Labirinto personalizzabile
scheda didattica
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Utilizziamo i labirinti per favorire la capacità di orientarsi nello spazio. Giochiamo a renderli più difficili e a personalizzarli. Ragioniamo poi sulle strade della nostra città e realizziamo un plastico con cui poter giocare.
Obiettivi, attività, materiali
obiettivi di apprendimento
schede e approfondimenti | dad - ddi
Attività 1
Che cos'è un labirinto?
I labirinti sono disegni geometrici costituiti da linee disposte in una spirale oppure un quadrato che tracciano un percorso verso il centro. Sono spesso strutture complesse caratterizzate dalla mancanza di punti di riferimento, nelle quali, di conseguenza, è difficile orientarsi per trovare il modo di uscire.
Il labirinto sembra abbia avuto origine dalla complessità del palazzo reale di Cnosso, che, secondo la mitologia greca, fu fatto costruire dal re Minosse sull’isola di Creta per rinchiudervi il Minotauro, un essere mostruoso e feroce, con il corpo di uomo e la testa di toro.
Questo conferma che i labirinti non sono presenti solo nei giardini di alcune fastose ville, ma anche un semplice edificio, come per esempio una scuola, può risultare un labirinto.
Per introdurre l’argomento chiediamo ai bambini: che cos’è un labirinto? Ne avete mai visto uno dal vivo? Dove?
Ascoltiamo le loro esperienze e mostriamo immagini come quelle della GALLERY Labirinti.
In collegamento con Arte e immagine, facciamo emergere i diversi significati metaforici che il tema del labirinto ha evocato nei diversi artisti che lo hanno ripreso.
Cerchiamo poi di indagare quali sono le caratteristiche dei labirinti chiedendo se la nostra città (o il nostro quartiere o la nostra scuola) può assomigliare a un labirinto e perché.
Raccontiamo il mito di Teseo e Arianna: quando il giovane Teseo arrivò a Creta per sconfiggere il Minotauro che abitava il labirinto di Cnosso, Arianna, figlia di Minosse, si innamorò di lui e lo aiutò a ritrovare la via d’uscita dal labirinto dandogli un gomitolo rosso che, srotolato, gli avrebbe permesso di seguire a ritroso le proprie tracce.
Il filo rosso è servito a Teseo per orientarsi in un ambiente senza punti di riferimento. Nella nostra città (o il nostro quartiere o la nostra scuola), quali sono i punti di riferimento che possono fungere da filo rosso di Arianna?
Alleniamo la capacità dei bambini di orientarsi utilizzando la SCHEDA Labirinto personalizzabile.
Con il software gratuito Maze Generator possiamo divertirci a creare labirinti in base ai parametri da noi definiti.
Attività 2
Punti di riferimento contro i labirinti
Se non si conoscono dei punti di riferimento, anche la nostra città può diventare un labirinto nel quale è difficile orientarsi. Condividiamo dunque i punti di riferimento che conosciamo della nostra città (o del nostro quartiere).
Stampiamo da OpenStreetMap la pianta della nostra città in scala 1:5000, in modo da poter vedere con buon dettaglio le strade e gli incroci. Invitiamo i bambini a orientarsi e a indicare nella mappa con diversi colori i punti di riferimento conosciuti (la scuola, la piazza, la biblioteca…).
Aiutiamoci con Google Street View per verificare la correttezza delle posizioni.
Invitiamo poi bambine e bambini, organizzati in coppie, a dare e ricevere istruzioni per raggiungere diversi punti di riferimento partendo dalla scuola.
Per consolidare gli apprendimenti possiamo fare riferimento all’APPROFONDIMENTO Il Labirinto nell’Arte Contemporanea e all'APPROFONDIMENTO Il labirinto, topos letterario ed artistico.
Laboratorio
Dalla carta al plastico
Che cosa serve
La pianta della città utilizzata nella seconda attività, con i punti di riferimento individuati; materiale di recupero (scatoline, cilindri di cartone, tappi…); materiale di cancelleria.
Come si fa
Osserviamo la capacità di orientamento e quella di richiamare esplorazioni pregresse.
Documentiamo l’attività attraverso la scheda e il plastico finale.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.
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