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Percorsi ritmici
Bambine e bambini provano gioia muovendosi a ritmo, si tratta di un’esperienza che riguarda le capacità motorie, ma che li coinvolge anche a livello emotivo e personale.

Per tutti: seguo il mio ritmo
Avviamo un’esperienza in cui ciascuno abbia la possibilità di esplorare il proprio ritmo interno.
Che cosa serve
Cerchi, tamburo.
Come si fa
- Individuiamo bambine e bambini che possiedono una naturale predisposizione verso il ritmo e la musica e proponiamoli come modello per chi, invece, ha bisogno di più tempo.
- Prepariamo un percorso ritmico adatto a tutti: predisponiamo sul pavimento una fila di cerchi da psicomotricità, al termine dei quali mettiamo un tamburo, tipo djambe, da suonare in piedi. Se non lo abbiamo, sostituiamolo con uno scatolone o una sedia da percuotere con un battente o con le mani.
- Facciamo cominciare i più grandi o i più sicuri in modo da dare agli altri il tempo di capire. Se qualche bambino è particolarmente inibito proponiamogli di darci la mano e muoviamoci con lui, rispettando i suoi tempi motori.
- Incoraggiamo ciascuno a percorrere il tracciato nella modalità preferita secondo il proprio ritmo e velocità per arrivare a suonare il tamburo. Osserviamo chi cammina, gattona, saltella, corre, chi lo percorre con sicurezza e chi in modo esitante. Prestiamo attenzione anche a come suonano il tamburo e se manifestano una continuità tra il ritmo del movimento e quello sullo strumento.
- Rifacciamo il passaggio più volte, sempre liberamente, per consolidare l’esperienza e poi proponiamo di provare una velocità e un ritmo diverso, prendendo spunto da quello che hanno visto fare agli altri.
Per i più piccoli: al luna park
Colleghiamo il movimento con i ritmi della musica, per arrivare alla comprensione di alcuni elementi del linguaggio musicale.
Che cosa serve
Cerchi da psicomotricità, cerchi di carta colorata.
Come si fa
- Lavoriamo su un brano dal ritmo molto cadenzato per percepirlo con maggiore facilità, per esempio proponiamo Cross dance di The Shenanigans .
- Nel brano sono facilmente riconoscibili due parti:
– parte A, più lenta, rappresentiamola sul pavimento con una fila di cerchi di carta, ciascuno dei quali corrisponde a un passo (pulsazione del brano) da fare;
– parte B, più veloce, utilizziamo un cerchio da psicomotricità intorno al quale i bambini girano correndo finché non termina la frase. - Con questo percorso ritmico proviamo a percepire la diversità ritmica e melodica delle due parti del brano, a leggerne la rappresentazione simbolica e a eseguirla con il movimento.
- Raccontiamo che quello che vedono sul pavimento è il percorso per arrivare al luna park: i cerchi di carta sono i passi da fare per raggiungere la giostra che gira, rappresentata dai cerchi.
Per i più grandi: il quadrato dei 16 cerchi
Proponiamo uno schema con strumenti da percuotere seguendo l’andamento della musica e improvvisando movimenti e ritmi.
Che cosa serve
16 cerchi da psicomotricità, strumenti ritmici.
Come si fa
- Predisponiamo uno schema quadrato di 16 cerchi all’interno dei quali posizioniamo vari strumenti ritmici come campanelli, legnetti, tamburi, maracas, cembali.
- Mettiamo una musica di sottofondo e, a turno, ognuno percorre lo schema in completa libertà di movimento (può camminare, saltare, procedere lentamente o velocemente), quando arriva in un cerchio con lo strumento deve fermarsi e suonare un ritmo a piacere. L’unica regola è adeguare il ritmo del movimento alle caratteristiche del brano ascoltato.
- Il quadrato dei cerchi può essere utilizzato per improvvisare movimenti su qualsiasi tipologia di brano musicale anche senza l’utilizzo di strumenti. Scegliamo brani adeguati alle capacità dei bambini: cominciamo con brani cadenzati e non troppo veloci per poi aumentare la difficoltà a mano a mano che diventano più sicuri. Per esempio: Funny Track 4, 8 Beat Menu, Fanfare Ciocârlia di Asfalt Tango, Chocolat (swing), Rondò in re magg. K. 485
Playlist
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