A propossito di valorizzazione della diversit&agrave; linguistca, un altro documento inviata le scuole a :

<ul>
	<li>Attivare dentro le scuole corsi opzionali di insegnamento delle lingue d&rsquo;origine, anche in collaborazione con i governi dei Paesi di provenienza.</li>
	<li>Sperimentare l&rsquo;insegnamento a tutti gli alunni di lingue straniere non comunitarie (cinese, arabo, russo).</li>
	<li>Conoscere, riconoscere e valorizzare le forme di bilinguismo presenti fra gli alunni della classe.</li>
	<li>Formare i docenti sul tema della diversit&agrave; linguistica e del plurilinguismo.</li>
</ul>

(MIUR-Osservatorio nazionale per l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri e l&rsquo;educazione interculturale, Diversi da chi? Raccomandazioni per l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri e l&rsquo;intercultura, 2015)

Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo (2012), in apertura, si legge &ldquo;Una molteplicit&agrave; di lingue&nbsp; e culture &egrave; entrata nelle nostre scuole&hellip;&rdquo; &nbsp; e pi&ugrave; avanti troviamo i passaggi seguenti:

Nei documenti prodotti in questi anni dall&rsquo;Osservatorio Nazionale per l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri e l&rsquo;intercultura, il tema del plurilinguismo &egrave; esplicitamente&nbsp; sottolineato&nbsp; come un&rsquo;occasione per tutti&nbsp;:

Il plurilinguismo negli Orientamenti interculturali

&ldquo;La situazione di plurilinguismo che si sta sempre pi&ugrave; diffondendo nelle scuole rappresenta un&rsquo;opportunit&agrave; per tutti gli alunni oltre che per gli alunni stranieri&hellip;. Il&nbsp; mantenimento della lingua d&rsquo;origine &egrave; un diritto dell&rsquo;uomo ed &egrave; uno strumento fondamentale per la crescita cognitiva, con risvolti positivi anche sull&rsquo;Ital2 e sulle LS studiate nella scuola. L&rsquo;insegnamento delle lingue d&rsquo;origine, nella loro versione standard, pu&ograve; essere organizzato insieme a gruppi e associazioni italiani e 
stranieri, mentre saranno le famiglie e le collettivit&agrave; ad esporre i figli alle variet&agrave; non-standard da loro parlate&rdquo;.

&nbsp;(MIUR- Osservatorio nazionale per l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri e&nbsp; l&rsquo;educazione interculturale, La via italiana per la scuola interculturale e l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri, 2007).

ORIENTAMENTI INTERCULTURALI

Idee e proposte per l&rsquo;integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori

Come la maggior parte dei Paesi europei, anche l&rsquo;Italia &egrave; caratterizzata dal multilinguismo. Oltre alla lingua nazionale, vi sono altri tre &ldquo;poli linguistici&rdquo;:

le 12 lingue delle minoranze &ldquo;storiche&rdquo;, riconosciute nella Legge n.482 del 1999 e, pi&ugrave; di recente, la LIS (lingua italiana dei segni), riconosciuta nel maggio del 2021;

le variet&agrave; dialettali, che connotano regioni e territori;

gli idiomi dell&rsquo;immigrazione di diversa consistenza quantitativa e di status (lingue patrimoniali, lingue veicolari, lingue coloniali).

&ldquo;Una molteplicit&agrave; di lingue e culture &egrave; entrata nelle nostre scuole...&rdquo;: cos&igrave; si legge nelle Indicazioni nazionali, del 2012: a questa realt&agrave; di fatto, non sempre corrispondono tuttavia consapevolezze diffuse sul valore delle lingue e conseguenti attenzioni alla diversit&agrave; linguistica delle classi.

