Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Sconfiggere il pregiudizio:  un passo verso la cittadinanza attiva

Per una cultura della legalità

A scuola di rispetto

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Si tratta di un concetto ampio e articolato, nel quale confluiscono aspetti legati alla promozione di comportamenti responsabili, consapevolezza dei diritti e dei doveri, rispetto delle differenze, solidarietà, cura dei beni comuni.

Il tema centrale di oggi&nbsp;è quello dell’educazione alla cittadinanza attiva, che racchiude tutti quegli elementi in grado di preparare i nostri studenti a contribuire al rispetto, allo sviluppo e al benessere della società in cui vivono.

Il tema centrale di oggi è quello dell’educazione alla cittadinanza attiva, che racchiude tutti quegli elementi in grado di preparare i nostri studenti a contribuire al rispetto, allo sviluppo e al benessere della società in cui vivono.

Percorrere itinerari educativi rivolti a tali obiettivi è
 
 essenziale
 
 da un lato, ma anche
 
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Percorrere itinerari educativi rivolti a tali obiettivi è essenziale da un lato, ma anche estremamente complesso, considerando la notevole eterogeneità degli alunni che popolano e arricchiscono le nostre classi, in una scuola che deve essere “per tutti”, ma che ha anche l’obbligo di dare risposte ai bisogni “di ciascuno”.

Si tratta di un concetto ampio e articolato, nel quale confluiscono aspetti legati alla promozione di comportamenti responsabili, consapevolezza dei diritti e dei doveri, rispetto delle differenze, solidarietà, cura dei beni comuni.

In questa ottica, l’emergenza pandemica evidenziatasi alla fine dell’inverno 2020, che ha sconvolto tutta la nostra organizzazione scolastica, ci ha portati a riflettere se la condizione di cittadino, fondata sul concetto di inclusione, venga riconosciuta a tutti o se alcuni, per esempio gli allievi in situazione di disabilità, siano semplicemente degli “ospiti”, ai quali si concede di frequentare gli ambienti comuni e di partecipare alle attività, almeno nei periodi non emergenziali.

In altri termini – e il discorso potrebbe essere ampliato anche a contesti differenti da quello scolastico – le persone con disabilità, specie quelle che presentano compromissioni importanti, attraversano soltanto gli spazi educativi, lavorativi, sociali, ricreativi oppure negli stessi assumono realmente il ruolo identitario e riconosciuto socialmente di studente, lavoratore, cliente, sportivo, cittadino?

Percorrere itinerari educativi rivolti a tali obiettivi è essenziale da un lato, ma anche estremamente complesso, considerando la notevole eterogeneità degli alunni che popolano e arricchiscono le nostre classi, in una scuola che deve essere “per tutti”, ma che ha anche l’obbligo di dare risposte ai bisogni “di ciascuno”.

Tale quesito è centrale per riflettere sulla possibilità della nostra scuola di essere davvero in grado di riconoscere e potenziare il ruolo di cittadino attivo per ogni allievo. La lettura di questo numero può aiutare ad assumere consapevolezza e individuare percorsi operativi in tal senso.

Tutti cittadini?

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