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Imparare l’italiano giocando a cricket

C'è un modo migliore per conoscersi che condividere i giochi che si facevano fin da piccoli con gli amici e a cui si legano ricordi significativi?

di Redazione GiuntiScuola24 ottobre 20194 minuti di lettura
Imparare l’italiano giocando a cricket | Giunti Scuola

Come si gioca a cricket? Ecco la videolezione! è il titolo di un percorso realizzato nell’ambito dei corsi estivi del Cestim (Centro Studi Immigrazione) presso la Scuola Secondaria di 1°grado “A. Manzoni” di Verona. Ha coinvolto un gruppo di alunne e alunni con l’obiettivo di facilitare l’apprendimento dell’italiano L2.
 

Preparare la videolezione

Durante il corso gli studenti sono stati guidati nella realizzazione di tre videolezioni, compito che ha permesso loro di esercitarsi nell’uso comunicativo e regolativo della lingua. L’occasione per realizzare la videolezione Come si gioca a cricket? è sorta dal desiderio delle ragazze e dei ragazzi di condividere uno sport che conoscono e praticano e di organizzare un torneo che coinvolgesse tutti i compagni dei corsi estivi.
Per prima cosa, gli alunni hanno steso l’elenco delle azioni che avrebbero dovuto mettere in pratica per organizzare il torneo: concordare la data, scrivere gli inviti per gli altri gruppi, formare le squadre, portare a scuola le mazze, i guanti e tutto il necessario per giocare e realizzare la videolezione da mostrare ai compagni per insegnare loro il gioco.

Un gioco che viene da lontano

Si sono anche intervistati l’un l’altro, chiedendosi quando, con chi e come avessero imparato a giocare e in quali occasioni avessero giocato in Italia e nei Paesi d’origine. Poi, in piccoli gruppi, hanno scritto le istruzioni del cricket per la videolezione, basandosi sulle loro esperienze e conoscenze, visionando alcune sequenze di una partita della Coppa del Mondo 2019, svolgendo prove pratiche in cortile. Infine hanno analizzato la struttura dei testi, focalizzando l’attenzione sul modo in cui erano state organizzate le informazioni. La presentazione sul sito web della Federazione Italiana Cricket è servita come stimolo per un ulteriore confronto, rivedere i testi e aggiungere nuove informazioni. Condivisi i risultati dell’analisi, gli studenti hanno creato il testo collettivo per la videolezione: hanno spiegato cos'è il cricket e dove è praticato, cosa serve per giocare, quali sono lo scopo, le regole e lo svolgimento di una partita, sottolineando l'importanza del fair play. Il video è stato quindi mostrato ai compagni degli altri gruppi e ha avuto inizio il CESTIM - Cricket Estivo Super Torneo Internazionale Mondiale.

La lingua che accomuna

I processi di apprendimento agiti sono stati caratterizzati dall’entusiasmo e dalla motivazione dei ragazzi e delle ragazze verso un progetto che loro stessi avevano proposto e che li ha indotti a collaborare in un’ottica interculturale. Questo non solo perché il cricket è uno sport diffuso nei loro Paesi di provenienza (India, Sri Lanka, Pakistan), ma perché è praticato dagli studenti stessi. Il percorso ha infatti intrecciato vissuti personali connotati positivamente a livello affettivo, partendo da ciò che accomuna, come il gioco. C'è un modo migliore per conoscersi che condividere i giochi che si facevano fin da piccoli con gli amici e con la famiglia e a cui si legano ricordi significativi? E la voglia di trovarsi al campetto del quartiere o della scuola per giocare insieme non è forse comune a tutti?
All’inizio di questo nuovo anno scolastico, il percorso sul cricket svolto durante il Corso Estivo Cestim è stato presentato agli insegnanti della Scuola Secondaria frequentata dai ragazzi e dalle ragazze protagonisti dell'iniziativa. Ne è stata riconosciuta la forte valenza culturale ed educativa e per questo è stata valutata la possibilità di dare continuità al progetto in prospettiva interculturale e interdisciplinare, nella condivisione dell’idea di sport che Vinicio Ongini in Grammatica dell’integrazione definisce quale “lingua franca che facilita l’integrazione tra chi proviene da contesti culturali e lingue diverse, un evidenziatore di pratiche di integrazione e di socialità quotidiane”.

 

Per saperne di più

Il CESTIM (Centro Studi Immigrazione) è attivo a Verona dal 1990. Fra le varie attività, è impegnato da anni con le scuole nel progetto “Primo: imparare bene la lingua!”, sostenuto dalla Fondazione San Zeno. In questo ambito, ogni anno vengono condotti anche dei corsi estivi di apprendimento dell’italiano nelle scuole di Verona e provincia. I corsi coinvolgono 1200 bambini e ragazzi e come docenti circa 120 giovani laureati in materie umanistiche, formati nella didattica dell’italiano L2, talvolta coadiuvati da tirocinanti, studenti in alternanza scuola/lavoro, volontari.
 

 

  

 

 

 
 
 
 
 
Scuola primariaItaliano L2

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