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Lezione | Italiano | Classe 1ª

Sillabe, parole e frasi

Proponiamo giochi fonologici per avviare il riconoscimento del suono e del segno V. Riconosciamo la frase come gruppo di parole portatore di significato, per poi passare alla classificazione delle parole in base al significato.

di Vincenza Conserva20 ottobre 2021

Obiettivi, attività, materiali | DAD e DDI

Obiettivi di apprendimento 

  • Riconoscere e riprodurre suoni e lettere corrispondenti.
  • Riconoscere la frase come gruppo di parole portatore di significato che ci permette di comunicare.
  • Classificare le parole in base alla forma o al significato.

Attività 1

Riconosciamo il suono V e la sua lettera

Iniziamo il percorso mostrando alla LIM la SCHEDA Giochi fonologici: il suono V.

Leggiamo insieme agli alunni le immagini e battiamo le mani ogni volta che incontriamo il suono V. Forniamo ai bambini la SCHEDA Trova l’intruso e chiediamo di segnare con X le parole che non contengono il suono V.

Presentiamo la lettera V e chiediamo di rappresentarla con le due dita alzate (indice e medio) e di costruirla sul banco con le matite colorate, poi svolgiamo la SCHEDA Caccia alla V.

Chiediamo ai bambini di battere le mani sul banco quando sentono il suono V, di schioccare le dita quando sentono il suono F. Consolidiamo con l’ESERCIZIO INTERATTIVO I suoni V-F.

Concludiamo mostrando alla LIM la SCHEDA I suoni V/F.

I suoni V/F

immagine

Chiediamo ai bambini di battere le mani sul banco quando sentono il suono V, di schioccare le dita quando sentono il suono F. Consolidiamo con l’ESERCIZIO INTERATTIVO I suoni V-F.

Attvità 2

Frase e significato

Distribuiamo la SCHEDA La frase portatrice di significato 1.

Leggiamo l’immagine e avviamo il riconoscimento delle sillabe note; in particolare chiediamo di individuare nella frase e cerchiare la lettera V.
Chiediamo poi qual è il messaggio scritto nella frase, passando dal riconoscimento delle sillabe alle parole.
Nella tabella, in ogni riquadro della prima riga troviamo una parola della frase. La seconda riga è vuota.
Chiediamo: quali parole possiamo disegnare e quali no? Possiamo fare disegni solo per alcune: chiediamo cosa disegneranno e dove.
Spieghiamo che alcune parole sono piene di significato perché indicano qualcosa (VOLPE e UVA), altre hanno un significato ancora più forte (MANGIA) perché uniscono parole (VOLPE e UVA) e ci raccontano qualcosa. Le parole che non possono essere disegnate (LA e L’) sono parole vuote di significato.

Completiamo i disegni facendo notare che nella casella della parola MANGIA disegneremo la volpe che mangia l’uva.
Proponiamo poi la SCHEDA La frase portatrice di significato 2, per lavorare con una frase diversa.

Concludiamo il percorso con il LABORATORIO e gli ESERCIZI INTERATTIVI Parole piene e parole vuote 1 e 2.

laboratorio
Parole piene e parole vuote

Che cosa serve

Due cestini con su scritto “parole piene” e “parole vuote”, quattro frasi scritte su strisce di cartoncino, forbici.

Come si fa

1. Dividiamo la classe in gruppi di 4 bambini. Consegniamo a ogni gruppo le strisce con le frasi. Ricordiamo che le parole piene sono quelle dotate di significato e quelle vuote ne sono prive.

2. I bambini leggono le frasi e ritagliano le singole parole.

3. Consultandosi, inseriscono le singole parole nel cestino giusto.

4. Vince la squadra che finisce per prima, inserendo correttamente le parole nei due cestini.

Image | Giunti Scuola
valutiamo

L’alunna/o:

  • riconosce e riproduce suoni e lettere corrispondenti;
  • riconosce la frase come gruppo di parole portatore di significato che ci permette di comunicare.

In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione). 

Per il quaderno della documentazione: conserviamo le schede.

Scuola primariaItaliano

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