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Orientarsi in uno spazio aperto
Una lezione per sperimentare e comprendere la differenza tra punti di riferimento relativi e assoluti. Guidiamo i bambini e le bambine in brevi attività di osservazione e interazione con realtà nel giardino scolastico e fuori dalla scuola.
Obiettivi, attività, materiali
Obiettivi di apprendimento
- Distinguere i punti di riferimento assoluti e relativi.
- Cogliere gli elementi più importanti di uno spazio aperto.
- Rappresentare graficamente e verbalmente i propri spostamenti.
Attività
- I punti di riferimento, la mappa, i percorsi
con SCHEDA “Punti di riferimento assoluti e relativi” - Orientarsi in uno spazio aperto
con SCHEDA “Osservare uno spazio aperto” - LABORATORIO: Verbalizzare il movimento
Attività 1
I punti di riferimento, la mappa,
i percorsi
I punti di riferimento possono essere assoluti o relativi. I primi forniscono informazioni univoche: la loro posizione è nota (per es., coordinate geografiche) e le indicazioni inequivocabili (per es., i punti cardinali). I punti di riferimento relativi, invece, fanno riferimento alla posizione dell’osservatore o alla sua sensibilità (destra-sinistra, vicino-lontano...) e sono pertanto meno affidabili. Consegniamo la SCHEDA Punti di riferimento assoluti e relativi.
Primo esercizio. Chiediamo ai bambini di indicare quali sono, secondo loro, i punti di riferimento più significativi visibili dal cortile scolastico. Disegniamo una mappa collettiva che mostri la posizione dei punti individuati.
Secondo esercizio. Chiediamo poi ai bambini, organizzati in coppie, di scrivere le indicazioni per raggiungere un punto B partendo da un punto A del cortile, a loro scelta. Facciamo verificare i percorsi ai compagni.
Attività 2
Orientarsi in uno spazio aperto
Usciamo dalla scuola e raggiungiamo un luogo del territorio noto a tutti.
Organizziamo gli alunni in quartetti e posizioniamoli ai quattro lati di un oggetto lì presente (una fioriera, un albero, un monumento...), ciascuno con le spalle rivolte verso gli altri compagni.
Invitiamoli a compilare la SCHEDA Osservare uno spazio aperto, senza cambiare posizione, indicando gli oggetti principali che vedono nella casella corrispondente alla posizione in cui li vedono.
Facciamo confrontare i componenti dei quartetti a partire da due domande stimolo:
- Avete preso in considerazione gli stessi punti di riferimento?
- Avete disegnato i punti di riferimento comuni nello stesso riquadro?
Le attività aiuteranno a far emergere:
- l’immediatezza dei punti di riferimento relativi (facili da individuare quando gli interlocutori si trovano nello stesso contesto);
- i loro limiti (indicazioni come destra, sinistra, avanti o indietro sono spesso ambigue e insufficienti).
Di rientro, arricchiamo e consolidiamo le mappe mentali dei bambini attraverso l’introduzione dei punti cardinali con l’attività proposta nel LABORATORIO.
Che cosa serve
Computer, mappa collettiva realizzata nella prima attività.
Come si fa
1. Indichiamo sulla mappa collettiva della scuola i quattro punti cardinali.
2. Mostriamo la posizione della scuola su una carta orientata a nord.
3. Chiediamo ai bambini di scrivere il racconto del percorso svolto in cortile, verificando che includano l’uso di punti di riferimento sia assoluti sia relativi.
4. Registriamo i racconti (è possibile farlo anche online su: https://online-voice-recorder.com/it/) e facciamo arrivare le registrazioni ai genitori.
Software “stellarium-web.org”, per orientarsi di notte, con le stelle.
L’alunna/o:
- distingue i punti di riferimento assoluti da quelli relativi?
- coglie gli elementi più importanti di uno spazio aperto?
- dà indicazioni utilizzando riferimenti precisi?
Elaborati da raccogliere: la scheda Punti di riferimento assoluti e relativi, le registrazioni del laboratorio.