Il risultato &egrave; un documento scaricabile, <a href="https://qrs.giuntiscuola.it/23mtw">Costruire il Futuro</a>, che contiene una formazione di alto livello con utili indicazioni sull&rsquo;uso dell&rsquo;IA in ambito scolastico e un progetto in continuo arricchimento.

Dal documento &ldquo;rubo&rdquo; la citazione di Margherita Hack per chiudere: &ldquo;Nella vita non c&rsquo;&egrave; niente da temere, ma tutto da capire&rdquo;.

Le applicazioni di Intelligenza Artificiale generativa sono entrate nelle nostre scuole e non sembrano in procinto di lasciarle. Come possiamo organizzare la nostra convivenza a scuola?

<img alt="" src="https://www.giuntiscuola.it/media/filer_public/8a/ea/8aea5e7b-2c6d-4e5d-ba4c-6f51c9cb1f2d/piccioni_rubrica.png" style="height:207px; width:300px" />

Particolare di un&#39;immagine di Mirella Mariani, &quot;Il pi&ugrave; forte &egrave; il mio pap&agrave;&quot;, Editoriale Scienza.

Convivenza (pi&ugrave; o meno) organizzata

Abbiamo un nuovo inquilino a scuola, l&rsquo;IA. A livello nazionale non esiste ancora un regolamento specifico per l&rsquo;IA a scuola, ci sono per&ograve; diverse pubblicazioni a livello internazionale cui riferirci, reperibili online.

&bull; La Guidance for generative AI in education and research (UNESCO, 2023) fornisce un quadro di caratteristiche, opportunit&agrave; e potenziali rischi, ma anche suggerimenti sugli approcci possibili per gestione e uso nelle scuole, e indicazioni per supportare l&rsquo;attivit&agrave; di insegnamento in generale, con una parte sugli alunni con BES.

&bull; Due pubblicazioni, AI competency framework for students e AI competency framework for teachers (UNESCO, 2024), descrivono le competenze sull&rsquo;IA che studenti e docenti dovrebbero acquisire.

&bull; A livello Europeo, il DigCom 2.2 (The Digital Competence framework for citizens) descrive le competenze digitali necessarie oggi, mentre il Dig Com Edu (Digital Competence Framework for Educators) &egrave; rivolto a chi lavora nel mondo della scuola.

L&rsquo;inizio della storia

Tutto comincia nel novembre 2022, quando il rilascio di ChatGPT ha segnato un prima e un dopo. ChatGPT, semplificando, &egrave; un&rsquo;applicazione di intelligenza artificiale generativa che fa parte della grande famiglia dei Large Language Model o LLM. In ambito formativo, i primi ad adottarla sono stati gli studenti, rapidi nell&rsquo;intravedere potenziali vantaggi per la loro vita scolastica.

In una ricerca pubblicata dall&rsquo;Alan Touring Institute lo&nbsp; scorso maggio, emerge che 1 bambino su 4 nella fascia di et&agrave; compresa tra 8 e 12 anni usa per lo studio applicazioni come ChatGPT. 
I ritmi di diffusione non hanno eguali nella storia delle tecnologie.

E in Italia?

Molti istituti si stanno muovendo autonomamente per la definizione di linee guida per l&rsquo;IA a scuola (uno per tutti, <a href="https://qrs.giuntiscuola.it/23mtv">Lucy. Scuola di intelligenza artificiale per ragazz*</a>, dell&rsquo;IC3 di Modena).

Tra questi &egrave; interessante il caso della rete di scuole del Friuli, sia per la qualit&agrave; del lavoro sia per la scelta di unire gli sforzi dei singoli istituti arrivando a mettere insieme ben 55 istituti con scuole di ogni ordine e grado.

L'IA in classe

Dove trovi questo contenuto