Un patto a Torino fra le comunità islamiche e il Comune
Ieri 9 febbraio 2016 nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico a Torino 20 rappresentanti delle principali associazioni islamiche cittadine hanno sottoscritto un innovativo ed unico in Italia “Patto di condivisione tra la città di Torino e le comunità islamiche”. Il comunicato stampa COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana.
Tra le novità introdotte dal Patto la creazione di un “Coordinamento Permanente” tra le comunità religiose e la Città per gestire in modo condiviso i principali eventi cittadini egiornate di incontro “Moschee aperte per tutti” per favorire la conoscenza reciproca e il coinvolgimento dei musulmani più giovani, a cui sarà affidata la responsabilità di gestire bacheche di servizio cittadino all’interno delle moschee, uno spazio informativo per le comunicazioni del Sindaco, gli eventi interessanti, le risorse ed i servizi che la città può offrire.
Il documento, realizzato grazie ad un percorso durato alcuni anni condiviso dall’assessore all’integrazione Ilda Curti e le comunità islamiche, riassume e valorizza le azioni già intraprese in questi anni: dalla possibilità di avere menù halal nelle scuole, spazi nei cimiteri per le sepolture islamiche, assistenza spirituale negli ospedali e nelle carceri, fino all’educazione interculturale e il pluralismo religioso nelle scuole e la recente sala di preghiera per musulmani aperta all’aeroporto Sandro Pertini.
La COREIS Italiana, rappresentata da Abd ar-Razzaq Bergia, ha visto nella firma di questo Patto la naturale prosecuzione di un’intensa collaborazione con il Comune e la città di Torino che prosegue senza interruzioni da molti anni: dalla partecipazione fin dal 2003 al Salone del libro e Torino Spiritualità, al progetto sulla Cittadinanza del 2011 sempre con il Comune, al Progetto educativo pilota a livello nazionale con gli Istituti scolastici superiori in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, fino ai cicli di incontri per far conoscere la sapienza islamica al Centro culturale Dar al Hikma di via Fiocchetto.
Il sindaco Piero Fassino e l’assessore all’Integrazione Ilda Curti firmano l’accordo con le comunità islamiche Il sindaco Piero Fassino, anche nella sua veste di presidente Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha dichiarato di aver già ricevuto richieste da altre città italiane, fra cui Milano, che vorrebbero replicare l’esperimento del “Patto” come modello di buona pratica da estendere anche a livello nazionale.
Si tratta insomma di una presa di posizione positiva con la quale la città di Torino intende valorizzare e promuovere il lavoro fatto insieme alle comunità islamiche in questi anni “per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e dialogo”.