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Un libro in quattro lingue

Esce per Topipittori l'albo d'esordio di Joe Lyward, ventiseienne illustratore inglese che fa parlare quattro lingue alle sue pagine e trova il modo di mescolarvi fantasia e gentilezza, grazie soprattutto alla fiducia nei tempi, nell'immaginazione dei piccoli lettori. 

di Redazione GiuntiScuola16 giugno 20152 minuti di lettura
Un libro in quattro lingue | Giunti Scuola

Italiano, inglese, spagnolo, francese: ecco le quattro lingue in cui è scritto This is , esordio del giovanissimo illustratore inglese Joe Lyward stampato in Italia da Topipittori.

All'inizio dell'albo c'è una casa, rossa, stilizzata come tutte le immagini che compongono il libretto (una casa, a house, une maison, una casa, recita il testo), poi un giardino, poi dei bambini che giocano, e giocando sono sorpresi dalla pioggia, poi dal sole, poi dall'incontro con un cavallo, il quale galoppando galoppando... finché appare una luna piccola e tuttavia imperiosa , che con la sua sola presenza consiglia ai bambini di tornare a casa – e qui il giro di frase da leggere o ascoltare nelle quattro lingue è più complesso dei precedenti (“la luna. LA LUNA? È tardi, torniamo a casa!”).

Si tratta dunque di una piccola storia che parte da oggetti fermi e li muove verso azioni, apparizioni, reazioni. Raccontata per immagini e parole colorate (ciascuna immagine, un colore), è disposta su pagine di larghezza differente , che invitano a toccare il libro e a scoprirlo facendo movimenti sempre diversi, con gli occhi, con le mani, ma anche con la fantasia.

I nessi tra le varie "scene" sono delicatissimi, promettono un seguito, che difatti c'è, ma senza imporlo. In questo modo, suggeriscono la massima calma al bambino, sembrano dirgli: “prenditi tutto il tempo che vuoi per osservare il sole, i bambini, un cavallo, un albero, e le parole con cui possiamo dire in diverse lingue questi personaggi. La storia dei bambini che giocano continua, certo, come quella del cavallo e dell'albero... Però questa storia, questi personaggi sono anche già qui: goditeli, se vuoi... e fantasticaci su!”. Un buon consiglio per invitare alla riflessione sulla lingua , all'invenzione di nuove storie a partire dalle forme e dai colori, per giocare con le somiglianze tra le parole e le frasi o assaporarle una ad una, per ogni lingua, come piccole ciliegie da gustare fino all'osso, senza perdere nemmeno un momento di piacere.

Per bambini da 5 anni in su.

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