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Lezione | Italiano | Classe 3ª

Letture espressive

ITALIANO 3ª | Leggiamo testi narrativi e ci concentriamo sulla comprensione facendo ipotesi e inferenze per cogliere l'intero significato del racconto. Ci esercitiamo a leggere i testi dialogati con espressività e non con u tono monocorde.

di Federica Bergamini20 dicembre 2024

Obiettivi, intrecci disciplinari, attività, materiali

OBIETTIVI

  • Cogliere le relazioni tra i vari eelementi di un testo narrativo, effettuando inferenze.
  • Leggere testi modulando il tono della voce in presenza di dialoghi.

INTRECCI DISCIPLINARI

In raccordo con Educazione civica, attraverso la lettura e l'analisi di un brano comprendiamo che nella vita c'è una continua alternanza di vicende e quindi non bisogna farsi scoraggiare dalle situazioni.

Attività 1
Scheda 1
Attività 2
Scheda 2

Attività 1

Ipotesi per comprendere

Spieghiamo alla classe che leggeremo un breve brano tratto da un romanzo e che, a piccoli passi, proveremo a scoprire di che cosa parla. Cominciamo leggendo solo una frase per volta e intervalliamo la lettura chiedendo: “Secondo voi, di chi o che cosa sta parlando Lucia, la ragazzina protagonista del romanzo?”.

Trascriviamo in parallelo la frase che abbiamo letto e le ipotesi formulate alla LIM o su un foglio di carta da pacchi.
 

Lodovica Cima, 7+7+7. Tre storie lunghe una settimana, Rizzoli


Ragioniamo sulle ipotesi per stabilire se sono plausibili:

  • Che cosa o chi ha portato a casa di Lucia la zia Alba?
  • Si tratta di una persona, un animale o una cosa?
  • Lo possiamo stabilire con le informazioni che abbiamo?

Procediamo con la lettura, sempre una frase per volta, e affiniamo le ipotesi, abbandonando quelle che si rivelano incoerenti. Per esempio, quando veniamo a sapere che l’elemento misterioso può essere nascosto in un cassetto, possiamo essere certi che Lucia stia parlando di un oggetto.

Alla fine dell’attività scopriamo che la protagonista si sta rivolgendo al suo nuovo diario.

Esplicitiamo che questo modo di lavorare sul testo, andando avanti e indietro, soffermandoci a formulare ipotesi, permette di trovare le informazioni utili a capire qual è l’elemento misterioso nel brano, anche se non è citato. È, dunque, una strategia molto efficace per comprendere un testo che si ascolta o che si legge.

 

Esercizi con le inferenze

Per generare inferenze è necessario essere capaci di attivare schemi che fanno riferimento al nostro bagaglio di conoscenze. Possiamo produrre delle inferenze (per esempio, capire l’implicito di un testo) solo se abbiamo una conoscenza generale relativa ai contenuti del testo e se siamo in grado di rintracciarvi gli elementi rilevanti e di mettere insieme le informazioni per ricavarne altre, le inferenze appunto.

Leggiamo il brano della SCHEDA Inferenze nel testo narrativo senza fornire preventivamente alcuna indicazione.

Poi dividiamo la classe in gruppi da 3-4 elementi e procediamo a una nuova lettura, invitando a cogliere la successione dei fatti narrati. Lasciamo il tempo affinché ciascun gruppo possa annotarli su un foglio; quindi, avvalendoci del contributo di tutti, scriviamo la sequenza dei fatti alla lavagna.

Aggiungiamo quelli desumibili e non esplicitamente raccontati (per esempio, “Le formiche nere hanno in precedenza distrutto il grande formicaio delle formiche rosse”).

Facciamo convergere l’attenzione sul titolo “Le formiche e il buonumore” e chiediamo:

  • Che relazione c’è tra i due elementi del titolo?
  • Perché le formiche fanno tornare il buonumore alla protagonista?

Con il confronto collettivo mettiamo in evidenza che le alterne vicende accadute alle formiche nere e rosse fanno comprendere alla protagonista che nella vita a volte le cose vanno bene e altre no.

 

Attività 2

Lettura espressiva

Distribuiamo la SCHEDA Lettura espressiva di un testo narrativo.

Lasciamo qualche giorno a bambine e bambini per esercitarsi nella lettura espressiva del brano a casa.

Raccomandiamo di prestare attenzione a:

  • distinguere le parti dialogate da quelle narrative;
  • sottolineare con adeguata intonazione le frasi esclamative e interrogative;
  • rispettare i suggerimenti forniti nel testo per regolare l’intensità e l’interpretazione delle parti dialogate.

Diluendo l’attività in più giorni, ascoltiamo in classe la lettura espressiva di ognuno, sottolineando le interpretazioni più efficaci affinché possano rinforzare un lavoro di preparazione ben riuscito e costituire un modello per chi continua a presentare una lettura monotona e poco espressiva.

 

Caccia ai connettivi temporali

Dividiamo la classe in gruppi e chiediamo a ciascuno di scegliere un brano sul libro di testo di Italiano.

Invitiamo a cercare all’interno del testo i connettivi temporali in esso “nascosti” evidenziandoli: tutti i membri del gruppo devono partecipare attivamente al riconoscimento.

Chiediamo di leggere le espressioni individuate e per ognuna verifichiamo con una discussione collettiva se si tratta di un connettivo temporale o no.

Trascriviamo su un cartellone tutte le parole e le locuzioni temporali scovate, appendiamolo in classe e arricchiamolo durante future letture.


Scuola primariaItaliano

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