Sulla punizione: un sondaggio

Per una scuola "umana"

L'importanza dei piccoli gesti

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Proposte laboratoriali

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Molinari, L. (2010). Alunni e insegnanti. Costruire culture a scuola. Bologna: Il Mulino.

CREIAMO UN RITMO COLLETTIVO

L&rsquo;esperienza che segue &egrave; un invito per i bambini ad accordarsi tacitamente tra loro, facendo pratica di attenzione, concentrazione e ascolto reciproco.

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MATERIALI E SPAZI 
Casse per ascoltare la musica; spazio libero dai banchi (aula, cortile o palestra).

1. Proponiamo a bambine e bambini il gioco seguente: dovranno danzare seguendo una musica e immobilizzarsi quando la musica si ferma. Chi si muove nel momento dello stop esce per un giro. Mettiamo una musica ritmata che piaccia ai bambini e li diverta. Potrebbero essere loro stessi a sceglierla. Facciamo fare l&rsquo;esperienza pi&ugrave; volte.

2. Proponiamo quindi la stessa cosa ma stavolta senza musica: dovranno muoversi tutti insieme, in silenzio, al ritmo della musica con cui hanno ballato prima, e dovranno fermarsi allo stop che daremo noi, per esempio battendo due volte le mani.

3. Invitiamo tutti a muoversi e a prestare attenzione e ascolto ai compagni e alle compagne: questa volta non ci sar&agrave; uno stop, ma una persona del gruppo, a caso, sempre in silenzio, decider&agrave; di fermarsi e tutti gli altri dovranno immobilizzarsi insieme a lei. Ripetiamo l&rsquo;esperienza pi&ugrave; volte fino a quando i bambini non troveranno un accordo di gruppo. Incoraggiamo e apprezziamo costantemente i loro tentativi.

4. I bambini del biennio possono continuare con la stessa esperienza ma questa volta dovranno fermarsi tutti insieme senza alcun accordo preliminare, solo aumentando concentrazione, ascolto e attenzione.

5. Alla fine invitiamo gli allievi alla riflessione ponendo loro delle domande con cui alimentare la condivisione dell&rsquo;esperienza. 
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Lʼavvio dell&rsquo;anno scolastico &egrave; un momento delicato, vissuto talvolta da bambine e bambini con apprensione, per il timore di non essere accettati dal gruppo dei pari e/o di non riuscire a soddisfare le aspettative di insegnanti e genitori. Anche per questo i primi giorni di scuola &egrave; importante proporre attivit&agrave; rassicuranti che rendano il contesto scolastico un luogo aperto e accogliente dove coesistono e si intrecciano diverse visioni del mondo.

Iniziare bene, lasciando spazio a tutte e a tutti, al gioco, all&rsquo;espressione di s&eacute;, allo scambio di punti di vista, alla reciproca conoscenza, serve a creare un clima armonico e collaborativo. In questo modo in classe i bambini possono sentirsi parte di una comunit&agrave; inclusiva che accoglie il loro specifico modo di stare al mondo e li predispone a un&rsquo;attiva partecipazione alla vita di classe (Molinari, 2010).

Le proposte di attivit&agrave; che seguono possono essere adattate a seconda della classe e delle caratteristiche degli allievi.

Dopo ogni attivit&agrave; &egrave; importante un momento di condivisione tra pari (l&rsquo;insegnante pu&ograve; porre alcune domande stimolo), per sollecitare nelle allieve e negli allievi la riflessione su ci&ograve; che &egrave; emerso durante il laboratorio, su difficolt&agrave; incontrate o risorse messe in campo, in modo da valorizzare il vissuto soggettivo dell&rsquo;esperienza e renderla per ognuna/o pi&ugrave; incisiva.

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VALORIZZIAMO LE RISORSE PERSONALI

Perch&eacute; ciascuna/o dia il meglio di s&eacute; nei contesti di apprendimento &egrave; importante aiutarla/o a riconoscere i propri punti di forza, valorizzarli con il gruppo dei pari, perch&eacute; siano considerati una risorsa per la classe non solo per il singolo.

 
MATERIALI E SPAZI 
Fogli, colori; aula scolastica.

 
1. Invitiamo gli allievi a disegnare (o scrivere, per i bambini di quarta e quinta) su un foglio un&rsquo;esperienza in cui sono riusciti particolarmente bene, che pu&ograve; riguardare qualsiasi ambito: scuola, famiglia, amici, sport ecc.

2. Poi invitiamo ognuna/o, a turno, a condividere con gli altri e a raccontare il proprio disegno (o a leggere il proprio testo), ragionando in classe tutti insieme su quale particolare abilit&agrave; &egrave; stata messa in campo in quell&rsquo;occasione, e che ha permesso alla persona di ottenere quel traguardo: per esempio, un bambino che ha fatto un bel goal a una partita di calcio potrebbe esserci riuscito grazie all&rsquo;impegno o alla determinazione o alla passione.

3. Scriviamo alla lavagna, man mano, le qualit&agrave; di ogni bambina/o emerse dalla discussione in classe.

4. Dopo che le risorse di tutti/e sono state riconosciute e trascritte, facciamo notare ai bambini che la classe &egrave; una &ldquo;trib&ugrave;&rdquo; con tanti punti di forza e tante qualit&agrave; che possono essere utili per costruire insieme un bell&rsquo;anno scolastico divertente e ricco di scoperte.

5. Proponiamo una condivisione alla fine dell&rsquo;esperienza. 
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Domande guida per la condivisione

Quanto &egrave; importante riconoscere i propri punti di forza per imparare bene? Come mai? 
Le risorse che avete riconosciuto in voi, come possono accompagnarvi in questo anno scolastico? 
Che cosa potete fare di bello tutti insieme con questi talenti? 
Come possono essere utili agli altri le vostre abilit&agrave;?

Domande guida per la condivisione

&Egrave; stato facile o difficile ballare senza la musica? 
Che cosa vi ha permesso di fermarvi tutti insieme quando non c&rsquo;era uno stop? 
Come mai &egrave; importante prestare attenzione agli altri? 
A che cosa pu&ograve; servire a scuola e nella vita? 
Voi di solito siete attenti agli altri, li ascoltate? E vi sentite ascoltati?

Accordarsi e riconoscersi

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