Libri divulgativi: i segreti della natura

Narrativa: libri sulle malattie

Sull'insegnamento delle Scienze

Le piante in autunno

Materia e energia: la mia colazione

Nel corpo umano

Le storie di questo libro riguardano un tema originale e quasi sconosciuto. Cosa dicono alle bambine e ai bambini, ai ragazzi e alle ragazze di oggi?

Il messaggio principale riguarda il fatto che l&rsquo;ambiente &egrave; un sistema molto complesso in cui si incontrano aspetti diversi e interconnessi delle scienze. Spesso, infatti, il tema ambientale viene percepito come legato unicamente alla crisi climatica, ma &ldquo;ambiente&rdquo; vuol dire tantissime altre cose e riguarda scienze diverse. Abbiamo provato a trasmettere questo messaggio in due modi: in primo luogo inserendo nel racconto scienziate che si occupano di aspetti diversi dell&rsquo;ecologia: da quella che ha scoperto la causa del buco dell&rsquo;ozono a quella che studia l&rsquo;energia solare a quella che ha mappato il fondale degli oceani. E poi, attraverso la struttura del libro: alla fine di ogni capitolo c&rsquo;&egrave; un &ldquo;bivio&rdquo; in cui si chiede l&rsquo;aspetto pi&ugrave; interessante della storia letta e si consiglia un&rsquo;altra storia legata al tema scelto. Ci piaceva l&rsquo;idea di creare tanti fili, costruire connessioni diverse fra le storie.

&nbsp;

Il vostro libro &egrave; anche il racconto di un contributo misconosciuto, quello delle donne all&rsquo;ecologia. Quali sono i principali stereotipi di genere per cui, ancora oggi, si crede che le ragazze non siano portate per le materie scientifiche?

Questo stereotipo &egrave; cos&igrave; radicato che spesso se lo porta dietro anche chi, come noi, cerca di smontarlo. Accade questo per motivi storici: i protagonisti della storia della scienza sono per la stragrande maggioranza uomini perch&eacute; alle donne era preclusa la cultura in senso lato, e in particolare la cultura scientifica, e questo non per una ragione di merito, ma perch&eacute; si pensava che le scienze non potessero rappresentare &ldquo;un buon percorso&rdquo; per le donne. &nbsp;Questo &egrave; avvenuto fino a non molto tempo fa: ancora a fine Ottocento, inizio del secolo scorso era molto frequente trovare ostacoli formali rispetto all&rsquo;educazione scientifica delle donne. Ora questi ostacoli sono perlopi&ugrave; stati rimossi, ma esistono ancora impedimenti di natura diversa, pi&ugrave; &ldquo;scivolosi&rdquo; proprio perch&eacute; non direttamente visibili. Ad esempio, citando una storia presente nel nostro precedente libro, &ldquo;Ragazze con i numeri&rdquo;, negli anni Sessanta all&rsquo;astronoma Vera Rubin fu indirettamente precluso l&rsquo;accesso alla struttura in cui era presente il telescopio di Monte Palomar perch&eacute; l&rsquo;edificio non aveva i bagni per le donne. Non una vera e propria proibizione, quindi, ma un retaggio culturale che scoraggiava le donne a partecipare, e che ancora oggi resiste. Una ragazza che esce dalle scuole superiori e pensa agli scienziati che ha incontrato negli studi difficilmente si ricorder&agrave; di figure femminili, perch&eacute; sui libri ne troviamo pochissime: Marie Curie, Rita Levi Montalcini, forse Samantha Cristoforetti o Margherita Hack. Si tratta allora di fermarsi a riflettere e chiedersi se ci sia effettivamente una causa per cui una ragazza non possa, o non debba, essere una scienziata, o per cui le debba riuscire meno bene. Il primo passo &egrave; capire che questa causa non c&rsquo;&egrave;. Questa &egrave; la cosa che mi spaventa di pi&ugrave;: non tanto che una ragazza non voglia fare la scienziata (ognuno ha le sue preferenze, gusti, predisposizioni e sogni), ma che ancora oggi possa non prenderlo in considerazione semplicemente perch&eacute; non ci pensa, perch&eacute; la scienza non viene rappresentata come qualcosa che pu&ograve; essere fatto da chiunque. 

&nbsp;

Si deve fare di pi&ugrave; per l&rsquo;ambiente, e si deve fare di pi&ugrave; per le donne. Come pu&ograve; la scuola raccogliere entrambe le istanze e trarne progetti, percorsi concreti, valore?

Quello che ho imparato occupandomi di comunicazione scientifica &egrave; molto legato all&rsquo;idea di storia, nel senso non di materia scolastica, ma di racconto. Io credo che tanti concetti che sembrano piatti e impersonali acquisiscano spessore nel momento in cui raccontiamo una storia: pu&ograve; essere la storia di una donna scienziata, di una scoperta scientifica che riguarda l&rsquo;ecologia o, magari, tutte e due le cose insieme, come nelle storie di questo libro. Nel momento in cui c&rsquo;&egrave; il racconto di una vita vissuta o di un&rsquo;esperienza reale cambia tutto. Se potessi dare un consiglio a chi insegna a scuola, direi di sacrificare un po&rsquo; la completezza, la pretesa di essere esaustivi per fare una scelta che vada pi&ugrave; in profondit&agrave; su qualcosa in grado di stimolare un interesse. Se scelgo una scienziata di cui parlare, non avr&ograve; una panoramica completa di tutte, ma avr&ograve; comunque fornito un esempio; se scelgo di parlare della crisi climatica, anzich&eacute; fare riferimento solamente alle conferenze globali e ai numeri, perch&eacute; non raccontare l&rsquo;effetto che la ha avuto, non so, su una famiglia? Entrare nel particolare secondo me pu&ograve; essere una strada: dare magari meno informazioni ma personali, perch&eacute; l&rsquo;ecologia &egrave; un tema che deve diventare di tutti, &ldquo;personale&rdquo;.

&nbsp;

A scuola, quindi, dovremmo raccontare di pi&ugrave; &ldquo;la Storia&rdquo; attraverso &ldquo;le storie&rdquo;?

Sono certa di s&igrave;. Io per esempio ricordo che, quando andavo a scuola e studiavo la Storia come materia mi chiedevo: &ldquo;Bene, ma la storia di che?&rdquo; Noi conosciamo la storia della nostra civilt&agrave;, del nostro Paese, la storia di una cultura, la storia delle guerre, ma che cosa stiamo studiando? Nel momento in cui la storia diventa invece delle storie e circoscriviamo lo sguardo, davvero secondo me abbiamo passato un messaggio.&nbsp; 

&nbsp;

Per approfondire: Vichi De Marchi e Roberta Fulci, <a href="https://www.scuolastore.it/it/book/ragazze-l%E2%80%99ambiente" target="_blank">Ragazze per l&#39;ambiente. Storie di scienziate e di ecologia</a>, Editoriale Scienza, 2021.

&nbsp;

&nbsp;

Ti interessano i temi legati alla parit&agrave; di genere? Visita la nostra pagina <a href="https://www.giuntiscuola.it/giunti-alla-pari" target="_blank">GIUNTI ALLA PARI</a>.

Le donne che salvano l’ambiente