Accanto ad una rappresentazione generale e generica del bilinguismo come opportunit&agrave; e ricchezza - se riferito a lingue che godono di &ldquo;prestigio sociale&rdquo; - vi &egrave; spesso negazione o rimozione delle situazioni di plurilinguismo reale, riferito a parlanti le lingue madri delle famiglie immigrate. Un&rsquo;educazione al plurilinguismo, come auspicato dai documenti europei e del Consiglio d&rsquo;Europa, si deve porre obiettivi, quali:

<ul>
	<li>il riconoscimento delle lingue parlate dai bambini e dalle bambine nei contesti extrascolastici e la raccolta delle loro biografie linguistiche</li>
	<li>la valorizzazione di ogni lingua e della diversit&agrave; linguistica presente nelle comunit&agrave;;</li>
	<li>l&rsquo;attivazione di processi metalinguistici di comparazione e scambio tra le lingue.</li>
</ul>

&ldquo;Avere attenzione alla lingua parlata nel contesto familiare costituisce la base per l&rsquo;apprendimento della lingua italiana&rdquo;, &egrave; un&rsquo;indicazione contenuta nelle Linee Pedagogiche per il sistema integrato 0/6, Ministero dell&rsquo;istruzione, 2021.

&Egrave; opportuno disporre di libri bilingui e nelle lingue madri, di materiali multilingui, anche visivi. E promuovere attivit&agrave; di lettura e narrazioni nelle biblioteche scolastiche, o in collaborazione con le biblioteche pubbliche, anche con il coinvolgimento delle famiglie e delle associazioni del territorio.

<a href="https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Orientamenti+Interculturali.pdf/be99b531-74d3-8035-21af-39aaf1c285f5?version=1.0&amp;t=1647608565245" target="_blank">Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l&rsquo;integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori</a>

La scuola dell&rsquo;infanzia. I discorsi e le parole 

La scuola dell&rsquo;infanzia ha la responsabilit&agrave; di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l&rsquo;uso della lingua d&rsquo;origine&hellip;.I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua in situazioni naturali di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli&nbsp; di suoni, tonalit&agrave;, significati doversi.

&nbsp;

La scuola del primo ciclo. Cittadinanza e Costituzione

La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l&rsquo;esplorazione del mondo, l&rsquo;organizzazione del pensiero e per la riflessione sull&rsquo;esperienza e il sapere dell&rsquo;umanit&agrave;.&nbsp; E&rsquo; responsabilit&agrave; di tutti i docenti garantire&nbsp; la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie.

In un documento recente, la diversit&agrave; linguistica e l&rsquo;attenzione alle lingue in uso nell&rsquo;ambiente familiare &egrave; proposta in maniera esplicita anche con indicazioni, proposte e attenzioni.

Di seguito, alcuni frammenti tratti da Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l&rsquo;integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori&nbsp; (2022). &nbsp; &nbsp;

Il plurilinguismo e la diversit&agrave; linguistica sono presenti da tempo nella normativa italiana,

Troviamo il tema del plurilinguismo, della diversit&agrave; linguistica&nbsp; e della lingua madre da riconoscere e valorizzare.&nbsp;sia nei documenti pi&ugrave; generali che in quelli che trattano in particolare il tema dell&rsquo;integrazione degli alunni con background migratorio e dell&rsquo;educazione interculturale.

In altri documenti dell&rsquo;Osservatorio, vi sono paragrafi dedicati alla pluralit&agrave; linguistica come tratto diffuso da riconoscere e valorizzare:

Nelle Indicazioni nazionali e Linee guida

&ldquo;Per quanto riguarda le altre lingue originarie, importante risorsa per lo sviluppo cognitivo e affettivo, &egrave; necessario assumere, per una loro valorizzazione, un&rsquo;ottica policentrica che coinvolga sia le famiglie che le agenzie pubbliche e di privato sociale presenti sul territorio&rdquo;&nbsp;

(Linee guida per l&rsquo;accoglienza e l&rsquo;integrazione degli alunni stranieri, 2014).

Lingua madre e plurilinguismo nella normativa

Dove trovi questo contenuto