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Lezione | Italiano | Classe 3ª

Parole in relazione

Giochiamo a riconoscere e a costruire campi semantici, cogliendo relazioni di significato fra le parole, partendo da immagini o ambienti. Riconosciamo i rapporti di sinonimia, antonimia e omonimia, intuendo la funzione dei prefissi.

di Vincenza Conserva20 ottobre 2021

Obiettivi, attività, materiali | DAD e DDI

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere le relazioni di significato fra le parole.
  • Riconoscere l’appartenenza delle parole a campi semantici.
  • Riconoscere meccanismi di derivazione delle parole.

Attività 1

Parole in campo

Iniziamo il percorso fornendo a ciascun bambino la SCHEDA Parole in campo: il mare. Facciamo osservare l’immagine e chiediamo di inserire nei riquadri i nomi dei particolari.

Poi avviamo una conversazione guidata chiedendo cosa hanno in comune le parole presenti nella scheda.
Convergeremo sul fatto che queste parole sono collegate fra loro per il significato che esprimono.
Le parole spesso sono legate da un rapporto di significato e insieme formano un campo semantico.
Possiamo formare tanti campi semantici e questi possono contenere tantissime parole. Un campo semantico si ottiene quindi facendo una serie di associazioni di idee e le sue parole sono come i nodi di una rete che si forma nella nostra mente.
A questo punto distribuiamo le SCHEDE Parole in campo: la montagna e Trova l’intruso.

I bambini associano insiemi di parole al corretto campo semantico, escludendo gli intrusi, oppure individuano il nome del campo semantico.
Proponiamo il GIOCO INTERATTIVO I campi semantici, poi proseguiamo con l’attività del LABORATORIO.

laboratorio
Campi incrociati

Che cosa serve

La SCHEDA Campi incrociati, cartellone su cui disegniamo i due diagrammi di Venn che si intersecano, forbici, colla.

Come si fa

1. Dividiamo la classe in piccoli gruppi e consegniamo a ogni gruppo il necessario.

2. Osservando il cartellone, riflettiamo sul fatto che i due insiemi si intersecano, quindi ci sono delle parole in comune fra i due campi semantici.

3. I bambini ritagliano le parole e, consultandosi, le inseriscono nell’insieme opportuno oppure nella sezione comune ai due insiemi.

4. Vince la squadra che finisce per prima, inserendo correttamente le parole nei tre spazi.

Attività 3

Sinonimia, antonimia e omonimia

Proseguiamo il percorso portando gli alunni a cogliere altre relazioni fra le parole.
Cominciamo con il rapporto di sinonimia e antonimia.
Nella SCHEDA Cerca la differenza proponiamo il confronto di due coppie di brevi testi.

Nella prima attività l’alunno sottolinea le parole che cambiano da un testo all’altro pur esprimendo lo stesso significato, nella seconda sottolinea le parole che cambiano ma che esprimono invece un significato esattamente contrario.

Prima di passare all’attività successiva, partendo dall’aggettivo disgustoso presente nel secondo testo, facciamo notare il meccanismo di formazione del contrario attraverso il prefisso DIS e ricordiamo gli altri prefissi S, IN, IM, MAL, A, fornendo degli esempi (scorretto, incerto, impaziente, maleducato, asociale...).
Consolidiamo con i GIOCHI INTERATTIVI Sinonimi e antonimi.

Concludiamo con la relazione di omonimia: proponiamo la SCHEDA Rapporti di omonimia, in cui i bambini trovano omonimi in una filastrocca di Rodari e poi associano alle parole più definizioni.

valutiamo

L’alunna/o:

  • riconosce l’appartenenza delle parole a campi semantici;
  • riconosce meccanismi di derivazione delle parole.

In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione).

Per il quaderno della documentazione: conserviamo le schede.

Scuola primariaItaliano

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