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Storie sui muri
Di mattoni o di parole, concreti o metaforici, i muri dividono e separano. Qualche libro per riconoscerli e iniziare ad abbatterli. Di Lorenzo Luatti
«Quando crollano i ponti e si alzano muri
è un momento terribile per il paese»
(Renzo Piano)
La narrativa per ragazzi è ricca di storie sui “muri”, concreti o metaforici, fatti di mattoni e di filo spinato, di parole cattive o di nostre paure, e della facilità di erigerne, delle sofferenze che essi producono e alimentano, della fatica (ma anche della gioia liberatrice) poi nell’abbatterli. A condizione che tutti i protagonisti abbiano maturato una nuova e diversa consapevolezza dell’altro, del “nemico”, del proprio stare al mondo, del benessere comune.
Come i muri si alzano... (letture per i più piccoli)
Sui tanti muri che contraddistinguono, ahimè, i rapporti di vicinato ricordo sempre con grande piacere un esilarante albo illustrato di Claude Boujon, “Il litigio” (Babalibri, p. 44), uscito qualche anno fa. Due conigli, Bigio e Bruno, hanno le tane vicine e all’inizio vanno d’accordo. Ma un giorno Bigio lascia l’immondizia in giro e il vicino comincia ad arrabbiarsi. L’altro gli ribatte che lo disturba perché tiene la radio ad alto volume. Da allora ogni occasione è buona per insultarsi, finché Bruno innalza un muro di mattoni fra le due tane facendo montare su tutte le furie Bigio che riduce il muro in polvere con conseguente furioso litigio e botte da orbi. Sarà una volpe affamata a riportare i due “stolti” conigli a riscoprire il valore dell’amicizia e della solidarietà.
Di “muri” ne sa qualcosa la coreana Hee-jin Song che scrive e illustra “Le mele d’oro” (Messaggero, p. 32), mentre nel recente “Né acqua né pane” (Nube Ocho, p. 32) di Luis Amavisca, due comunità diverse divise da recinzioni in filo spinato non vogliono condividere quello che ciascuna possiede, acqua e pane. Narra una storia fin troppo attuale, nelle premesse ma non nell’esito dolciastro, “Il Muro” (Nuinui, p. 38) di Giancarlo Macrì e Carolina Zanotti, dove il Re dei Blu, accortosi delle tante facce multicolore che ormai popolano il suo regno, vuole cacciare i non Blu, gli “stranieri”, e ordina la costruzione di un muro.
… e come si abbattono
Con la storia di Helena e Adrian, il compianto scrittore Agustín Fernández Paz ha raccontato (ne “Il cielo non ha muri”, Piemme, p. 103, ill. D. Guicciardini) le tante barriere che nella storia l’uomo ha fisicamente innalzato per dividere e separare e in nome di queste si è sentito in diritto di perseguitare, ghettizzare, uccidere, ma anche, più semplicemente, infamare e denigrare altre persone. Tante, ben 35, le storie di persone raccontate nel libro “Io dico no: storie di eroica disobbedienza” (Einaudi, p. 202) di Daniele Aristarco: da Gandhi a Martin Luther King, da Franco Basaglia a Malala You-Safzai e molti altri protagonisti che con la loro azione hanno contribuito ad abbattere muri, sapendo dire no alle ingiustizie e a lottare per la libertà.
Libri e storie che seminano e fanno germogliare consapevolezza, curiosità, interesse, impegno.