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Facciamo il punto: “cosa ho imparato e cosa posso ancora migliorare”

Valutazione e autovalutazione: organizziamo momenti di riflessione condivisa con i bambini sul loro percorso linguistico e sulla produzione scritta. Di Stefania Ferrari.

di Redazione GiuntiScuola29 maggio 20184 minuti di lettura
Facciamo il punto: “cosa ho imparato e cosa posso ancora migliorare” | Giunti Scuola

La fine dell’anno scolastico richiede a tutti noi docenti di “tirare le somme”, valutare il percorso di ciascun allievo e certificare con un voto o un giudizio ciò che è stato appreso. La trasformazione in un valore numerico del percorso svolto non è mai semplice, spesso è addirittura impossibile rappresentare ciò che effettivamente è stato appreso durante l’anno scolastico con una cifra. Il voto non ci dà prospettive di lavoro futuro e non permette di definire le prossime tappe didattiche. Ecco perché è essenziale affiancare alla valutazione sommativa una valutazione formativa .
In questo post si riportano alcune indicazioni per organizzare con gli studenti dei momenti di riflessione condivisa sul proprio percorso linguistico . Nell’illustrare questa modalità di valutazione ci concentriamo sulla produzione scritta , ma attività analoghe possono essere presentate sia per la produzione orale che per la lettura o l’ascolto.

Come e cosa osservare

L’osservazione delle produzioni degli allievi è guidata da due domande: cosa sa lo studente della lingua? Cosa sa fare con la lingua? Per rispondere l’insegnante dovrà dotarsi di una raccolta di produzioni individuali e di uno strumento che ne guidi l’ osservazione .

Raccolta
Per la raccolta di produzioni scritte, sarà sufficiente far selezionare ai bambini due produzioni realizzate indicativamente nella prima parte dell’anno scolastico (ad esempio ottobre e febbraio) ed una delle produzioni svolte nell’ultimo mese di scuola. Il lavoro di selezione è un momento importante per accompagnare gli allievi in un viaggio a ritroso rispetto a ciò che è stato fatto, ciò che hanno imparato, le attività a cui hanno partecipato meglio e quelle che li hanno messi in maggiore difficoltà. La selezione di testi li porterà già a notare come scrivevano e come scrivono, dando valore alla ricchezza del percorso di ciascuno.

Analisi
Per l’analisi delle produzioni si può fare riferimento alla scheda Per un’analisi sistematica dell’interlingua proposta da Gabriele Pallotti nel progetto Osservare l’interlingua . La prima parte del documento è dedicata all’insegnante, offre infatti una guida per l’analisi precisa e dettagliata delle produzioni degli allievi, la seconda parte è ad uso dei bambini e propone un questionario per guidare l’osservazione dei propri testi. L’analisi dettagliata delle produzioni linguistiche è a cura del docente, non è in genere condivisa con gli allievi, ma è un indispensabile momento per fare il punto sui bisogni individuali e di classe. L’analisi che ciascun bambino conduce invece sui propri testi diventa il punto di partenza per costruire in classe uno spazio dedicato all’autovalutazione e alla valutazione tra pari.

Prima scrivevo così… ora invece…

Una volta che gli allievi hanno selezionato tre testi scritti rappresentativi del percorso svolto, l’insegnante propone un’ attività di autovalutazione , riadattando le domande guida della scheda citata sopra.

Osservazione dei testi scritti

  • Il testo funziona?
  • Cosa volevo dire nel testo? Riesco a dirlo chiaramente?
  • Cosa non si capisce? Cosa manca?
  • Si legge facilmente?
  • Le idee sono ben organiz zate?
  • L’italiano è giusto?
  • Il testo è scritto bene? Cosa si poteva scrivere meglio?
  • Le parole sono precise?
  • Lo stile è adatto?
  • La scrittura è corretta?
  • Ci sono imprecisioni ortografiche?

Ciascun bambino, individualmente o a coppie, ripercorre i propri testi rispondendo alle domande guida, annotando eventuali aspetti da migliorare, registrando progressi nel tempo. È possibile anche invitare gli allievi a chiedere i commenti di un compagno, utilizzando lo stesso strumento.

E se dovessi scriverlo oggi?

Una volta conclusa la lettura-analisi delle proprie produzioni, ciascun bambino è libero di sceglierne una e riscriverla , così come la migliorerebbe oggi, alla fine dell’anno scolastico.
La versione iniziale e finale possono poi essere messe a confronto e divenire oggetto di riflessione a grande gruppo. Ciascun allievo può presentare alla classe il suo primo testo, illustrarne i punti di forza e gli aspetti da migliorare, spiegare le modifiche e le integrazioni fatte, così da accompagnare al lavoro di riscrittura una riflessione metalinguistica e metatestuale sul processo di produzione scritta.

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