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Nel corpo umano

ATTIVITà 2

La diffusione di supporti informatici nella scuola procede velocemente, ma a un ritmo che è comunque molto inferiore a quello che caratterizza le famiglie di molti alunni. I bambini utilizzano le applicazioni informatiche in modo troppo spesso strumentale e acritico, senza conoscere la differenza tra la tecnica d’uso e la tecnologia che ne sta alla base. Nel momento in cui mettiamo i bambini a contatto con nuovi strumenti informatici ed elettronici, facciamo sì che, pur con la necessaria gradualità, si rendano conto dei meccanismi del processo informatico e della possibilità di determinarne l'esito. L’attività li accompagnerà in modo att

La diffusione di supporti informatici nella scuola procede velocemente, ma a un ritmo che è comunque molto inferiore a quello che caratterizza le famiglie di molti alunni. I bambini utilizzano le applicazioni informatiche in modo troppo spesso strumentale e acritico, senza conoscere la differenza tra la tecnica d’uso e la tecnologia che ne sta alla base. Nel momento in cui mettiamo i bambini a contatto con nuovi strumenti informatici ed elettronici, facciamo sì che, pur con la necessaria gradualità, si rendano conto dei meccanismi del processo informatico e della possibilità di determinarne l'esito. L’attività li accompagnerà in modo attivo e operativo alla programmazione di semplici robot, attraversandone tutte le fasi: dall’ideazione alla progettazione, fino alla realizzazione e al controllo di sequenze operative.

Prima dell’arrivo dei bambini spostiamo i banchi e la cattedra in modo da recuperare lo spazio per muoverci liberamente nell’aula. Al loro arrivo, diciamo agli alunni: “Durante l’estate alcune api robot hanno costruito un alveare nella scuola!”. Dividiamo la classe in piccoli gruppi e consegniamo a ognuno di questi una Bee-Bot. Lasciamo che i bambini manipolino le api robot, scoprendo magari alcuni aspetti del loro funzionamento. Scegliamo di far portare ai robottini un nostro messaggio di amicizia (pensieri, disegni o altro) a bambini che si trovano in un’altra aula. Spieghiamo che le api andranno programmate affinché eseguano un percorso. Stabiliamo insieme ai bambini il tragitto che dovranno seguire sul pavimento, poi scriviamo noi alla lavagna la successione di istruzioni di movimento per le Bee-Bot, avendo cura di inserire un errore nella sequenza. Infine, una volta avviati i robot, attendiamo che i bambini se ne accorgano.

Sono arrivate le api a scuola

Riflettiamo sul nostro operato

Eliminiamo l’insetto dispettoso

Quando ogni gruppo avrà acquisito la certezza che nella sequenza di istruzioni c’è un errore, raccontiamo alla classe che la colpa è di un insetto dispettoso (gli informatici lo chiamano bug) che ha manomesso la successione di azioni che le api robot avrebbero dovuto compiere per portare a termine il percorso. Esortiamo i bambini: “Ora l’errore inserito dal bug va trovato e corretto!”. Chiediamo a ogni gruppo di annotare la nuova successione di comandi da dare alla Bee-Bot perché arrivi finalmente alla destinazione concordata (altrimenti scriviamo noi quanto ci dicono). Se vediamo che qualche gruppo è in difficoltà, sosteniamolo o affianchiamogli un compagno che sia già riuscito a trovare la soluzione.

ATTIVITà 3

Quando ogni gruppo sarà riuscito a far consegnare dalla propria ape robot il messaggio al destinatario, festeggiamo con la classe il successo raggiunto. Come ci siamo riusciti? Ben presto gli alunni arriveranno a distinguere: <ul><li>il modo di programmare le Bee-Bot (la tecnica per metterli in azione, trovare e correggere errori così che i robottini agiscano nel modo desiderato); </li><li>ciò che sta dietro la tecnica, ovvero la tecnologia delle Bee-Bot che consente loro di leggere alcune strisce di istruzioni e di agire di conseguenza. </li></ul>Infine chiediamo a ognuno di esporre a voce o per iscritto quanto ha appreso.

Per saperne di più sul robot <a data-cke-saved-href="https://www.campustore.it/bee-bot-nuova-versione.html" target="_blank" href="https://www.campustore.it/bee-bot-nuova-versione.html">Bee-Bot</a>.

La diffusione di supporti informatici nella scuola procede velocemente, ma a un ritmo che è comunque molto inferiore a quello che caratterizza le famiglie di molti alunni. I bambini utilizzano le applicazioni informatiche in modo troppo spesso strumentale e acritico, senza conoscere la differenza tra la tecnica d’uso e la tecnologia che ne sta alla base. Nel momento in cui mettiamo i bambini a contatto con nuovi strumenti informatici ed elettronici, facciamo sì che, pur con la necessaria gradualità, si rendano conto dei meccanismi del processo informatico e della possibilità di determinarne l'esito. L’attività li accompagnerà in modo attivo e operativo alla programmazione di semplici robot, attraversandone tutte le fasi: dall’ideazione alla progettazione, fino alla realizzazione e al controllo di sequenze operative.

ATTIVITà 1

ATTIVITà

<ul><li class="heading5">Conoscere e usare in modo opportuno strumenti di cui si è in grado di descrivere la funzione principale e il modo di funzionamento. </li><li class="heading5">Ideare, progettare sequenze di istruzioni. </li><li class="heading5">Analizzare e riflettere su quanto realizzato al fine di ottimizzare le istruzioni.</li></ul>

<ol><li data-cke-filler-webkit="start" data-cke-temp="1" style="display: block; width: 0px; height: 0px; padding: 0px; border: 0px; margin: 0px; position: absolute; top: 0px; left: -9999px; opacity: 0; overflow: hidden;">&nbsp;</li><li class="heading5">Sono arrivate le api a scuola</li><li class="heading5">Eliminiamo l’insetto dispettoso</li><li class="heading5">Riflettiamo sul nostro operato</li><li data-cke-filler-webkit="end" data-cke-temp="1" style="display: block; width: 0px; height: 0px; padding: 0px; border: 0px; margin: 0px; position: absolute; top: 0px; left: -9999px; opacity: 0; overflow: hidden;">&nbsp;</li></ol>

OBIETTIVI SPECIFICI

Le api robot

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