.unesco.org/sites/default/files/resources/31_math_anxiety_italian.pdf" target="_blank" href="http://www.ibe.unesco.org/sites/default/files/resources/31_math_anxiety_italian.pdf">http://www.ibe.unesco.org/sites/default/files/resources/31_math_anxiety_italian.pdf</a></li><li style="text-align: justify;">Thorell L.B., Borg Skoglund C., Giménez de la Peña A., Baeyens D., Fuermaier A.B.M., Groom M.J., Mammarella I.C., van der Oord S., van den Hoofdakker B.J., Luman M., Marques de Miranda D., Siu A.F.Y., Steinmayr R., Idrees I., Soares L.S., Sörlin M., Luque J.L., Moscardino U.M., Roch M., Crisci G., Christiansen H. (2021, in stampa), «Parental experiences of homeschooling during the COVID-19 pandemic: differences between seven European countries and between children with and without mental health conditions», European Child and Adolescent Psychiatry. doi: 10.1007/s00787-020-01706-1</li></ul>

Effetti della Didattica a Distanza (DaD) durante la pandemia Covid-19 Attraverso un questionario diffuso via web un gruppo di studiosi di sette Paesi europei ha indagato i vissuti dei genitori di bambini (con e senza diagnosi di disturbi tipici dell’età evolutiva) che hanno usufruito della DaD. In totale sono stati raccolti 6720 questionari, di cui 794 di genitori italiani. Il questionario comprendeva domande sull’organizzazione della DaD e gli effetti della chiusura delle scuole sulle famiglie e sugli studenti, dal punto di vista dei genitori. Sono emersi alcuni risultati degni di nota: per esempio, tra i vari Paesi europei, l’Italia è uno di quelli (insieme alla Svezia) in cui gli insegnanti hanno interagito di più con gli studenti, soprattutto con i più grandi. In generale, tuttavia, i genitori hanno valutato negativamente l’esperienza della DaD, sia per loro stessi sia per i loro figli, perché troppo impegnativa, soprattutto per i bambini della scuola primaria. Non si sono osservate differenze negli effetti negativi della DaD stimati da genitori con o senza figli che presentavano un disturbo dell’età evolutiva. Questi ultimi, tuttavia, erano più preoccupati per l’isolamento sociale dei figli. Per concludere, i dati hanno offerto una fotografia degli effetti negativi della DaD e le ricadute di stress da parte dei genitori.

Aspetti emotivi legati agli apprendimenti e alla DAD

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