Fin dalla classe prima primaria gli insegnanti avevano notato che faceva fatica a seguire i ritmi proposti dall&rsquo;attivit&agrave; didattica, rimaneva un po&rsquo; indietro, necessitava di spiegazioni supplementari per comprendere le consegne e terminare le attivit&agrave;. Arrivata in terza la bambina ancora fatica a comprendere le consegne (con ricadute sullo svolgimento dei compiti per casa), e soprattutto i testi. La decodifica non &egrave; brillante, tuttavia rimane all&rsquo;interno di una prestazione sufficiente. Viene anche segnalata, sia dalla famiglia che dalla scuola, una certa distraibilit&agrave;. I genitori riferiscono che Lucia ha iniziato a parlare lievemente in ritardo ma che tale aspetto poi si &egrave; regolarizzato e non &egrave; stato necessario nessun approfondimento specialistico.

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Lucia &egrave; stata valutata presso il nostro Centro alla fine della classe terza (vedi BOX 1).

Considerato il quadro emerso, la scuola dovr&agrave; considerare le principali fragilit&agrave; di Lucia, ma anche i punti di forza, e facendo riferimento alle tutele previste dalla normativa vigente potr&agrave; elaborare un Piano Didattico Personalizzato (PDP) rispondente alle caratteristiche del profilo della bambina. Le attivit&agrave;, le strategie, le modalit&agrave; di lavoro suggerite per casi di DCT, come quello di Lucia possono riguardare gli aspetti qui di seguito elencati:

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	<li style="text-align: justify;">far anticipare il contenuto dei testi a partire dai titoli e dalle immagini associate richiamando le conoscenze pregresse;</li>
	<li style="text-align: justify;">far riconoscere le caratteristiche inizialmente dei testi narrativi e poi di quelli informativi;</li>
	<li style="text-align: justify;">esplicitare in modo chiaro alla bambina quali sono gli scopi principali per cui si legge, a partire dal fondamentale leggere per capire, al fine di promuovere una riflessione metacognitiva sul compito;</li>
	<li style="text-align: justify;">sviluppare una riflessione metacognitiva su come sia importante leggere in modo diverso a seconda degli scopi: lettura veloce per farsi un&rsquo;idea generale del contenuto del testo, leggere in modo lento e attento per capire pi&ugrave; a fondo;</li>
	<li style="text-align: justify;">fare riflettere la bambina su come queste due strategie di lettura le sono utili anche quando studia sul libro di testo;</li>
	<li style="text-align: justify;">favorire una pi&ugrave; profonda conoscenza del vocabolario attraverso associazioni di immagini e parole, sinonimi e contrari, categorizzazione di parole con significato simile;</li>
	<li style="text-align: justify;">promuovere l&rsquo;abilit&agrave; di fare inferenze attraverso materiale di difficolt&agrave; graduata.</li>
</ul>

In classe gli insegnanti dovranno prestare particolare attenzione a valutare che le consegne dei vari esercizi e compiti siano state ben comprese dalla bambina e, in caso contrario, rispiegare con parole pi&ugrave; semplici, esempi, immagini esplicative.

L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di aiutare la bambina non solo a migliorare le competenze carenti ma anche quello di permettere a Lucia di vivere le richieste scolastiche nel modo pi&ugrave; sereno possibile.

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In questi ultimi anni la scuola &egrave; diventata sempre pi&ugrave; sensibile e attenta alle difficolta e ai disturbi dell&rsquo;apprendimento, tuttavia se le peculiarit&agrave; di alcuni profili, come ad esempio la dislessia evolutiva caratterizzata da lettura lenta e scorretta, sono facilmente osservabili in classe, &egrave; pi&ugrave; difficile individuare bambini/e con un disturbo di comprensione del testo e, conseguentemente, fornire loro un supporto mirato.

Attraverso la presentazione del caso di Lucia verr&agrave; messo in luce come sia importante per la scuola conoscere i loro specifici bisogni educativi distinguendoli da quelli di altre/i allieve/i.

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Carretti, B., Zamperlin, C., Destro, P. (2023). Quando comprendere un testo &egrave; difficile. Psicologia e Scuola, 14, 53-57.

L&rsquo;articolo espone in modo chiaro e sintetico le caratteristiche del profilo di DCT e le modalit&agrave; di intervento.

Cornoldi, C., Colpo, G., Carretti, B. (2017). Prove MT 3-4-5. Kit scuola primaria. Firenze, Giunti EDU.

Il volume propone molte attivit&agrave; per sviluppare in generale le competenze di comprensione del testo in classe.

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Le ultime Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell&rsquo;Apprendimento pubblicate dall&rsquo;Istituto Superiore di Sanit&agrave; (Gennaio 2022) hanno riconosciuto il profilo di Disturbo di Comprensione del Testo (DCT). Il disturbo si caratterizza per cadute significative nella lettura a livello di comprensione del testo scritto, non nella decodifica, legate ad esempio alla difficolt&agrave; di inferire informazioni non esplicitate nel testo, cogliere il significato profondo del lessico ma anche di alcuni aspetti della comprensione del linguaggio orale. Spesso bambine/i con problemi di questa natura presentano problematiche anche di tipo metacognivo: sono poco strategici (leggono tutto allo stesso modo), faticano a monitorare il loro livello di comprensione (non si rendono conto di passaggi poco chiari o di non capire), difficilmente rileggono il testo o si chiedono alla fine del brano se hanno capito, non sanno valutare il loro grado di comprensione.

Le Linee Guida rifacendosi alla letteratura e ricerca scientifica mettono in luce come il profilo di DCT possa coinvolgere abilit&agrave; riconducibili al linguaggio orale (ad esempio, comprensione da ascolto, conoscenza del vocabolario, comprensione sintattica e grammaticale) in cui tuttavia le difficolt&agrave; riscontrate sono comunque di minore entit&agrave; rispetto alle problematiche nella comprensione del testo scritto. Come negli altri Disturbi Specifici dell&rsquo;Apprendimento (DSA), anche nel profilo di DCT le abilit&agrave; cognitive si collocano nella norma con punteggi pi&ugrave; bassi nell&rsquo;area verbale rispetto a quella visuospaziale e una debolezza nella memoria di lavoro verbale.

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Il disturbo di comprensione

Il caso di Lucia

Suggerimenti operativi per la scuola

BOX 1 La valutazione clinica di Lucia

La lettura strumentale, valutata con le prove MT-3-Clinica (Cornoldi, Carretti, 2016), risulta lievemente rallentata (prestazione in richiesta di attenzione RA) ma corretta (prestazione sufficiente PS) mentre la comprensione del testo &egrave; significativamente inferiore a quanto ci si attende per la classe frequentata (prestazione che richiede un intervento immediato RII). Una difficolt&agrave; importante &egrave; emersa anche nella comprensione d&rsquo;ascolto. Alcune prove di natura linguistica hanno evidenziato delle fragilit&agrave; nel vocabolario recettivo e nella fluenza semantica. Dal punto di vista delle competenze cognitive generali (QI), il profilo di Lucia si colloca in una fascia media con una disarmonia tra l&rsquo;intelligenza visuopercettiva che risulta buona, ed &egrave; un punto di forza della bambina, e l&rsquo;intelligenza verbale al limite inferiore di norma.

Lucia e il disturbo di comprensione del testo

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