Coltivare abilità relazionali

Fili di relazione

Educare all’empatia

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Domande guida per la condivisione

Quando provate un&rsquo;emozione &egrave; bello condividerla con le persone a cui volete bene? &Egrave; importante manifestare le proprie emozioni? Come mai? Che cosa accade se non si manifestano? Pu&ograve; essere utile? Quando? Vi &egrave; piaciuta la poesia che avete composto insieme? Come mai? Che cosa vi piace in particolare di questa poesia? C&rsquo;&egrave; qualcosa che non vi piace?

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EMOZIONI IN POESIA

&Egrave; importante esprimere ci&ograve; che si prova e il modo pi&ugrave; agevole e funzionale allo scambio relazionale &egrave; per via metaforica. Raccontare i propri stati interni con una metafora aiuta a rintracciarli pi&ugrave; facilmente e a comunicarli agli altri.

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MATERIALI E SPAZI 
Fogli A4 e colori; aula scolastica.

1. Invitiamo bambine e bambini a contattare il proprio stato interno e a cercare una frase che lo racconti: chiediamo loro di utilizzare una forma metaforica per esprimerlo (sono un prato fiorito, un mare tempestoso, un coccodrillo con il mal di denti, un pinguino nel deserto&hellip;).

2. Invitiamo ognuno a realizzare (su un foglio A4) un disegno che rappresenti la propria frase. Sotto ogni disegno chiediamo di lasciare uno spazio bianco dove andr&agrave; trascritta la frase. Gli allievi pi&ugrave; piccoli possono limitarsi al solo disegno e provvederemo noi a scrivere la frase.

3. Proponiamo a ognuno di leggere la frase che ha scritto e di mostrare il disegno (o mostrare il disegno e indicare che cosa rappresenta, per i pi&ugrave; piccoli).

4. Aiutiamo gli allievi a comporre una poesia unica con tutte le frasi (per i bambini pi&ugrave; piccoli possiamo trascriverle noi): si pu&ograve; creare un libro cucendo insieme i disegni o esporli in sequenza alle pareti in modo da formare una lunga poesia illustrata.

5. Riflettiamo insieme sull&#39;esperienza. 
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Domande guida per la condivisione

Come &egrave; stato lavorare in gruppo per rappresentare una data emozione? &Egrave; stato facile o difficile cooperare con gli altri? Che cosa ha agevolato il lavoro di gruppo? &Egrave; stato facile o difficile rappresentare l&rsquo;emozione richiesta? A che cosa servono le emozioni? Secondo voi come sarebbe un mondo senza emozioni?

Proposte laboratoriali

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COMPOSIZIONI DI EMOZIONI

La proposta che segue invita i bambini ad acquisire dimestichezza con il mondo emozionale, rendendo &ldquo;visibili&rdquo; e rappresentabili gli stati interni.

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MATERIALI E SPAZI 
Fogli da disegno e colori; aula/cortile/palestra.

1. Invitiamo bambine e bambini a riflettere sul fatto che tutti proviamo emozioni, che sono utili e importanti e invitiamoli a riconoscere ed elencare quelle che provano pi&ugrave; spesso: tristezza, paura, rabbia, felicit&agrave;&hellip; chiediamo loro in quali occasioni le provano e come si manifesta ogni singola emozione.

2. Invitiamo ognuno a rappresentare, con uno o pi&ugrave; disegni, la loro emozione/le loro emozioni prevalente/i.

3. Sulla base dei disegni, dividiamo gli allievi in tanti gruppi quante sono le emozioni su cui si sceglie di lavorare. Ciascun gruppo avr&agrave; in carico una singola emozione e dovr&agrave; stabilire come rappresentarla, creando insieme una sorta di composizione fatta di gesti ed espressioni del volto (senza l&rsquo;uso della voce) in modo da renderla evidente.

4. Invitiamo ogni gruppo a mostrare agli altri la propria composizione.

5. Il lavoro pu&ograve; assumere un ulteriore sviluppo invitando ogni gruppo a modulare l&rsquo;intensit&agrave; delle emozioni: nella stessa composizione, con alcune variazioni (gesti ed espressioni del volto), si possono rappresentare di volta in volta diversi livelli di intensit&agrave;.

6. Proponiamo una condivisione alla fine dell&rsquo;esperienza. 
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Le emozioni sono un importante meccanismo biologico utile alla sopravvivenza e sono una componente spontanea, naturale e al tempo stesso complessa del comportamento umano.

Le emozioni sono una bussola di riferimento nell&rsquo;esistenza di ognuno: ci danno informazioni sul nostro stato interno, sul livello del nostro benessere, ci aiutano a comprendere ci&ograve; di cui abbiamo bisogno e ad attivarci per dare risposta a quei bisogni.

Le emozioni sono strettamente connesse con la dimensione relazionale: &egrave; dalla qualit&agrave; delle nostre relazioni che possiamo leggere il grado della nostra intelligenza emotiva (Goleman, 2011). Ascoltare e riconoscere i propri stati emotivi &egrave; allora il primo passo per poterli esprimere in modo funzionale alla relazione con s&eacute; stessi e con gli altri.

Le proposte che seguono intendono orientare bambine e bambini verso un&rsquo;alfabetizzazione emozionale, e al tempo stesso creare in classe un clima collaborativo, che consenta l&rsquo;interscambio costruttivo tra i membri del gruppo. Anche per questo &egrave; particolarmente utile prevedere dopo ogni esperienza un momento di condivisione che porti ognuno a riflettere su quanto emerso. Durante questi scambi di gruppo &egrave; fondamentale vigilare perch&eacute; bambine e bambini si sentano liberi di esprimersi, senza correre il rischio di essere giudicati dagli adulti o dai pari. A questo scopo &egrave; bene precisare che sar&agrave; accolto e valorizzato qualunque punto di vista, purch&eacute; rispettoso degli altri. Inoltre ognuno &egrave; tenuto a parlare di s&eacute;, di ci&ograve; che sente, e non degli altri (per esempio, &ldquo;mentre lei diceva questo io mi sono arrabbiato&rdquo;, non &ldquo;lei mi ha aggredito&rdquo;).

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Ekman, P., Wallace, V.F. (1975). Gi&ugrave; la maschera. Firenze: Giunti.

Goleman, D. (2011). Intelligenza Emotiva. Che cos&rsquo;&egrave; e perch&eacute; pu&ograve; renderci felici. Milano: Rizzoli.

L’espressione delle emozioni

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