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Esami universitari

Nell'anno passato abbiamo vissuto una lunga e almeno all'inizio improvvisata esperienza di didattica della vicinanza che ha trovato <a data-cke-saved-href="https://www.miur.gov.it/web/guest/-/orientamenti-pedagogici-sui-led" target="_blank" href="https://www.miur.gov.it/web/guest/-/orientamenti-pedagogici-sui-led">buona risonanza nei Lead</a>, la cura dei legami.&nbsp; In questo momento ci ritroviamo, in una situazione diversa, ricchi di esperienza riflessiva, anche se affaticati dalla realtà complessa che abbiamo gestito da settembre in presenza e da quanto ora ci è richiesto con la scuola sospesa. All'inizio dell'anno scolastico era necessario elaborare un Piano per la didattica digitale, per essere pronti a gestire una nuova emergenza senza penalizzare troppo i bambini e le famiglie e per poter agire in modo pensato e equilibrato. Nell'elaborare tale piano si è ritenuto di stabilire quante ore riservare alla cura dei legami attraverso azioni sincrone e asincrone.&nbsp;In realtà, leggendo gli scambi che avvengono tra insegnanti in molti gruppi sui media si può capire che vi sono moltissime diversità nella distribuzione e nella tipologia di azioni. A volte troppe ore in sincronia risultano assai impegnative per i bambini e per i genitori, forse anche per i docenti. Troppe proposte asincrone o proposte differenti e scollegate da un filo di continuità educativa diventano pesanti e inutili.Forse vale la pena riflettere su alcuni aspetti essenziali del lungo documento dedicato ai Lead e trarre dall'esperienza di oggi motivo di crescita.Leggi anche:&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/ddi-e-scuola-dellinfanzia-le-piste-di-lavoro-continue" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/ddi-e-scuola-dellinfanzia-le-piste-di-lavoro-continue">DDI e scuola dell’infanzia: le piste di lavoro continue</a><img filer_id="231999" data-cke-saved-src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/2a/a3/2aa3bb1e-fcf1-467f-843e-5d7baaed5b0e/lead5.jpeg__500x282_q85_subsampling-2.jpg" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/2a/a3/2aa3bb1e-fcf1-467f-843e-5d7baaed5b0e/lead5.jpeg__500x282_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="500" height="282"> Tre punti d'attenzione&nbsp;1) nella presenza resa possibile dalla tecnologia occorre scoprire e riconoscere quali siano le opportunità e le potenzialità efficaci che tali mezzi ci consentono e condividere delle regole di comunicazione (fondate su comprensione, gentilezza, rispetto, equilibrio...). Parliamone in collegio e troviamo il nostro stile. 2) ancora una volta la scuola entra nelle famiglie. Vi è la possibilità di osservarsi reciprocamente e di cooperare. Non solo, vi sono aspetti e sentimenti che ci coinvolgono tutti e che ci possono accomunare o dividere, a seconda di come li affrontiamo. Per questo uno degli aspetti di cui dobbiamo avere maggiore cura è il dialogo con i genitori.&nbsp; In un buon piano occorre dedicare tempo a spazi di ascolto e di parole, scegliere modalità di interazione che possano renderci alleati, permettere di venire incontro ai bisogni, concordare una possibile e preziosa collaborazione che tenga conto del supporto che mamma e papà possono realisticamente offrire. Possiamo farlo con molta diponibilità e nei momenti opportuni con telefonate personali, incontri on line di sezione o di piccolo gruppo, scambi di documentazione, lettere, email, messaggi… Sarebbe auspicabile parlare anche del modo in cui stare accanto ai bambini durante le esperienze digitali, non per trasformare i genitori in maestri ma per&nbsp;essere uniti nelle motivazioni e nei modi. 3) un altro punto essenziale e molto chiaro è che non dobbiamo richiedere ai bambini delle prestazioni, proporre compiti e attività soltanto da eseguire, cose da fare frammentate e poco in sintonia col percorso educativo. Gli incontri sincroni dovrebbero aiutarci a mantenere le relazioni tra insegnanti e bambini, favorirle tra i bambini stessi, in modo da sentirci vicini, continuare a condividere pensieri, idee, esperienze e aver cura degli aspetti affettivi emotivi, donando momenti di gioia e benessere. Dunque, oltre a ritrovarci riprendendo alcune routine e consuetudini buone, sono soprattutto esperienze attive e di gioco quelle più adatte e proponibili.Materiali utiliSul documento troviamo molti esempi su come valorizzare i bambini, praticare il dialogo e il gioco. Sulla nostra rivista Scuola dell’infanzia, fin da settembre abbiamo sempre pensato e progettato esperienze che potessero in parte essere riprese e continuate in tempo di Lead. Si tratta di momenti buoni e significativi di gioco, musica, lettura, routine, arte, contatto con la natura… Anche all’interno dei veri e propri percorsi didattici vi mostriamo come sia possibile operare in continuità pur in questa situazione.