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“Nello spazio di un foglio…” un’esperienza di scrittura spontanea secondo il Metodo Naturale

Il progetto di corrispondenza tra bambine e bambini delle scuole dell'infanzia dell'IC Bolzaneto e IC Serra Riccò di Genova

di Nicoletta Papagno, Sara Anna Ravaschio20 settembre 20241 minuto di lettura
“Nello spazio di un foglio…” un’esperienza di scrittura spontanea secondo il Metodo Naturale | Giunti Scuola

Il progetto nasce dalla voglia di sperimentare quanto appreso al corso di formazione “La scrittura spontanea e il Metodo Naturale per l’apprendimento della lettura e della scrittura in contesti multiculturali”, condotto dall’Insegnante Angela Maltoni sul Metodo Naturale di Célestin Freinet, secondo cui il bambino impara a leggere e scrivere procedendo per tentativi sperimentali, come per l’apprendimento di tutte le altre abilità.

Tra le varie tecniche previste dal metodo abbiamo scelto quella della corrispondenza.

Il focus del progetto è stato condurre i bambini alla scoperta del codice scritto: non si tratta di insegnare a leggere e scrivere, perché alla Scuola dell’Infanzia non sono queste le competenze richieste, ma di sostenere l’interesse per la letto–scrittura, potenziare competenze fonologiche e metafonologiche, usare parole per esprimere emozioni, impressioni e sentimenti, formulare ipotesi sulla lingua scritta.

La specificità del progetto è stata creare un contesto di apprendimento per promuovere la costruzione della lingua scritta in cui il protagonista attivo fosse proprio il bambino che, sperimentando, diventasse co-costruttore delle proprie conoscenze e dove il ruolo delle insegnanti fosse progettare e facilitare le esperienze di apprendimento.

Abbiamo scelto il titolo “Nello spazio di un foglio” perché in questo spazio si intrecciano le emozioni suscitate dalle nuove scoperte: ricevere una lettera, scoprire come viaggia, la gioia di trovare nuovi amici e lo stupore di sperimentare le prime forme di scrittura spontanea.

Il progetto è stato rivolto ai bambini di cinque anni ed è stato strutturato per coinvolgere tutti i bambini, anche quelli con disabilità più e meno gravi, personalizzando le proposte e anche i più piccoli che hanno mostrato interesse verso la proposta.

La scelta di utilizzare albi illustrati e libri per introdurre e accompagnare questo percorso è data dall’importanza di questi strumenti come mediatori didattici, non solo per gli apprendimenti, ma anche per lo speciale legame che riescono a creare tra adulto e bambino.Il percorso si è sviluppato nell’anno scolastico 2023-2024.

Il postino e le lettere

Image | Giunti Scuola

Tutto è cominciato da una scatola che i bambini una mattina hanno trovato in classe contenente un libro (Il postino di Liesbet Slegers , Clavis Edizioni) e gli elementi della posta: fogli di carta, buste, cartoline, francobolli.

I bambini hanno iniziato così a conoscere il mestiere del postino e attraverso momenti di circle time sono nate domande, curiosità e ipotesi su cosa è la posta e cosa serve se voglio scrivere una lettera.

Da subito i bambini hanno mostrato voglia di provare a scrivere, ma difronte al foglio bianco rimanevano disorientati: “E ora? Come faccio a scrivere se non sono capace?”. Abbiamo reagito affiancandoli e rassicurandoli: “Prova a scrivere nel modo in cui sei capace, diverso dal mio… va benissimo così”.

Hanno così iniziato a produrre testi: chi spontaneamente, chi copiando da scritte presenti in sezione o dai compagni.

Terminata la scrittura abbiamo iniziato l’attività di “traduzione” prevista dal Metodo Naturale, affiancando ogni singolo bambino, chiedendogli cosa avesse scritto, invitandolo a seguire con il dito indice la “lettura” dell’elaborato e spiegandogli che la maestra lo avrebbe trascritto nella sua lingua.

Alla fine i bambini erano soddisfatti per aver comunicato con quei segni il loro pensiero.

Image | Giunti Scuola

In visita all'Ufficio postale

Successivamente ci siamo recati all’Ufficio postale dove abbiamo incontrato il postino e osservato i mezzi che utilizza, abbiamo visto lungo la strada la cassetta della posta, abbiamo imparato che ogni strada ha un nome e ogni edificio un numero: è così che il postino sa dove consegnare la posta.

Da questa esperienza, in sezione sono nati spontaneamente giochi di finzione: i bambini si sono travestiti da postini ed hanno costruito una cassetta della posta, imbucando messaggi per i propri compagni.

Scriviamo a Babbo Natale

Nel periodo natalizio il postino è venuto a scuola a portarci le letterine da scrivere a Babbo Natale. Da qui un nuovo esercizio di scrittura spontanea da proporre ai bambini: scrivere una lettera individuale e una collettiva per Babbo Natale.

Image | Giunti Scuola

La corrispondenza tra scuole

Nel mese di aprile è iniziata la corrispondenza vera e propria tra le due scuole dell'infanzia, tra la sezione Tulipani dell'IC Bolzaneto e la sezione Coccinelle dell'IC Serra Riccò di Genova, scaturita dalla lettura del testo La lettera di Mamadu di Fuad Aziz, Valentina Edizioni.

Una mattina il postino ha portato a scuola una grande busta che ha lasciato i bambini a bocca aperta: c’è posta per noi!

Image | Giunti Scuola

Indescrivibile l’emozione e la sorpresa dei bambini: hanno voluto sapere chi mandasse la busta e cosa contenesse. Abbiamo letto la lettera insieme e guardato il contenuto: disegni e messaggi dai nostri nuovi amici di penna.

Da qui l’entusiasmo di rispondere con una lettera collettiva, la costruzione di un libro e segnalibri con messaggi di scrittura spontanea per i nuovi amici.

Image | Giunti Scuola

Siamo così arrivati a giugno e i bambini, in risposta all’ultima lettera ricevuta, hanno preparato delle cartoline artistiche con messaggi e disegni che sono state spedite e smarrite! Questo sarà il pretesto per proseguire il percorso il prossimo anno.

Al termine di questa esperienza, seguendo le indicazioni del Metodo Naturale, è stato realizzato il giornalino dell’esperienza svolta.

Per noi insegnanti questa esperienza è stata molto positiva e arricchente per l’entusiasmo dei bambini, che hanno continuato a produrre testi in occasioni strutturate, ma anche spontaneamente nei loro giochi e attività grafiche, ciascuno con il proprio stile e perché ha permesso di sperimentare i concetti appresi al corso e indagare nuove strade per creare nuovi percorsi personalizzati per i nostri bambini.

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