La macchina ritmica

Il lavoro cooperativo con bambini timidi - "Pillole" per cominciare bene

Accogliere le emozioni

Emozioni, benessere e autostima: le analisi di Silvia Iaccarino

Storie per crescere: lettura e narrazione alla scuola dell'infanzia

Cantare è emozione

Incontri emozionanti

Emozioni in gioco

UNA RINNOVATA OFFERTA
 


 Soprattutto negli ultimi anni, l’attenzione verso la letteratur

UNA RINNOVATA OFFERTA Soprattutto negli ultimi anni, l’attenzione verso la letteratura per l’infanzia si è consolidata, portando gli insegnanti a ricercare con costanza e continuità albi illustrati da proporre ai bambini. In questo rinnovato interesse verso la lettura e a fronte di una significativa sensibilità verso l’educazione affettivo-emotiva, spesso i docenti sono alla ricerca di pubblicazioni focalizzate sulle emozioni, con l’obiettivo di proporre a scuola specifici percorsi per alfabetizzare i piccoli in tale ambito. ATTENZIONE ALLA FRAMMENTAZIONE Purtroppo, però, l’editoria per l’infanzia, cavalcando l’onda di questo interesse, a volte immette sul mercato pubblicazioni di scarsa qualità, per testo e immagini, che prendono in esame una sola emozione, attuando una forzatura e piegando la lettura a un approccio istruttivo, oramai ampiamente superato. La professoressa Blezza Picherle a questo proposito scrive: “Andare a cercare o evidenziare una sola emozione negli albi è una scorrettezza e una forzatura, perché nella migliore produzione tutto ciò non esiste. (…) Non sono necessari ‘percorsi didattici’ per educare alle emozioni (…). Tali percorsi sono poco rispettosi della sensibilità e della psiche del bambino, perché lo costringono, per un certo lasso di tempo, ad ascoltare storie che parlano di una sola emozione (per esempio la rabbia, la paura), in modo da spiegarla e farlo riflettere su di essa. (…) L’educatore e l’insegnante dovrebbero “educare” e non “psicologizzare” la scuola e la letteratura per l’infanzia.”STORIE RICCHE DI EMOZIONE Dovremmo allora provare a superare la visione degli albi illustrati come una sorta di libri di auto-aiuto, finalizzati a “insegnare le emozioni” una per volta e, piuttosto, lavorare per scegliere albi di qualità che, per loro stessa natura, siano polisemici e poli- emozionali. È necessario trovare testi portatori di innumerevoli significati e di vissuti emotivi, che si stratificano e si prestano a diverse chiavi di interpretazione, che i bambini sanno rintracciare in modo competente quando l’adulto li interpella e li interroga.

Coinvolgiamo i bambini in letture dialogate e partecipate

Coinvolgiamo i bambini in letture dialogate e partecipate

UNA RINNOVATA OFFERTA Soprattutto negli ultimi anni, l’attenzione verso la letteratura per l’infanzia si è consolidata, portando gli insegnanti a ricercare con costanza e continuità albi illustrati da proporre ai bambini. In questo rinnovato interesse verso la lettura e a fronte di una significativa sensibilità verso l’educazione affettivo-emotiva, spesso i docenti sono alla ricerca di pubblicazioni focalizzate sulle emozioni, con l’obiettivo di proporre a scuola specifici percorsi per alfabetizzare i piccoli in tale ambito. ATTENZIONE ALLA FRAMMENTAZIONE Purtroppo, però, l’editoria per l’infanzia, cavalcando l’onda di questo interesse, a volte immette sul mercato pubblicazioni di scarsa qualità, per testo e immagini, che prendono in esame una sola emozione, attuando una forzatura e piegando la lettura a un approccio istruttivo, oramai ampiamente superato. La professoressa Blezza Picherle a questo proposito scrive: “Andare a cercare o evidenziare una sola emozione negli albi è una scorrettezza e una forzatura, perché nella migliore produzione tutto ciò non esiste. (…) Non sono necessari ‘percorsi didattici’ per educare alle emozioni (…). Tali percorsi sono poco rispettosi della sensibilità e della psiche del bambino, perché lo costringono, per un certo lasso di tempo, ad ascoltare storie che parlano di una sola emozione (per esempio la rabbia, la paura), in modo da spiegarla e farlo riflettere su di essa. (…) L’educatore e l’insegnante dovrebbero “educare” e non “psicologizzare” la scuola e la letteratura per l’infanzia.” STORIE RICCHE DI EMOZIONE Dovremmo allora provare a superare la visione degli albi illustrati come una sorta di libri di auto-aiuto, finalizzati a “insegnare le emozioni” una per volta e, piuttosto, lavorare per scegliere albi di qualità che, per loro stessa natura, siano polisemici e poli- emozionali. È necessario trovare testi portatori di innumerevoli significati e di vissuti emotivi, che si stratificano e si prestano a diverse chiavi di interpretazione, che i bambini sanno rintracciare in modo competente quando l’adulto li interpella e li interroga.

Leggere a scuola

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