<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/natura-versi" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/natura-versi">Natura in versi</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/le-emozioni-dellinizio" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/le-emozioni-dellinizio">Le emozioni dell'inizio</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/benessere-scuola" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/benessere-scuola">Benessere a scuola</a><a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/sentieri-condivisi" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/sentieri-condivisi">Sentieri condivisi</a><a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/natura-da-amare" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/natura-da-amare">Natura da amare</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/disegnare-musica-con-il-corpo" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/disegnare-musica-con-il-corpo">Disegnare musica con il corpo</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/prendersi-cura" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/prendersi-cura">Prendersi cura</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/numeropoli" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/numeropoli">Numeropoli</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/prontuario-scienziati" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/prontuario-scienziati">Prontuario per scienziati</a>&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/arte-sui-sassi" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/arte-sui-sassi">Arte sui sassi</a>&nbsp; Lasciamo perdere ogni improvvisazione o semplice esecuzione e sforziamoci di continuare con proposte collegate il più possibile a quanto facevamo a scuola. Con qualche piacevole e coerente novità. Lavoretti, schede e cose simili... meglio di no, se tali proposte non sono motivate e interattive, se non permettono al bambino di mettersi in gioco col corpo, i sensi, le parole, i pensieri... e di attivare un fare che sia scoperta, costruzione, creazione.&nbsp;<img filer_id="232000" data-cke-saved-src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/10/78/1078f8d7-b529-43ae-ac38-f0d16634d091/lead_2.jpeg__500x527_q85_subsampling-2.jpg" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/10/78/1078f8d7-b529-43ae-ac38-f0d16634d091/lead_2.jpeg__500x527_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="500" height="527">La scuola sospesa e la scuola da cambiare&nbsp;La scuola sospesa che tanto ci dispiace perché i bambini sicuramente ne soffrono e non vedono l’ora di ritrovarsi, è di nuovo un’occasione per decidere di cambiare un modo di fare scuola e dirigerci, se già non l'abbiamo fatto, verso diverse possibilità di azione e partecipazione. Tutto questo lo realizziamo mentre, in modi assai differenti, in tantissime scuole stiamo accogliendo piccoli gruppi con bambini disabili e in difficoltà, e anche qualche compagno, in modo da favorire il processo inclusivo. Una buona possibilità per aiutare i bambini pensando a micropercorsi rivolti a bisogni e aspetti personali e alla cura delle relazioni, rispondendo anche alla fatica delle loro famiglie. Per noi insegnanti questo periodo che ci auguriamo sia breve è ancora una prova di coraggio e valore professionale. E credo che molti insegnanti e gruppi di insegnanti stiano in questi giorni dando prova, come hanno fatto lo scorso anno, di grande competenza e creatività educativa. Con la cura dei Lead e oltre. Inventando tanti e differenti modi per sostenere le famiglie e stare accanto ai bambini: lasciando sui muretti di recinzione della scuola Kit personalizzati di sopravvivenza o contro la noia, inventando spazi di scambio concreti, addirittura consegnando di casa in casa una borsa dedicata o accogliendo dalle famiglie cuori, messaggi e lavori dei bambini sulla recinzione del giardino di scuola. Mentre aspettiamo presto di tornare assieme, ricordiamo che la cura dei legami è anche cura delle relazioni tra noi docenti, con la capacità di decidere e progettare assieme, anche a questo ci richiama la Lead.&nbsp;Vorrei ricevere le vostre testimonianze preziose, vi invito a scriverci a scuolainfanzia@giunti.it.<img filer_id="232002" data-cke-saved-src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/c4/63/c463dbd3-af24-40ae-b703-627ab63ab015/lead_3.jpeg__600x450_q85_subsampling-2.jpg" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/c4/63/c463dbd3-af24-40ae-b703-627ab63ab015/lead_3.jpeg__600x450_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="600" height="450">Le foto sono della Scuola infanzia e Nido integrato S. Ambrogio Valpolicella (Verona)&nbsp;

Riflettiamo insieme sui LEAD